LO ZOO DI NAPOLI
è in Via John Fitzgerald Kennedy, 76,
aperto tutti i giorni dalle ore 9 al tramonto.
Le news a cura di
Annalisa Tirrito cell. 335.5289607,
Ufficio Stampa Zoo di Napoli:
annalisa.tirrito@tin.it, www.lozoodinapoli.it

23 settembre 2015
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Lo Zoo di Napoli partecipa a Erpisa- la Fiera Internazionale dei rettili e degli anfibi di Trentola Ducenta e preannuncia grandi inaugurazioni
Il 25/26/27 settembre il giardino zoologico partenopeo si presenta al pubblico di operatori e ad appassionati di rettili e anfibi, invitando a visitare il suo rettilario
Trentola Ducenta (Ca), presso area expo Jumbo, dalle ore 9 alle 20,30
Lo Zoo di Napoli partecipa alla manifestazione Erpisa, di Tentola Ducenta il 25/26/27 settembre, con un proprio punto informazione dedicato in special modo al rettilario, una delle prime aree recuperate con un accurato restauro, e fiore all’occhiello del giardino zoologico, che pian piano sta acquisendo sempre più bellezza e prestigio.
Alla fiera internazionale dei rettili e degli anfibi, partecipano appassionati del mondo animale, ed in un’ottica di accrescimento di nuovi contesti didattici e formativi non poteva non esser presente lo Zoo di Napoli, che tanto sta facendo in questo senso, per favorire il giusto approccio al mondo degli animali e dei rettili e anfibi in particolare, con un proprio spazio ed un veterinario dedicato esclusivamente al loro benessere.
I visitatori abituali dello Zoo di Napoli, famiglie con bambini, giovani, anziani ecc, sono amanti degli animali in genere, perciò aprirsi ad un pubblico di appassionati di rettili e anfibi partecipando alla sesta edizione di Erpisa, è sembrato un passaggio ovvio, per chi ha deciso di far vivere e rinascere il giardino zoologico partenopeo, sulla scia della gloria del passato, quando era uno dei primi zoo italiani, con un’importante funzione nel campo dell’educazione naturalistica ed ambientale, nella ricerca scientifica e nella conservazione della biodiversità, e considerato per tutta la seconda metà del ‘900 un luogo ideale per le ricerche scientifiche, assumendo fama in tutta Europa.
Perciò si sta lavorando in tal senso, ed il cambiamento radicale dello Zoo di Napoli si vede ogni giorno, raccontato da tutte le piccole grandi novità, passando dalle inaugurazioni: il rettilario, la fattoria, la grande voliera, il ripristino del laghetto, l’isola dei lemuri, l’area delle foche e quella degli orsi, la casa degli elefanti, e tutte le nuove inaugurazioni, che da tempo richiedono i lavori in corso, e che si susseguiranno dal prossimo ottobre in poi, e che renderanno il giardino unico nel suo genere.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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Il 12 e 13 Settembre
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allo Zoo di Napoli osservando gli uccelli trampolieri
L’approfondimento didattico del mese è dedicato a cicogne, ibis e aironi dalle gambe lunghe e il becco fino. Sabato 12 e domenica 13 settembre gli operatori sveleranno i segreti delle gru coronate dalle zampe battenti e la cresta all’insù
Zoo di Napoli, Via John Fitzgerald Kennedy, 76, aperto tutti i giorni dalle ore 9 al tramonto
Il mese di settembre allo Zoo di Napoli è dedicato all’approfondimento didattico “Becco lungo e gambe sottili, danzando leggeri con gli uccelli trampolieri”. In particolare il prossimo week end: sabato 12 e domenica 13 settembre, gli operatori didattici dello zoo condurranno i bambini in visita, alla scoperta delle gru coronate singolari animali dalle zampe battenti e la cresta all’insù.
Nella grande voliera uno spettacolo di eleganza facilmente riconoscibile per via della cresta che la gru esibisce, e dei colori dal grigio al bianco al rosso che le caratterizzano. L’area di provenienza è l’Africa centromeridionale, mentre per sua natura questo animale fa parte delle gru palustri, vivendo in luoghi umidi, ed erbosi che si trovano vicino ai laghi ed ai grandi fiumi. La gru cresce in gruppi molto numerosi, che si dividono quando devono accoppiarsi.
Per nidificare la gru preferisce un posto acquitrinoso con pozze poco profonde, o in un isolotto di vegetazione o nell’intricato intreccio di canneti dove crea il nido. Ma tra le particolarità più rilevanti che gli operatori didattici raccontano durante la visita, c’è il colore delle uova che la gru depone, che è blu pallido, due o tre uova, che vengono controllate dai due genitori che a turno le incubano. La schiusa e la nascita dei piccoli avviene dopo 29-31 giorni, e solo dopo pochi giorni le gru appena nate lasciano il nido.
Alla scoperta degli uccelli trampolieri un week end entusiasmante attende i più piccoli allo zoo per osservare e conoscere questi particolari volatili, oltre naturalmente a dedicarsi alle tante altre attività del Giardino Zoologico, della fattoria interattiva, a l’animazione itinerante, dalla baby dance ai gonfiabili ed il face painting.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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6 agosto 2015
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Info Day allo Zoo di Napoli per i Campi Estivi con inizio l’8 giugno
programma weekend “Volatili e dintorni”: Come si riproducono gli uccelli?-
Allo Zoo di Napoli sono arrivati i Marra’
Da:annalisa tirritoA:Annalisa Tirrito;
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Allo Zoo di Napoli sono arrivati i Marà
Cinque lepri della Patagonia provenienti dallo Zoo di Anversa
Zoo di Napoli, Via John Fitzgerald Kennedy, 76, aperto tutti i giorni dalle ore 9 al tramonto
Cinque esemplari di Marà, conosciuti anche come lepri della Patagonia sono arrivati allo Zoo di Napoli, e si stanno ambientando in out door nell’exhibit a loro dedicato. Si tratta di tre maschi e due femmine che conviveranno con il tapiro nella zona dedicata al Sud America .
Le lepri della patagonia, (Dolochotis patagonum), provenienti dallo zoo di Anversa, sono un gruppo di 5 esemplari, 3 femmine e 2 maschi, alloggiati nell’exhibit del tapiro proprio per continuare il misto sud america. Infatti il loro areale geografico di provenienza è proprio il sud america.
I Marà messi in outdoor, non hanno avuto difficoltà, e si stanno adattando velocemente all’ambiente, infatti hanno un ottimo rapporto con il tapiro, perché sono animali diurni che vivono in gruppi numerosi. In natura sono delle prede molto ambite e per questo hanno sviluppato particolari doti per la fuga. Inoltre non tutti sanno che grazie ai poderosi arti posteriori possono superare i 60 km/h quando minacciati. Originari del sud America soprattutto Argentina e Patagonia in generale, gli esemplari arrivati allo zoo sono tutti giovani nati nel 2014, tranne il più piccolino che è del 2015, tutti completamente svezzati a 11 settimane, anche se già a 6 iniziano ad uscire dalle tane per seguire il gruppo e cominciare a mangiare cibo solido. Hanno una gestazione di 91/111 giorni.
Lo zoo di Napoli è un giardino zoologico italiano, inaugurato nel 1949, nella zona di Fuorigrotta,
ospita numerose specie animali, anche in via di estinzione, come la capra tibetana. Lo zoo, progettato dall’architetto Luigi Piccinato nasce nel 1940, ma a causa della seconda guerra mondiale viene aperto permanentemente al pubblico solo nel 1949, grazie a Franco Cuneo e Angelo Lombardi, nell’area della Mostra d’Oltremare.
Uno dei primi zoo italiani ad aprire i battenti, verrà considerato per tutta la seconda metà del ‘900 un luogo ideale per le ricerche scientifiche, assumendo fama in tutta Europa, anche perché ospitava decine di specie animali a rischio di estinzione nel loro habitat naturale.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli:
Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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1 agosto 2015
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Zoo di Napoli-La Casa degli Elefanti
Da:Annalisa TirritoAdd contact
A:<Add contact>
Provenienza del messaggio:Roma IT (L’indicazione della città è una approssimazione. )
Questo week end 1 e 2 agosto allo Zoo di Napoli vi sarà l’apertura straordinaria della nuova Casa degli Elefanti. Dalle ore 10.30 alle 12.30 gli operatori del giardino zoologico guideranno i visitatori illustrando nel dettaglio tutti i lavori e le migliorie che sono state apportate a questa storica struttura.
LA NUOVA “CASA DEGLI ELEFANTI” ALLO ZOO DI NAPOLI
La Srl Zoo di Napoli, da poco più di un anno e mezzo, sta portando gli standard di questo storico parco zoologico, al pari di quelli degli zoo inseriti nel circuito EAZA (European Association of Zoos and Aquaria), sviluppando progetti che rispettino tutte le linee guida previste dalle normative sulla detenzione animale.
La casa dei pachidermi (così chiamata in origine) fu progettata dall’ architetto romano Luigi Piccinato negli anni ‘40: una struttura centrale in pietra di tufo fungeva da ricovero per gli animali, mentre tre petali di terra le si aprivano attorno, andando a costituire l’ outdoor. Ogni petalo era destinato ad una specie diversa: gli elefanti erano nell’ area centrale; i rinoceronti in quella occidentale; gli ippopotami in quella orientale.
Dagli anni ’40 ad ora, la struttura ha subìto numerosi danni dovuti al tempo, all’ incuria, all’ esposizione ad agenti atmosferici
Era necessario intervenire innanzitutto per garantire agli animali che ci vivono un habitat sano e sicuro; in secondo luogo per salvaguardare un pezzetto di architettura organica degli anni ’40, che appartiene alla storia della città di Napoli.
Il Progetto per la Casa degli Elefanti è partito a Marzo del 2014. Tale progetto prevedeva interventi minimi, nel rispetto della configurazione storica dell’edificio e della sua distribuzione interna ed esterna. Le uniche modifiche fatte, sono funzionali al benessere animale, e necessarie per il rispetto delle normative vigenti nazionali e comunitarie: il recinto è stato realizzato secondo le linee guida EAZA’s Elephant Husbandry Guidelines e indicazioni del coordinatore eep. Queste sono in sintesi: ‐ Demolizione delle recinzioni fisse di separazione tra i diversi petali esterni. All’ interno della macro area che si è venuta a creare, alloggeranno esemplari di una sola specie, elefanti, che avranno a disposizione uno spazio di circa 3000 mq, munito di una grande vasca d’ acqua; ‐ Il pubblico potrà osservare gli animali da una distanza minima di 4 metri, che garantisca la sicurezza ad animali e spettatori; ‐ Introduzione di alberature ad alto fusto (acacie) per ombreggiamento, necessario al benessere degli elefanti. Verranno inoltre forniti numerosi oggetti per l’arricchimento ambientale: tronchi, ad esempio, o strutture specifiche per dare fieno agli elefanti; ‐ Il petalo occidentale ha come substrato terra fangosa; quello orientale, la sabbia. Questo perché gli elefanti amano immergersi nel fango e nella sabbia. Oltretutto, tre tipi diversi di terreno, consentono ai piedi degli elefanti di tenersi in “buona salute”; ‐ Per quanto riguarda l’ interno, ci si è liberati da fastidiosi soppalchi in ferro posti all’ altezza di 4 metri, sotto cui gli elefanti non avrebbero potuto alloggiare. Sono stati creati tre ampi ricoveri, con la possibilità di separarli o metterli in comunicazione tra loro (all’occorrenza). Ogni ricovero è munito di abbeveratoio, portone di uscita sui petali esterni ed accesso per i keeper;
‐ Le facciate sono state liberate da piante infestanti e si è proceduto al loro ripristino, con rincocciatura degli intonaci e tinteggiatura; ‐ Rifacimento e messa a norma degli impianti idraulici ed elettrici per l’ interno e l’ esterno; ‐ Verrà a breve introdotta un’area formativa – educativa sul tema della tutela e salvaguardia degli elefanti.
L’exhibit degli elefanti si propone come il primo GRANDE passo (in seguito sarà la volta dell’ area savana e tigri), che la srl Zoo di Napoli sta compiendo affinché lo Zoo diventi un giardino zoologico moderno.

