I turbamenti del giovane Shlomo:viaggio nell’anima dell’uomo Freud A 160 anni dalla nascita del padre della psicoanalisi Sabato 4 marzo 2017 – ore 18 Piazzetta Matilde Serao n.19, II piano
Incontro in occasione della pubblicazione del libro di Giuseppe Collot Il dolore di Freud. Psicoanalista e uomo.
Sabato 4 marzo 2017 – ore 18 Museo del Corallo Ascione – Napoli, Angiporto Galleria Umberto I
Piazzetta Matilde Serao n.19, II piano. Con l’Autore, dialogano
– Emilio Lupo Psichiatra, docente universitario, Direttivo nazionale di Psichiatria Democratica
– Fulvio Sorge Psicoanalista della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, docente dell’Istituto Freudiano per la Clinica, la Terapia e la Scienza.
– Antonio Vitolo analista e didatta junghiano dell’AIPA-IAAP (Associazione italiana e internazionale di Psicologia Analitica)
Introduce e coordina Donatella Trotta, giornalista e autrice de «Il Mattino»
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Incontro in occasione della presentazione del libro di Giuseppe Collot: Il dolore di Freud – Psicoanalista e uomo.
Il viaggio esistenziale (fisico e interiore, materiale e metaforico) di un uomo e di un grande scienziato: il dottor Sigmund Freud, padre della psicoanalisi. Un itinerario di scoperta oltre gli stereotipi, in un avvincente romanzo storico e di formazione sulle tracce delle inquietudini profonde che hanno generato le scoperte intellettuali di Freud neurologo,psicoanalista e uomo, e sullo sfondo infraseculare di un’Europa in profonda transizione: dove la questione ebraica si intreccia con le ricerche scientifiche, i sogni e i bisogni esistenziali nella vita di tutti i giorni.
A compierlo, nel suo romanzo d’esordio dal titolo Il dolore di Freud. Psicoanalista e uomo è Giuseppe Collot, psicologo, psicoterapeuta e psicanalista di trentennale esperienza terapeutica e fama internazionale, professore incaricato in Psicolinguistica e Neurolinguistica all’Università di Padova, già responsabile del servizio di psicoterapia di una Casa di cura neuropsichiatrica e autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
L’Autore prende le mosse da una consapevolezza tutt’altro che scontata: per comprendere a fondo il contesto storico e sociale in cui è cresciuto Freud, e dunque la sua opera e traiettoria umana, non si può che partire dalla sua famiglia di origine, dal padre Jacob e dalla madre Malka. La condizione di povertà che accompagna questa famiglia per molto tempo è mitigata dall’aiuto delle varie comunità ebraiche con i loro rabbini (in particolare, il rabbi Isaak).
A Vienna, dopo interminabili viaggi e disavventure, Sigismund/Schlomo troverà un ambiente adatto per studiare e seguire le sue passioni. Il padre, che ripone grandi speranze nel figlio, nel quale proietta la sua occasione di riscatto sociale, gli è vicino in ogni momento che conta: primo tra tutti, l’agognata laurea all’Università di Vienna.
Ma Freud è destinato a qualcosa di più grande di un lavoro ben remunerato. Dopo le prime esperienze all’estero, da Trieste a Parigi, e i rapporti proficui con i luminari del tempo, Freud si dedica così alla libera professione, aprendo un suo studio a Vienna. È solo l’inizio di una carriera che segna la storia di una disciplina, e “fa scuola” ancora oggi.
Nel libro di Collot non ci sono solo gli episodi più importanti della vita di Freud – dagli studi sull’ipnosi alla pubblicazione dell’Interpretazione dei sogni , passando per il rapporto con Jung e con la schiera degli studiosi che formano un vero e proprio “circolo Freud” – ma l’intreccio dei fatti storici veri lascia spazio anche ai pensieri più intimi e nascosti dello studioso, in una invenzione letteraria capace0 di donare emozioni e sfumature interiori basate su una analisi e una documentazione rigorose.
INFO:Il dolore di Freud. Psicoanalista e uomo (Europa edizioni 2016, pp. 433)Le nostre pubblicazioni sono distribuite da Messaggerie Libri
da: Germana Grasso [germana.grasso@hotmail.it]

Categorie: Libri

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