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24 luglio 2015
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Allo Zoo di Napoli è nata Lamù un cucciolo di lama
E’ femmina ed è in ottima salute la nuova arrivata della famiglia dei camelidi
E’ un bellissimo cucciolo femmina di Lama Glama, Lamù nato la notte dell’11 luglio senza particolari problematiche e subito accettato nel gruppo di camelidi del sudamerica, composto da due femmine e un maschio. Subito ha ricevuto le cure parietali da entrambe le femmine, mentre il maschio si limita a difedere il cucciolo dagli intrusi, come i keeper, quando entrano per dare il cibo.
Anche a fine luglio lo Zoo di Napoli è in piena attività, ed aperto tutti i giorni, mentre fervono i lavori per ultimare la Savana e la grande area dedicata alle tigri, che saranno inaugurate a settembre, perciò la nascita del Lama è una grande gioia. La specie è un camelide originario del sudamerica, che si distingue dalle altre tipologie, che genericamente sono chiamate lama. Ma in realtà c’è il lama propriamente detto, e poi la vigogna, l’alpaca e il guanaco. Le dimensioni maggiori e una testa meno tonda sono le caratteristiche che differenziano il lama dall’alpaca. Mentre la differenza principale fra un cammello e un lama è che quest’ultimo non ha le gobbe.
Particolare la sua storia, infatti “lama” era un termine utilizzato dai peruviani per designare gli animali che, prima della conquista spagnola, erano gli unici ungulati addomesticati del paese. Animali tra l’altro allevati non solo per il loro valore quali bestie da soma, ma anche per la loro carne, e la loro lana. Erano utilizzati al posto dei cavalli, dei buoi, delle pecore e delle capre. Oggi, invece, il termine “lama” è utilizzato per indicare una specie in particolare anche se, in certi casi, viene ancora mantenuto il suo senso generico. Altra particolarità è che in Nordamerica si sta diffondendo l’allevamento dei lama non solo per ottenere speciali fibre tessili, ma anche perché sono degli ottimi guardiani di greggi, proteggendoli dagli attacchi dei coyote. Infatti, è noto che si difendono sputando gli acidi dell’intestino. Mangiano principalmente erbe e piante, ma anche foglie, germogli di arbusti, giovani alberi, licheni e funghi. Mentre a differenza dei cammelli africani e asiatici che possono stare giorni o settimane senza acqua, i lama sudamericani hanno bisogno di bere acqua regolarmente.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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8 luglio 2015
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Allo Zoo di Napoli è arrivato Simba il maschio alfa
Il leone ha due anni arriva dallo zoo Pairi Daiza in Belgio ed è in ottima salute
Il leone Simba è arrivato allo Zoo di Napoli da pochi giorni, ha due anni e proveniente dallo Zoo Pairi Daiza in Belgio, grazie al programma d’interscambio tra zoo e bioparchi appartenenti all’EAZA (associazione che riunisce tutte le più prestigiose strutture zoologiche europee). E’ un bellissimo esemplare giovane, nato il 14/03/2013 ed in ottima salute. I veterinari e i Keepers stanno gradualmente inserendo il nuovo esemplare nel gruppo di leonesse del parco, Tonia e Lory e le più giovani Gloria e Wanda, ed è possibile osservarlo in isolamento, in una parte della imponente struttura al centro dello zoo.
Il leone Africano é uno tra gli animali più amati allo Zoo di Napoli, simbolo di forza ed eleganza. E’ il più grande dei felini dopo la tigre, superando in alcuni casi anche i 250 kg. In cattività può raggiungere anche l’età di 20 anni, come è accaduto per il leone Charlie dello zoo di Napoli, morto recentemente. A differenza di quanto si crede i leoni, seppure specie ben rappresentata negli zoo, sono considerati animali in via d’estinzione e sono tutelati per motivi di conservazione.
Il declino dei leoni nel loro ambiente naturale è dato dalla distruzione del loro habitat, i conflitti con l’uomo e bracconaggio. In natura un leone sopravvive da dieci a quindici anni. I maschi in particolare, non superano spesso i dieci anni d’età. Generalmente abitano la savana e le praterie, ma possono adattarsi ad aree cespugliose e foreste. I leoni sono gli unici felini sociali animali. Un branco è formato generalmente da un maschio alfa, un gruppo di femmine, imparentate tra loro, e la loro prole. I cuccioli maschi, restano all’interno del branco sino a quando, raggiunta la maturità sessuale, vengono scacciati da parte del maschio alfa.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli:
Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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13 giugno 2015
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E’ già il secondo cammello che nasce allo Zoo di Napoli
Ha pochi giorni è femmina e sta bene, il cucciolo in zona protetta con la mamma
Week end 13-14 giugno approfondimento didattico: Oceania e gli Emù
Zoo di Napoli, Via John Fitzgerald Kennedy, 76, aperto tutti i giorni dalle ore 9 al tramonto
Lo Zoo di Napoli festeggia una nuova nascita, è nato il 23 maggio un altro cucciolo di cammello, questa volta femmina. Figlia di Jasmine l’esemplare femmina di cammello più giovane del giardino zoologico, si aggiunge alla famiglia ora di cinque esemplari. Alì è invece il maschio, nato il 19 aprile dall’esemplare femmina più anziano. Durante il parto si sono avute delle piccole difficoltà, come di norma accade per le mamme primipare, cioè al loro primo parto. Ma gli esperti veterinari dello zoo Pasquale Silvestre e Michele Capasso, hanno monitorato mamma e cucciolo giorno e notte, controllando i livelli di allattamento. E in poco tempo il cammello si è stabilizzato ed ora cresce bene e in salute. Ma non si è deciso ancora il nome, che sarà scelto tra le tante idee inviate sulla pagina facebook dello zoo, dove sarà comunicato quello scelto.
La nascita di un animale è una gioia per lo zoo, spettacolo di tenerezza ma anche educativo, e conoscitivo della razza. Il cammello, è un mammifero erbivoro diffuso in Asia Centrale, con la particolarità di avere due grosse gobbe sul dorso a differenza del dromedario che ne ha una. La gobba in entrambe le specie svolge la stessa funzione, come riserva di grasso da utilizzare nei periodi di scarsità di cibo, caratteristica che conferisce al cammello la capacità di resistere anche in condizioni ambientali estreme. E come molte specie di ambiente desertico cammelli e dromedari sono in grado di ritenere i liquidi e sono caratterizzati da una limitata sudorazione, cosa che consente loro di sopravvivere senza bere acqua anche per settimane, sostenuti esclusivamente dai liquidi contenuti nelle piante di cui si nutrono.
Infine il week end 13-14 giugno, oltre alle consuete attività della fattoria interattiva, animazione itinerante, spettacoli e face painting, fa parte del programma mensile dedicato al Viaggio per il Mondo con lo Zoo di Napoli, ed in particolare in questi giorni dedicato all’Oceania, con l’approfondimento didattico sugli Emù, uccelli sociali dalla pelle blu.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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sabato 30 e domenica 31 maggio,
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Via J.F. Kennedy 76, Napoli
Domani sabato 30 maggio allo Zoo di Napoli Info Day per i campi estivi allo Zoo che inizieranno l’8 giugno.
Sarà possibile infatti per i genitori, avere tutte le informazioni sul progetto e parlare direttamente con gli operatori per conoscere modalità e programmi per i bambini.
Inoltre il week end 30/31 maggio è dedicato al tema Volatili e dintorni, con l’approfondimento didattico: Come si riproducono gli uccelli?.
E tanto divertimento con le attività: fattoria interattiva, animazione itinerante, spettacoli e face painting.
Solo un assaggio domani, per chi parteciperà ai Campi Estivi allo Zoo, per bambini dai 4 ai 13 anni, con la possibilità di scegliere tra l’opzione giornaliera, settimanale e mensile: rispettivamente al costo di 35, 155 e 490 euro.
Info e prenotazioni tel. 081.19363154, www.lozoodinapoli.it). Domani 30 maggio allo zoo, chiunque è interessato avrà il programma delle attività.
I Campi Estivi sono previsti dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 17, dove i bambini saranno in piena attività dall’arrivo allo Zoo previsto per le 8, con accoglienza e risveglio muscolare nella natura, alle 9 laboratorio didattico (prima parte), alle 10,30 merenda, alle 11 laboratorio didattico (seconda parte), alle 12 gioco della giornata, alle 13 pranzo e break, alle 14 videoproiezione o racconto di una storia, alle 15 gioco con i gonfiabili e baby dance, alle 16 merenda e alle 17 i saluti e fine delle attività.
In regalo agli iscritti la divisa del perfetto bimbo allo zoo, maglietta cappellino e spilla personalizzati, e poi via alle attività, e ai laboratori su mille argomenti interessanti e divertenti, come: l’acqua risorsa di vita, la fattoria didattica, esplorando la savana, ecologicando, ed ancora le piante essenza di vita o cosa mangiano gli animali.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli:
Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it,

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21 maggio 2015
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Ha solo un mese Alì il piccolo di cammello nato allo Zoo di Napoli
Dopo le capre tibetane, i conigli e i wallaby è nato anche il mammifero dalle due gobbe sul dorso, noto per la straordinaria resistenza nelle difficoltà estreme del deserto
Zoo di Napoli, Via John Fitzgerald Kennedy, 76, aperto tutti i giorni dalle ore 9 al tramonto
E’ nato il 19 aprile Alì, ed oggi ha appena un mese. E’ un cucciolo, ma già il primo giorno di vita, appariva nelle sue grandi dimensioni, perché come si sa il cammello è un mammifero di grossa mole, che in età matura raggiunge un’altezza di circa due metri. Alì è un maschio, nato dall’esemplare femmina più anziano dei due tenuti allo Zoo (arrivato nel 2005). Attualmente Alì, isolato con la mamma, riceve le normali cure parentali e viene tenuto giornalmente in osservazione.
Uno spettacolo di tenerezza ma anche educativo, perchè tali eventi rappresentano per i bambini un motivo di interesse, nel programma di attività didattiche dello Zoo di Napoli che è stato immaginato e messo a punto da esperti in Scienze della Natura, che seguendo con entusiasmo corsi di formazione sulla didattica delle Scienze, hanno privilegiato l’incontro con gli animali, sulla base della ricchezza della biodiversità attraverso visite guidate e laboratori differenziati, per i bambini delle scuole di ogni ordine e grado, focalizzati su temi strettamente collegati con il programma scolastico. Per scoprire il lungo processo evolutivo della forma e il colore degli animali, i meccanismi di difesa, i fenomeni migratori, i comportamenti degli animali ed il ruolo che svolgono nel loro ambiente, fino all’importanza dell’acqua nel ciclo vitale e la relazione tra animali e piante nei vari ambienti naturali grazie alla varietà di piante autoctone ed esotiche presenti nel giardino.
Così dopo le caprette tibetane, le lepri, i conigli e i marsupiali wallaby più noti come canguri, è la volta del piccolo di cammello, dalle caratteristiche ben diverse, si tratta infatti di un mammifero erbivoro diffuso in Asia Centrale, con la particolarità di avere due grosse gobbe sul dorso a differenza del dromedario che ne ha una. La gobba in entrambe le specie svolge la stessa funzione, come riserva di grasso da utilizzare nei periodi di scarsità di cibo, caratteristica che conferisce al cammello la capacità di resistere anche in condizioni ambientali estreme. E come molte specie di ambiente desertico cammelli e dromedari sono in grado di ritenere i liquidi e sono caratterizzati da una limitata sudorazione, cosa che consente loro di sopravvivere senza bere acqua anche per settimane, sostenuti esclusivamente dai liquidi contenuti nelle piante di cui si nutrono.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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ZOO Napoli: 16 , 17 e 30 maggio 2015
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16 e 17 maggio per i Week End allo Zoo di Napoli:
“Come si riproducono i rettili?”- approfondimento didattico
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30 maggio Info Day per i Campi Estivi allo Zoo con inizio l’8 giugno
Via J.F. Kennedy 76, Napoli
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Sabato 16 e domenica 17 maggio dalle ore 9 al tramonto, per i Week End allo Zoo di Napoli oltre all’accoglienza con le consuete attività di visita, ludiche e didattiche, sarà possibile partecipare all’approfondimento “Come si riproducono i rettili?” che si terrà presso il Rettilario e dove gli operatori dello Zoo, potranno raccontare ai giovani visitatori, tutti i segreti e svelare ogni curiosità sull’interessante mondo dei rettili. Si tratta infatti, di un campo affascinante e misterioso, per molti una passione, che troverà tante risposte in questa occasione, dall’alimentazione alle caratteristiche delle diverse specie, dalla riproduzione fino alle tante curiosità.
Il mese di maggio allo Zoo di Napoli è dedicato alla biodiversità, che vuol dire varietà della vita presente sul pianeta, termine consolidato in ambiti scientifici e culturali, e mai più adatto come in uno zoo, dove tutte le specie hanno un ruolo di primo piano. Come i rettili, ai quali è dedicato il week end, ma senza dimenticare l’importanza di tutta la varietà biologica, le diverse forme e i rispettivi ecosistemi. L’intera varietà biologica, infatti, è da ritenere componente determinante per l’ecosistema, come l’estinzione di una specie una preoccupante minaccia alla biodiversità.
Solo un assaggio per chi parteciperà ai Campi Estivi allo Zoo, che inizieranno dall’8 giugno, per bambini dai 4 ai 13 anni, con la possibilità di scegliere tra l’opzione giornaliera, settimanale e mensile (rispettivamente al costo di 35, 155 e 490 euro. Info e prenotazioni tel. 081.19363154, www.lozoodinapoli.it).
Il 30 maggio allo zoo, i genitori e chiunque è interessato al progetto, potrà richiedere tutte le informazioni oltre a conoscere gli operatori e le attività in programma.
Dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 17, i bambini saranno in piena attività dall’arrivo allo Zoo previsto per le 8, con accoglienza e risveglio muscolare nella natura, alle 9 laboratorio didattico (prima parte), alle 10,30 merenda, alle 11 laboratorio didattico (seconda parte), alle 12 gioco della giornata, alle 13 pranzo e break, alle 14 videoproiezione o racconto di una storia, alle 15 gioco con i gonfiabili e baby dance, alle 16 merenda e alle 17 i saluti e fine delle attività.
In regalo agli iscritti la divisa del perfetto bimbo allo zoo, maglietta cappellino e spilla personalizzati, e poi via alle attività, e ai laboratori su mille argomenti interessanti e divertenti, come: l’acqua risorsa di vita, la fattoria didattica, esplorando la savana, ecologicando, ed ancora le piante essenza di vita o cosa mangiano gli animali.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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25/26 aprile 2015
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lo Zoo di Napoli boicottato da Comune e Mostra d’Oltremare con la circolazione veicoli interdetta in Viale Kennedy.
Il Triathlon lo hanno fatto i visitatori per raggiungere lo Zoo di Napoli
Se non si fa rete, è il caos, in assenza di dialogo propositivo tra le strutture dell’area.
Il Comune di Napoli, rilascia Ordinanza di chiusura e modifica della circolazione stradale di Viale Kennedy, ma non avvisa gli attori interessati, tantomeno la Mostra d’Oltremare, comunica il blocco della circolazione
Solo ieri lo Zoo di Napoli è stato avvisato dall’organizzazione della manifestazione del Triathlon Show Trofeo Acquachiara, circa la gara prevista per oggi e domani alla Mostra d’Oltremare, che richiede la chiusura di viale Kennedy, per ospitare parte della competizione e perciò integralmente interdetta alla circolazione di veicoli a motore. Nessuna comunicazione del trofeo è giunta alle altre strutture dell’area, nonostante le stesse siano fortemente penalizzante per la stessa, vista la chiusura al traffico, in un week end in cui realtà come Zoo e Bowling attendono numerosi ospiti. Chiudere viale Kennedy oggi dalle ore 13 alle 16,30 e domani mattina dalle ore 9 alle 13,30, come previsto dall’iniziativa sportiva significa boicottare una impresa come lo Zoo che sta sostenendo grossi investimenti imprenditoriali, e che attende week end festivi come quello del 25 aprile per testare il proprio impegno ormai continuativo da più di un anno.
Triathlon Show Trofeo Acquachiara, nato da una collaborazione tra il Circolo Canottieri Napoli, l’Acquachiara, e la Mostra d’Oltremare è un’iniziativa senza dubbio lodevole, considerando che sono state organizzate nelle giornate del 25-26 aprile una serie di gare, aperte ad agonisti e neofiti, ma che non deve penalizzare altre realtà che operano con forti sforzi imprenditoriali nell’area.
“Non ho ricevuto nessuna comunicazione dal Comune, è stato un fulmine a ciel sereno- ha dichiarato l’ingegnere Floro Flores, proprietario dello Zoo- solo ieri sono stato avvisato dall’organizzazione dell’evento riguardo la chiusura al traffico di viale Kennedy, nonostante l’appuntamento fosse programmato da tempo, tra l’alto in un week end di festa con previsione di una forte affluenza di visitatori allo zoo.
E’ gravissimo ed inaccettabile se non cambieranno percorso come oggi abbiamo chiesto all’organizzazione, abbiamo promesso che chiuderemo noi il transito”.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it, www.lozoodinapoli.it

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Sabato 18 aprile 2015, ore 11,
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Capanna del Sapere. Zoo di Napoli, Via J.F. Kennedy 76, Napoli
Allo Zoo di Napoli “Un cane in famiglia” di Maria Luisa Cocozza
L’ingegnere Floro Flores introdurrà la presentazione del libro con l’autrice Maria Luisa Cocozza e Gino Pellegrino, direttore del Museo del Cane Foof
Con la partecipazione del Cpma, Circolo del Pastore Maremmano – Abruzzese
Tutti uniti dalla stessa passione per i cani, piccoli o grandi, bianchi o neri, di razza o meticci ma sempre fedeli compagni e amici dell’uomo. Per questo e molto altro sabato 18 aprile nella Capanna del Sapere dello Zoo di Napoli alle ore 11 si terrà la presentazione del libro “Un Cane in famiglia” della giornalista Maria Luisa Cocozza, conduttrice dell’Arca di Noè, la rubrica del Tg5 dedicata agli animali, in onda ogni domenica alle 13.40. Con la partecipazione straordinaria di alcuni componenti del direttivo del Cpma, Circolo del Pastore Maremmano – Abruzzese (unica associazione di tutela della razza riconosciuta dall’Enci e dal Ministero delle Politiche Agricole, con sede ad Ariano Irpino www.cpma.it) che accoglieranno gli ospiti all’ingresso dello zoo con i loro magnifici esemplari di cani.
Introdurrà l’incontro l’ingegnere Francesco Floro Flores, lasciando la parola alla giornalista Maria Lusa Cocozza autrice del libro e a Gino Pellegrino direttore del primo Museo del cane Foof di Mondragone, tutti con esperienze e storie legate all’amore per gli animali e i cani in particolare, motivo per cui non si finirà mai di dedicare film, poesie, fotografie, canzoni e libri, al più fedele amico dell’uomo. Un cane in famiglia”, infatti nasce proprio dall’esperienza accumulata grazie all'”Arca di Noè”: con la stessa autorevolezza e affidabilità, oltre all’impostazione pratica e quotidiana.

Dal momento della scelta ai problemi di salute, un vero e proprio manuale per appassionati di cani.
“Un cane in famiglia, Come scegliere il cane giusto ed essere felici insieme”, edito da Sperling & Kupfer con la prefazione di Clemente J. Mimun (Pagg. 224, Euro 16,00) vuole essere dunque un manuale essenziale per crescere il nostro amico a quattro zampe. Perché l’arrivo di un cucciolo in famiglia è un momento meraviglioso. Ma il cane non è un giocattolo, né un gadget tecnologico. E fin dal primo giorno ha bisogno di cure, attenzioni (oltre che del cibo giusto e dell’habitat ideale…). In cambio regala affetto, compagnia, e a volte molto di più. Maria Luisa Cocozza, insieme con lo staff di veterinari, addestratori ed esperti dell’Arca di Noè, nel testo guida passo a passo in questa meravigliosa, ma non sempre facile, esperienza: dal momento della scelta (qual è il cane giusto per un anziano? E per un bambino?) ai problemi di salute, a tutte quelle situazioni pratiche quotidiane spesso ignorate dai manuali. Un libro pratico, ricco di storie e curiosità, impreziosito dai consigli dei professionisti: il manuale essenziale per crescere un cane felice.
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Ufficio Stampa Zoo di Napoli:
Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it
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Ufficio stampa Sperling:
Silvia Conti, Tel. 347 9776 197, skstampa2@sperling.it

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3 aprile 2015
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Una Pasqua speciale allo Zoo di Napoli
4-5-6-7 aprile al Giardino Zoologico tra face painting, animazione e percorsi didattici
Le novità: sono arrivati i tapiri e la Capanna del Sapere è stata intitolata alla zoologa Dian Fossey
Aperto tutti i giorni, dalle 9 al tramonto- Via John Fitzgerald Kennedy 76, Napoli, www.lozoodinapoli.com
Dal 4 al 7 aprile 2015 allo Zoo di Napoli si festeggia la Pasqua con tante attività dedicate a tutta la famiglia, ma con un’attenzione speciale ai piccoli ospiti, che troveranno svariati motivi di divertimento, già dall’ingresso al giardino zoologico.
E’ prevista infatti accoglienza animata, fin dall’arrivo nel parco, così da non perdere nemmeno un momento di gioco, che continua, man mano inoltrandosi con il face painting per esempio, scegliendo l’animale preferito a cui ispirarsi, per poi farselo disegnare e colorare dagli animatori esperti del gioco, per una festa della natura vissuta appieno.
Spettacoli con bolle di sapone che incantano soprattutto i più piccoli sono previsti nel corso delle giornate, nella zona fattoria, come anche l’intrattenimento, ormai di consuetudine per i più assidui, con i divertenti pagliacci Ole e Ilvia che alla Casetta di Giulia intrattengono i bambini di diverse età con le loro gag divertenti. Ma si può anche andare alla scopetta del parco, con i percorsi didattici dedicati alla scoperta dell’area botanica, spettacolare in questa stagione, con il risveglio della natura.
Tanti anche gli animali appena nati, caprette d’angora e tibetane, conigli nani, lepri, marsupiali wallaby, arieti giganti e cervi pomellati che si possono ammirare e in alcuni casi accarezzare, ma anche nuovi arrivi, come i tapiri appena giunti allo zoo di Napoli ed accolti con tutte le accortezze possibili per garantirgli un buon sogiorno, ispirati a grandi personaggi che hanno amato gli animali come Dian Fossey, la zoologa statunitense che ha dedicato gran parte della sua vita allo studio dei gorilla, e a cui è stata intitolata la Capanna del Sapere, la nuova struttura a vista per i laboratori e le attività ludico/didattiche pensate e programmate per i bambini.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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evento Napoli il 26,27 e 28 marzo 2015
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Lo Zoo di Napoli attrazione turistica partecipa alla BMT
Il 26 e il 27 marzo il nuovo giardino zoologico partenopeo si presenta agli operatori di settore, mentre sabato 28 marzo incontra il pubblico finale
Borsa Mediterranea Del Turismo, Mostra d’Oltremare, padiglione 4, Stand 4013
Lo Zoo di Napoli è prima di tutto una attrazione turistica, per il pubblico campano, nonché per i viaggiatori che scelgono la città per scoprire le sue svariate bellezze. Già la sua ubicazione a Fuorigrotta, in viale Kennedy 76, nell’area cittadina dedicata agli svaghi, suggerisce uno spirito ameno ed una volontà a trascorrere ore di relax a contatto con la natura.
I visitatori abituali dello Zoo di Napoli, famiglie con bambini, giovani, anziani ecc, sono turisti della propria città, perciò aprirsi ad un pubblico più ampio di viaggiatori partecipando alla diciannovesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo, il 26-27 e 28 marzo (padiglione 4, Stand 4013) è sembrato un passaggio ovvio, per chi ha deciso di far rinascere il giardino zoologico partenopeo, sulla scia della gloria del passato, quando era uno dei primi zoo italiani, con un’importante funzione nel campo dell’educazione naturalistica ed ambientale, nella ricerca scientifica e nella conservazione della biodiversità, e considerato per tutta la seconda metà del ‘900 un luogo ideale per le ricerche scientifiche, assumendo fama in tutta Europa.
Ma tutto ciò non è tanto lontano, considerando che da poco più di un anno con la nuova proprietà, si sta lavorando in tal senso, ed il cambiamento radicale dello Zoo di Napoli si vede ogni giorno, raccontato da tutte le piccole grandi novità, passando dalle inaugurazioni: il rettilario, la fattoria, la grande voliera, il ripristino del laghetto, l’isola dei lemuri, l’area delle foche e quella degli orsi; all’arrivo di nuove specie: i samiango, i lemuri, i rapaci, i canguri, i binturong; passando alle nascite che è la parte che più inorgoglisce, visto che per la procreazione c’è bisogno di un habitat ideale, che evidentemente qui non manca, infatti questa primavera con il risveglio della natura sono nate caprette d’angora e tibetane, conigli nani, lepri, marsupiali wallaby, arieti giganti e cerbiatti.
Uno spettacolo anche per chi ama il mondo botanico, specie in questa stagione con un trpudio di colori, profuni e fiori, tra vegetazione mediterranea, specie esotiche rigogliose di rara bellezza e lussureggiante vegetazione. Grande infatti è la varietà botanica, tra cui oltre a fiori dagli svariati colori, spiccano i Ginkgo Bilboa, di origine cinese, la Magnolia, all’ingresso dello Zoo e in altre zone del parco, o il Bambù, delle zone tropicali e subtropicali dell’Asia, con vari gruppi sparsi in molte aree. www.lozoodinapoli.it
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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21 marzo 2015
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Allo Zoo di Napoli è arrivata la primavera con il risveglio della natura
Visita didattica ai marsupiali, per festeggiare i wallaby nuovi nati
Con l’arrivo della primavera, il risveglio della natura è evidente allo Zoo di Napoli, dove questo week end 21/22 marzo si assiste a diversi spettacoli, passando dal mondo animale a quello botanico, dai nuovi nati al trpudio di colori, profuni e fiori.
Prima di tutto la visita didattica ai marsupiali più noti come canguri, per celebrare le nuove nascite dei piccoli wallaby, nell’ambito del Risveglio della Natura che è l’evento mensile dedicato alla primavera. Con un poco di fortuna e pazienza si potranno ammirare i due piccoli wallaby appena nati. Cuccioli della specie dei marsupiali dal collo rosso originari dell’Australia orientale, e diffusa anche in Tasmania e una piccola colonia sull’isola di Inchconnachan, nel Regno Unito.
Il termine “wallaby” indica la specie piú piccola della categoria dei canguri, infatti é alto circa 50 cm, ha una lunghezza corporea di 1 m e presenta una coda muscolosa di circa 70 cm. La maggiore dimensione degli arti posteriori, giustifica la tipica andatura a salti, rispetto a quelli anteriori, utilizzati invece per afferrare il cibo. La femmina partorisce un solo piccolo, dopo un periodo di gestazione di circa 1 mese, dopodiché il nuovo nato, non ancora totalmente sviluppato, resta nel marsupio per altri 280 giorni. Infatti, essendo marsupiali, la femmina del Wallaby ha una tasca ventrale che serve da incubatrice per completare lo sviluppo del piccolo prematuro, dove riceve il latte materno grazie alla presenza di 4 mammelle.
Ma anche tutto attorno la natura è in festa, come nella fattoria interattiva dove il sabato si ha la possibilità di conoscere gli animali da vicino e dar loro da mangiare, in mattinata è previsto l’intrattenimento con l’animazione dove si esibiscono trampolieri, face painter, mimi, e lezioni di arti circensi, un programma che si ripete anche la domenica con in più alle 12,30 uno spettacolo di arte di strada.
Infine il giardino botanico, che in primavera è al suo massimo, con il parco dalla vegetazione mediterranea e specie esotiche rigogliose di rara bellezza, luogo ideale per napoletani e turisti, dove trascorrere il tempo libero, grazie alla lussureggiante vegetazione, in parte esotica. Grande la varietà botanica, tra cui oltre a fiori dai svariati colori, spiccano i Ginkgo Bilboa, di origine cinese, la Magnolia, all’ingresso e in altre zone del parco, o il Bambù, delle zone tropicali e subtropicali dell’Asia, con vari gruppi sparsi in molte aiuole. www.lozoodinapoli.it
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Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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4 marzo 2015
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Capre, conigli e lepri i nuovi nati allo Zoo di Napoli. Si allarga la famiglia della Fattoria del Giardino Zoologico con i cuccioli appena nati.
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La zona Fattoria dello Zoo di Napoli è forse la più amata dai bambini, che in alcuni casi possono entrare nei recinti e carezzare gli animali, come avviene ad esempio per le caprette tibetane, ma in questi giorni c’è ancora più entusiasmo per la nascita di nuovi cuccioli, di varie specie, che rappresentano l’attrazione più tenera e gioiosa dei bambini in visita.
Appena nati due cuccioli gemelli di capra d’angora, un maschio e una femmina, dalla lana bianca candida che ancora instabili e insicuri già inseguono la mamma con determinazione per bere il suo nutriente latte. L’intera famiglia padre, madre e cuccioli sono uno spettacolo da non perdere, un esempio di nucleo familiare nella sua piena evoluzione, mentre poco oltre in un altro recinto le caprette tibetane sono numerosissime, come una grande famiglia allargata. Tutte da carezzare, con i loro colori dal bianco al nero al marrone, e con il nuovo cucciolo appena nato, dal manto nero che ne ha aumentato il numero, per la gioia dei bambini, che accompagnati dai giovani operatori didattici, possono vedere e accarezzare da vicino, queste docili creature.
Ancora nuovi nati, cuccioli di coniglio nano, di ariete gigante e di lepre belga, sempre nella zona fattoria, sono una gioia osservare mentre mangiano o si stringono vicino alla mamma in senso di protezione. Ma, al di la dei nuovi cuccioli, ricco è il programma di attività didattiche dello Zoo di Napoli che è stato immaginato e messo a punto da esperti in Scienze della Natura, che seguendo con entusiasmo corsi di formazione sulla didattica delle Scienze, hanno privilegiato l’incontro con gli animali, sulla base della ricchezza della biodiversità attraverso visite guidate e laboratori differenziati. Non a caso appena ultimata e arredata è l’area didattica, la casetta del sapere, ampia struttura tutta vetrate, per guardarne le attività in corso d’opera, al centro del parco, che sarà utilizzata proprio a tali scopi, grazie ad attrezzature didattiche specifiche, come microscopi ed impianto di video proiezione. Per scoprire il lungo processo evolutivo della forma e il colore degli animali, i meccanismi di difesa, i fenomeni migratori, i comportamenti degli animali ed il ruolo che svolgono nel loro ambiente, fino all’importanza dell’acqua nel ciclo vitale e la relazione tra animali e piante nei vari ambienti naturali grazie alla varietà di piante autoctone ed esotiche presenti nel giardino.
Lo Zoo infatti ha definito la propria missione educativa, programmando le nuove attività, indirizzate ad ogni età, affidandole alla conduzione di naturalisti specializzati nell’educazione delle scienze. I percorsi didattici svolti nel Giardino Zoologico di Napoli coinvolgono attivamente i visitatori, portandoli, attraverso l’osservazione degli animali, giochi interattivi e la manipolazione di oggetti, a comprendere direttamente i principi della biologia ed il ruolo che gli animali svolgono nei loro ambienti naturali.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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Il 26 dicembre 2014
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il Natale invade lo Zoo di Napoli, mentre il Giardino Zoologico accoglie nuovi arrivati, i piccoli rapaci nell’aria boschiva sopra il laghetto
Giochi, sorprese e spettacoli per i ragazzi dalle 9,30 in poi
Via John Fitzgerald Kennedy, 76, aperto tutti i giorni dalle ore 9 al tramonto
Allo Zoo di Napoli il 26 dicembre è un giorno strepitoso con animazione e programma di giochi dalla apertura alle 9,30 quando si comincia con il ritiro delle carte del Mercante in Fiera fino alle 11, mentre i giochi di Natale vanno avanti ed intrattengono piacevolmente i bambini dalle 10 alle 14. Contemporaneamente dalle 11,30 si può assistere all’Ole e Silvia Show, alle 12,30 il Bolle Show e alle 13,15 la premiazione del Mercante in Fiera.
Ma questa è solo l’accoglienza, non finisce qui, perché lo stesso giorno 26 dicembre, c’è una grande novità, si tratta dei nuovi esemplari di piccoli rapaci: civetta delle nevi, allocco europeo e barbagianni, arrivati e accolti allo Zoo nelle gabbie recuperate e riabitate della zona boschiva del laghetto, parte alta, dove è stata aperta completamente anche la passeggiata come un anello attorno al lago.
Novità tra le novità è l’apertura in via Chiaia 168/B del primo Zoo Store dove acquistare oggetti esclusivi con il brand Zoo, da bavaglini a t-shirt, da peluche a tazze, cuscini, spillette, adesivi e puzzle e dove tra l’altro ai clienti regalano biglietti omaggio per visitare lo zoo.
Questo Natale allo Zoo si è presentato con tutti i crismi per affiancare con le attività ludiche, il già ricco programma di attività didattiche, attivo tutto l’anno, immaginato e messo a punto da esperti in Scienze della Natura, che seguendo con entusiasmo corsi di formazione sulla didattica delle Scienze, hanno privilegiato l’incontro con gli animali, sulla base della ricchezza della biodiversità attraverso visite guidate e laboratori differenziati, per le scuole di ogni ordine e grado, focalizzati su temi strettamente collegati con il programma scolastico. Per scoprire il lungo processo evolutivo della forma e il colore degli animali, i meccanismi di difesa, i fenomeni migratori, i comportamenti degli animali ed il ruolo che svolgono nel loro ambiente, fino all’importanza dell’acqua nel ciclo vitale e la relazione tra animali e piante nei vari ambienti naturali grazie alla varietà di piante autoctone ed esotiche presenti nel giardino.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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28 novembre 2014
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Allo ZOO di Napoli sono arrivate le Foche. Si allarga sempre più la famiglia dello Zoo di Napoli con l’arrivo di due Foche Vituline, specie costiera di colore grigio-giallino con macchie marroncine
Grande l’attesa allo Zoo di Napoli per l’arrivo di due foche della specie Vitulina, due esemplari maschi di 4 mesi, della stessa cucciolata, provenienti dalla Danimarca, grazie al programma d’interscambio tra zoo e bioparchi appartenenti all’EAZA (associazione che riunisce tutte le più prestigiose strutture zoologiche europee).
Un’area dedicata ai mammiferi del tutto nuova, ristrutturata con criteri di godibile vivibilità per gli animali, che una volta immersi nella vasca si sono subito ambientati nella nuova casa. Le foche infatti sono adattate alla vita acquatica, con un corpo allungato, irregolarmente cilindrico, rivestito da uno spesso strato adiposo ricoperto da un fitto pelo corto, vellutato, impermeabile all’acqua.
Nella stessa zona dello Zoo di Napoli una volta erano le Otarie, mentre le Foche mancano da molti anni ed è motivo di grande entusiasmo ospitarle nella struttura oggi accogliente più che mai, con la vasca liberata dal rivestimento di mattonelle poco adatte allo scopo e che impedivano liberi movimenti, mentre l’arricchimento della pedana, come naturale passaggio in acqua è molto apprezzata dagli animali .
La postazione delle foche non passa inosservata, e diventa privilegiato punto di osservazione per i bambini che tanto amano questa specie dalla testa piccola, leggermente appiattita ed orecchie prive di padiglione auricolare esterno. Il muso con baffi lunghi e robusti, mentre gli arti anteriori sono trasformati in pinne e quelli posteriori in un’unica pinna posteriore.
Un piacere osservare questi animali dagli occhi grandi, scuri e vivaci, considerati molto intelligenti. Sanno adattarsi a varie situazioni e sono attenti ai segnali di pericolo, con una prontezza di riflessi che contrasta la flemma che dimostrano durante il giorno, quando riposano o prendono bagni di sole.
Così il progetto del nuovo Zoo di Napoli, non si è mai fermato, giungendo ad importanti traguardi. Infatti, lo zoo oltre ad essere aperto tutti i giorni compresa la domenica, dalle ore 9 al tramonto, sta attuando una trasformazione impegnativa degli 80000 mq, per renderlo sempre più luogo ideale per famiglie, dove trascorrere il tempo libero, grazie anche alla lussureggiante vegetazione, in parte esotica.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it, www.lozoodinapoli.it

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22 novembre 2014
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Allo Zoo di Napoli è arrivato il Binturong.
Il cucciolo di Binturong è stato accolto allo Zoo dopo un viaggio dall’Ungheria, nella sua nuova casa con ambientazione adatta alle sue caratteristiche asiatiche
E’ ancora cucciolo ha solo 9 mesi il nuovo arrivato allo Zoo di Napoli, il Binturong asiatico o Orso Gatto, visibile da questo week end nella sua nuova casa con ambientazione studiata assecondando esigenze e caratteristiche della specie.
Giunto a Napoli grazie al programma di scambio internazionale di animali tra zoo e zoo, il Binturong di provenienza asiatica, che in malese significa appunto Orso Gatto, ha un aspetto singolare, di certo piacerà ai bambini, perché è un misto tra un grosso gatto ed un orsetto con una lunga coda.
Tutto nero e con peli bianchi sul muso, ma che nel tempo cambierà il suo manto ancora poco folto, con una pelliccia arruffata caratteristica per la sua razza.
A memoria storica sono circa 25 anni che lo Zoo di Napoli non ha tra i suoi animali un Binturong e questo rende il nuovo arrivo ancora più gradito, specie se in futuro arriverà la femmina da qualche altro zoo per garantirne il programma di conservazione.
E’ un animale prevalentemente docile, arboricolo e notturno. Scende a terra frequentemente, per spostarsi da un albero all’altro, poiché risulta molto difficile saltare tra i rami visto la possente mole.
Riposa normalmente raggomitolato, con la testa avvolta nella coda.
Nello specifico, allo Zoo di Napoli, l’ambientazione dello spazio dedicato al binturong, coordinata dal veterinario di struttura Pasquale Silvestre, ha rispettato le esigenze dell’animale, abituato ad una folta vegetazione di arbusti ed alberi dove arrampicarsi e riposarsi, mentre il calpestio è stato arricchito da terreno e truciolato per rendere il suolo morbido.
Un tassello in più per lo Zoo di Napoli, che persegue ogni giorno il suo ambizioso programma giungendo ad importanti traguardi, come recentemente l’inaugurazione della fattoria e prima del rettilario.
Un work in progress che non limita affatto le visite, anzi è un motivo in più per tornare allo zoo e vedere dal vivo le novità, in una struttura aperta tutti i giorni compresa la domenica, dalle ore 9 al tramonto, mentre mette a punto una trasformazione impegnativa degli 80000 mq, rendendo lo zoo luogo ideale per le famiglie, dove trascorrere il tempo libero, tra ricca vegetazione ed attività didattiche e ricreative pensate per i più piccoli.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli:
Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it, www.lozoodinapoli.it

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24 ottobre 2014
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si è spenta, alla veneranda età di 56 anni, l’elefantessa Sabrina.
Già ieri l’animale aveva dato sintomi di grave malessere che hanno richiesto l’intervento dei medici del Dipartimento Veterinario.
Nonostante il rapido intervento veterinario e la terapia effettuata, l’elefantessa Sabrina è deceduta oggi alle ore 11:00.
Sabrina era nata nel 1958; giunta allo Zoo di Napoli nel 1986, da allora è stata costantemente ed amorevolmente accudita dai keepers e dai veterinari della struttura.
I veterinari, i keepers, gli operatori e tutto il personale dello zoo, addolorati danno oggi l’ultimo saluto a Sabrina, che è stato un animale simbolo dello Zoo di Napoli, amato e conosciuto da tutti i visitatori.
Annalisa Tirrito- ufficio stampa, annalisa.tirrito@tin.it, cell. 335.5289607

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Il 27 settembre 2014
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allo Zoo di Napoli inaugura La Fattoria.
7200 mq con 15 recinti, per passeggiare tra animali da carezzare e ammirare da vicino, ed un percorso ludico ed educativo tra conigli d’angora, asini, cavalli in miniatura, tori nani, fagiani dorati e argentati, galli, caprette, carpe e pesci rossi
Invito stampa
Sarà inaugurata sabato 27 settembre alle ore 11 La Fattoria, l’area di 7200 mq dello Zoo di Napoli, ultimata e resa accattivante soprattutto per gli ospiti più piccoli, che in questa zona avranno l’occasione di poter vedere e accarezzare gli animali da vicino, in alcuni casi addirittura entrando nei recinti, dove gli operatori didattici, addetti all’accoglienza spiegheranno caratteristiche e curiosità di ogni specie, coinvolgendo ed incoraggiando i bambini a vivere l’esperienza con la natura.
Dopo l’inaugurazione del Rettilario e l’arrivo degli amatissimi Lemuri Katta, e dei Siamango, la coppia di gibboni Malakka e Lola, è la volta della attesa Fattoria, che dall’ingresso dello zoo, sul lato sinistro copre tutta la lunghezza del parco fino allo chalet e ad una delle due aree giochi sul prato. Qui l’animazione degli artisti di strada accoglie i visitatori, per uno spettacolo a tutto tondo, tra giocolieri e cantastorie.
Le specie ospitate sono varie, infatti, nella fattoria si possono ammirare i cavalli Falabella, particolare specie in miniatura, l’asino dell’Asinara, il Toro nano Dahomey del centro Africa, i fagiani dorati ed argentati, vari tipi di gallinacei, come la spagnola faccia bianca, l’arricciata o la netre belga, i conigli nani, l’ariete gigante, le caprette d’angora, i deliziosi alpaca e nella vasca con il ponticello i pesci rossi e le carpe.
All’inaugurazione con l’ingegnere Francesco Floro Flores, e il direttore dello zoo Alessandro Bizzarro, parteciperanno le istituzioni, con il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, e una rappresentanza di imprenditori campani che visiteranno la fattoria e lo zoo tutto, diventato motivo di vanto ed esempio di fattivo investimento privato, per una realtà come quella dei parchi a tema, zoo ed acquari che sta vivendo una crescita esponenziale di visitatori ed interesse di pubblico.
Ma il progetto del nuovo Zoo di Napoli, non si ferma qui, anzi è da considerare solo all’inizio per giungere ad importanti traguardi. Un work in progress che si può seguire dal vivo, mentre è aperto tutti i giorni compresa la domenica, dalle ore 9 al tramonto, per attuare la trasformazione complessiva degli 80000 mq, e rendere il giardino zoologico un luogo ideale per le famiglie, dove trascorrere il tempo libero, tra animali e vegetazione lussureggiante.

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LA LETTERA DELL’ING.FLORO FLORES
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LO ZOO di Napoli – Un anno dopo 
Sembrano passati pochi giorni, ed invece e’ trascorso un anno dalla nostra acquisizione dello Zoo di Napoli.
La nostra impresa è stata accompagnata da molto scetticismo, da qualche ostilità, da qualche ostruzione, ma soprattutto dal grande entusisiasmo dei napoletani ed ancora di più, dai loro figli.
Abbiamo lavorato con umiltà, grande impegno senza grandi proclami  e senza pensare ad opere grandiose.
Il degrado iniziale non ci ha scoraggiato, ma al contrario la continua scoperta delle bellezze nascoste dello zoo era giorno per giorno di stimolo a fare ed a fare presto, più presto.
Poi c’erano le pressanti richieste dei bambini, il desiderio di vedere i loro animali preferiti, e poi quelli che ci chiedevano un parco giochi, ed ascoltarli è stato piacevole ed interessante.
Soddisfare i loro desideri ci ha consentito di fare un lavoro semplice e molto apprezzato.
Chiunque abbia conosciuto lo zoo di qualche anno fa apprezzerà quanto fatto, ma dovremo lavorare ancora molto per portare  il Giardino Zoologico di Napoli, agli standard europei.
Siamo risusciti a fare così tanto, in così poco tempo, perchè siamo stati affiancati da tante piccole imprese, ma ricche di tanto talento, come solo al Sud è possibile trovare e mi preme ringraziarle per l’impegno e la partecipazione che hanno messo: un grazie di cuore a :
1.      ARCHICONS dell’ing La Regina per la progettazione delle aree e per la qualità dell’interlocuzione con la Sovrintendenza, che è stata vicina allo zoo in questi mesi
2.      All’agronomo Aniello Testa per la qualità degli interventi e per le scelte botaniche che hanno impreziosito ancor di più lo zoo
3.      Alla ENERGY SYSTEM per la progettazione e realizzazione di tutta la nuova rete idrica dello Zoo e degli impianti elettrici
4.      Alla Tecnores per la realizzazione della Fattoria e del nuovo sito degli orsi
Ma il mio più grande ringraziamento va  ai dipendenti dello ZOO,  gli eroi, che hanno tenuto in vita lo zoo, persone semplici ma di grande valore, non solo  nella capacità di gestire animali così diversi tra di loro, ma allo stesso tempo ottimi giardinieri, fabbri, falegnami.  La loro partecipazione, il loro rinato senso di appartenenza è tra le più grandi soddisfazioni che lo zoo mi ha dato.
L’ultimo grazie sincero e di cuore, va ai miei concittadini napoletani, che gioiscono per un luogo che rinasce , a tutti i bambini che sentono loro il giardino, ed ai quali vorrei regalare in futuro un luogo d’incanto dove ci saranno fiori, animali ed artisti ad intrattenerli.
Vi aspetto sabato, Francesco Floro Flores

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24 giugno 2014
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Allo ZOO di Napoli arrivano i Lemuri e i Siamango
Si allarga sempre più la famiglia dello Zoo di Napoli: il 25 giugno arrivano sei Lemuri Katta del Madagascar e il 27 giugno due Siamango del Sud Est Asiatico
Lo Zoo di Napoli, Via J.F. Kennedy 76, www.lozoodinapoli.it
Grande attesa allo Zoo di Napoli per l’arrivo di nuovi animali, grazie al programma d’interscambio tra zoo e bioparchi appartenenti all’EAZA (associazione che riunisce tutte le più prestigiose strutture zoologiche europee). Questa settimana sarà la volta di due specie particolarmente amate dai bambini, i Lemuri Katta, a molti noti anche grazie a Madagascar il cartone animato della Walt Disney, che ha svelato in modo fiabesco e ironico, habitat e caratteristiche dell’animale e i Siamango la specie più grande di tutti i Gibboni.
Per i Lemuri Katta è stata immaginata una postazione privilegiata, un’isoletta sul lago dello Zoo, dove potranno saltare da un tronco all’altro, per poi riposarsi nel ricovero sulla riva, collegato all’isola da un grosso tronco che fa da ponte. I Siamango invece abiteranno nella grossa gabbia affianco al rettilario, valutata come idonea ad ospitare la specie di scimmie, perché particolarmente ricca di vegetazione naturale, un micro habitat formatosi naturalmente grazie alla vegetazione rigogliosa del giardino zoologico.
Sarà interessante osservate i Lemuri Katta dalla pelliccia prevalentemente grigia, mentre il ventre, il torace, il collo, le estremità, la parte inferiore delle zampe, e parte del muso sono bianchi, e poi una “mascherina” di pelo nero attorno agli occhi e la coda colorata ad anelli bianchi e neri alternati. Diffusi nel sudovest del Madagascar, abitano soprattutto nelle foreste con terreni erbosi o nella vegetazione lungo i fiumi dove possono bagnarsi. Anche i Siamango, come tutte le specie di scimmie esistenti, sono molto amati soprattutto dai bambini. Il colore del pelo è nero, brillante e morbido, gli animali raggiungono oltre 20 kg di peso, un metro e mezzo di altezza, e una apertura delle braccia di 2 metri. Il Siamango cammina lentamente, si arrampica con cautela e salta a meraviglia, il suo habitat naturale è la foresta della Malaysia e di Sumatra.
Così il progetto del nuovo Zoo di Napoli, non si è mai fermato, giungendo ad importanti traguardi, come recentemente l’inaugurazione del rettilario. Infatti, lo zoo oltre ad essere aperto tutti i giorni compresa la domenica, dalle ore 9 al tramonto, (nonostante i lavori in corso, come della zona fattoria che è in dirittura d’arrivo) sta attuando una trasformazione impegnativa degli 80000 mq, per renderlo sempre più luogo ideale per famiglie, dove trascorrere il tempo libero, grazie anche alla lussureggiante vegetazione, in parte esotica.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli:
Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it, www.lozoodinapoli.it

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Lunedi 2 giugno dalle ore 11,30
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IL NUOVO “ANTICO RETTILARIO” DELLO ZOO DI NAPOLI INAUGURA IL 2 GIUGNO ALLE ORE 11,30
si visiterà il nuovo Antico Rettilario dello Zoo di Napoli, dopo una attenta ristrutturazione ed il fedele ripristino della struttura originaria edificata nel 1940 per la stessa destinazione finale, ma abbandonata da venti anni ad un lento degrado.
Fu l’architetto Luigi Piccinato a progettare all’interno dell’area destinata al Giardino Zoologico le strutture oggi tutelate dalla Sovrintendenza come anche “il padiglione per i rettili caratterizato da una galleria centrale pilastrata affacciantesi, da un lato, sull’area destinata agli alligatori, coperta da una semivolta traslucida e, dall’altro lato, su una sequenza di piccoli ambienti illuminati da luce artificiale ospitanti varie specie di serpenti e riproducenti, a ognuno di essi, un diverso microclima”.
Così rinasce il Rettilario e da antico, si impreziosisce di nuova tecnologia, con temperature, umidità e luminosità differenti a seconda della tipologia e del luogo di provenienza degli animali, con ambienti dedicati e studiati anche nella scelta della vegetazione più idonea alle diverse specie di rettili, in particolare per il Boa Constrictor Imperator, il Morella Spilota, l’Eunectes Notaeus e poi il Basiliscus Pluriforms, il Mesoclemmys Nasuta, il Gerrhosaurus Nigrolineatus, che abiteranno la struttura. Oltre alla Cyclura Cornuta che momentaneamente sarà ammirata nell’area con laghetto del rettilario destinata agli alligatori, che in un futuro prossimo si riapproprieranno del loro habitat.
Il progetto del nuovo Zoo di Napoli, non si è mai fermato, giungendo oggi ad un importante traguardo, tra i tanti in programma. Infatti, lo zoo oltre ad essere aperto tutti i giorni compresa la domenica, dalle ore 9 al tramonto, nonostante i lavori in corso (come della zona fattoria che è in dirittura d’arrivo) sta attuando una trasformazione impegnativa degli 80000 mq, tesi a renderlo luogo ideale per le famiglie dove trascorrere il tempo libero, grazie anche alla lussureggiante vegetazione, in parte esotica.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it
www.lozoodinapoli.it

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24 maggio 2014
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Il 25 maggio l’Inno dello Zoo con Edoardo Bennato
ed il coro dei bambini napoletani
25 maggio, ore 12, Zoo di Napoli, Belvedere Laghetto
Sarà una grande festa domani 25 maggio allo Zoo di Napoli con Edoardo Bennato che alle ore 12, nella zona belvedere del Laghetto, presenterà l’Inno del giardino zoologico, una canzone scritta in esclusiva per la struttura ed il suo grande ritorno, per far sorridere i bambini e le famiglie che ogni settimana numerose vivono il parco, tra giardini, animali ed aree giochi dedicate ad i più piccoli.
Un modo per Bennato di sostenere sempre la propria città che tanto ama e lo dimostra l’affetto che lo lega ai singoli luoghi vissuti come tutti durante l’infanzia e perciò, ancora più importanti. Così l’inno resterà un canto di gioia e di rinascita, per chi come Bennato crede nelle belle imprese, e le appoggia come può, perché siano vincenti e durature.
L’Inno dello Zoo sarà cantato domani allo Zoo di Napoli, ed Edoardo Bennato chiamerà ad aiutarlo tutti i bambini che vorranno cantare con lui in coro per questa lodevole impresa. Edoardo Bennato, infatti, non si tira indietro quando si tratta di sostenere la sua città e con l’inno dello Zoo che regala ai bambini di Napoli e a quanti sono legati all’antica struttura, ne dà un bell’esempio.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it

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6 marzo 2014
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Lo Zoo di Napoli premia gli studenti meritevoli. Nove percorsi educativi e ricreativi accolgono i ragazzi nel giardino zoologico.

Lo Zoo di Napoli ha deciso di premiare le classi meritevoli, regalando 35 biglietti omaggio agli Istituti scolastici di Napoli e provincia. L’offerta comunicata alle scuole elementari e medie, è rivolta agli alunni, dai 2 ai 14 anni, che si sono particolarmente distinti durante l’anno scolastico. La visita allo zoo sarà guidata da educatori che elaboreranno, insieme ai docenti, un percorso didattico ed un laboratorio differenziato per ogni scuola, focalizzandosi sui temi strettamente collegati al programma scolastico.
Il sito ufficiale dello zoo di Napoli www.lozoodinapoli.it e la sua pagina fb documenteranno le giornate di visita e tutti i momenti salienti vissuti nel parco.
Ricco è il programma di attività didattiche dello Zoo di Napoli che è stato immaginato e messo a punto da esperti in Scienze della Natura, che seguendo con entusiasmo corsi di formazione sulla didattica delle Scienze, hanno privilegiato l’incontro con gli animali, sulla base della ricchezza della biodiversità attraverso visite guidate e laboratori differenziati, per le scuole di ogni ordine e grado, focalizzati su temi strettamente collegati con il programma scolastico.
Per scoprire il lungo processo evolutivo della forma e il colore degli animali, i meccanismi di difesa, i fenomeni migratori, i comportamenti degli animali ed il ruolo che svolgono nel loro ambiente, fino all’importanza dell’acqua nel ciclo vitale e la relazione tra animali e piante nei vari ambienti naturali grazie alla varietà di piante autoctone ed esotiche presenti nel giardino.
Il parco dei bambini di Napoli è work in progress con le numerose novità per il benessere degli animali ed il divertimento dei visitatori, grandi e piccoli, attraverso una vera e propria trasformazione degli 80000 mq.
Lo Zoo infatti ha definito la propria missione educativa, programmando le nuove attività, indirizzate agli studenti così come ai visitatori di ogni età e fascia culturale, affidandole alla conduzione di naturalisti specializzati nell’educazione delle scienze.
I percorsi didattici svolti nel Giardino Zoologico di Napoli coinvolgono attivamente i visitatori, portandoli, attraverso l’osservazione degli animali, giochi interattivi e la manipolazione di oggetti, a comprendere direttamente i principi della biologia ed il ruolo che gli animali svolgono nei loro ambienti naturali.

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Lo zoo di Napoli
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è un giardino zoologico italiano, inaugurato nel 1949, nella zona di Fuorigrotta.
Lo zoo ospita numerose specie animali, anche in via di estinzione, come l’asino napoletano o la capra tibetana. Lo zoo progettato dall’architetto Luigi Piccinato nasce nel 1940, ma a causa della seconda guerra mondiale viene aperto permanentemente al pubblico solo nel 1949, grazie a Franco Cuneo e Angelo Lombardi, nell’area della Mostra d’Oltremare.
Uno dei primi zoo italiani ad aprire i battenti, verrà considerato per tutta la seconda metà del ‘900 un luogo ideale per le ricerche scientifiche, assumendo fama in tutta Europa, anche perché ospitava decine di specie animali a rischio di estinzione nel loro habitat naturale.
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Nella foto F.Floro Flores, l’imprenditore napoletano che il 2 Ottobre 2013 ha rilevato lo Zoo per recuperare questo importante patrimonio partenopeo e restituirgli il prestigioso ruolo internazionale di cui godeva in passato.

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18 ottobre 2013
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E’ online lozoodinapoli.com/.it, vetrina e news sul parco sempre aperto
Mentre i lavori dello zoo procedono, nonostante l’apertura al pubblico, e finalizzati all’inaugurazione di una parte del parco per dicembre ed un’altra parte per marzo, è operativo da oggi il sito internet, primo tassello di un impegno con gli animali ed il pubblico
Zoo di Napoli, Via John Fitzgerald Kennedy, 76, aperto tutti i giorni dalle ore 9 al tramonto
Il progetto del nuovo Zoo di Napoli, dal 2 ottobre in poi, non si è mai fermato, giungendo oggi dopo solo 15 giorni ad un importante traguardo, tra i tanti in programma. Infatti, lo zoo oltre ad essere aperto tutti i giorni dalle ore 9 al tramonto, nonostante i lavori in corso in alcune aree del parco, da oggi ha attivo il sito internet www.lozoodinapoli.com (e nei prossimi giorni anche www.lozoodinapoli.it).
Online, con una originale e fruibile veste grafica, adatta a tutte le età, per aggiornare sul progetto, documentare la tipologia di parco che si sta realizzando, il numero e le specie di animali da ammirare, nonché la storia che lo caratterizza, fino alla trasformazione dello zoo di quest’anno, da normale zoo a bioparco, con area fattoria, zone didattiche, nuove tipologie di gabbie ed aree di nuova concezione con spazi liberi per gli animali, come la savana, o l’area delle tigri che si ingrandirà a 2500 mq, e poi giardini, parchi giochi e numerose novità per il benessere degli animali ed il divertimento dei visitatori, grandi e piccoli.
Una vera e propria trasformazione degli 80000 mq di zoo, che sarà possibile ammirare in una veste già notevolmente rinnovata dal 20 dicembre 2013, quando saranno inaugurate le zone di ingresso, la fattoria con animali campani in estinzione, come la capra o il cavallo napoletano, l’area didattica, il laghetto dei volatili con l’isoletta dei lemuri, il belvedere, e il rettilario.
Ma prima di allora per vedere tutto questo il sito internet è utilissimo, perché presenta nella sezione dedicata agli animali la pianta di come sarà il bioparco a pieno ritmo, e come era, attraverso foto storiche, che man mano saranno recuperate anche grazie al pubblico che interagirà con il parco, evidenziando l’aspetto più importante, la cura per gli animali, partendo dalle tipologie e le caratteristiche di ogni specie.
Lo zoo di Napoli è luogo ideale per trascorrere il tempo libero, grazie anche alla lussureggiante vegetazione, in parte esotica, aperto ai napoletani e ai turisti come work in progress, con ben 350 esemplari di animali, che arriveranno a circa 500 a fine trasformazione dell’intera area.
Lo zoo di Napoli è un giardino zoologico italiano, inaugurato definitivamente nel 1949, nella zona di Fuorigrotta. Lo zoo ospita numerose specie animali, anche in via di estinzione, come le capre napoletane. Lo zoo nasce nel 1940, ma a causa della seconda guerra mondiale viene aperto permanentemente al pubblico solo nel 1949, grazie a Franco Cuneo e Angelo Lombardi, nell’area della Mostra d’Oltremare. Uno dei primi zoo italiani ad aprire i battenti, verrà considerato per tutta la seconda metà del ‘900 un luogo ideale per ricerche scientifiche, assumendo fama in tutta Europa, dato che ospitava decine di specie animali a rischio di estinzione nel loro habitat naturale.
Negli anni novanta inizia per lo zoo una fase difficile della sua storia, che terminerà solo il 2 Ottobre 2013 quando un imprenditore napoletano rileva lo Zoo per recuperare questo importante patrimonio partenopeo e restituirgli il prestigioso ruolo internazionale di cui godeva in passato.
INFO
Contatti Zoo: tel. 081.19363154, info@lozoodinapoli.com
Via John Fitzgerald Kennedy, 76,
aperto tutti i giorni dalle ore 9 al tramonto.
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Ufficio Stampa Zoo di Napoli:
Annalisa Tirrito,
cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it


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