PROPOSTA DI LEGGE SULLA CACCIA

Troppo presto per cantare vittoria?
Non lo so, sta di fatto che le assurde proposte di legge sulla caccia sono state accantonate sia alla camera che al senato.
C’è chi sostiene che non bisogna abbassare la guardia perché c’è il rishcio che il dibattitto riprenda dopo le elezioni (l’argomento caccia è ormai impopolare nel nostro paese).
Può essere ma nel frattempo vorrei ringraziare quanti hanno voluto impegnarsi in questa civilissima battaglia. Un cordiale saluto, Maurizio Fraissinet
giovedì 23/04/2009 9.30
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Mercoledì 22/04/2009 8.14 – Cari amici, è doveroso da parte mia informarVi che le proposte di legge sulla caccia in discussione al Senato, anche a seguito della valanga di proteste che sono pervenute, sono state “congelate”.
Purtroppo sono rispuntate alla Commissione Agricoltura della Camera, dove ieri è iniziata la discussione.
Un cordiale saluto Maurizio Fraissinet, maurizio fraissinet [mfraissinet@tiscali.it]
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DOPO L’ARTICOLO DEL VETERINARIO OSCAR GRAZIOLI E LE DENUNCE DI WWW.TUTELAFAUNA.IT ANCHE L’ASOIM SCENDE IN CAMPO DENUNCIANDO IL MALCONTENTO AI COMPONENTI LA COMMISSIONE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA.

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25 MARZO 2009 I TESTI
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I disegni di legge Orsi e altri: è caccia selvaggia.
Fermiamoli!
La nuova versione della black-list
Dal Senato della Repubblica prende il via uno dei più gravi attacchi alla Natura, agli animali selvatici, alle aree protette, alla nostra stessa sicurezza: comincia la discussione di vari disegni di legge, a partire dal testo unificato del senatore Franco
Orsi, che mirano ad una pressoché totale liberalizzazione della caccia.
Animali usati come zimbelli, caccia nei parchi, riduzione delle aree protette, caccia nelle zone
incendiate, caccia alle oche, alle peppole, ai fringuelli, caccia nei periodi e lungo le rotte di migrazione degli uccelli.
Caccia a sedici anni!
La legge 157/1992, l’unica legge che tutela direttamente la fauna selvatica nel nostro Paese, sta per essere smantellata.
Fermiamoli!
Il Testo del senatore Orsi
Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione.
L’articolo 1 comma 5 del testo Orsi consente la caccia specialistica lungo le rotte di
migrazione: una situazione che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori.
Liberalizzazione dei richiami vivi!
Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti “prigionieri” in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure limitatamente. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla.
Sarà possibile detenere un numero illimitato di uccelli da usare come “esche”.
Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come
richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi…
Non solo: ma spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi, utili a impedire
nuove catture illegali. Sarà sufficiente un certificato!
La motivazione del senatore Orsi: gli anellini di riconoscimento danno fastidio agli uccelli. Insomma, a dare fastidio
sarebbero gli anellini, non la costrizione in piccole gabbie e una vita da esca! (Articolo 5)
Caccia al buio!
La chiusura serale della caccia agli uccelli migratori viene prorogata fino ad un’ora oltre il tramonto, con il rischio di abbattere specie superprotette e il rischio di sicurezza
per le persone. (Articolo 18 commi 7 e 7 bis)
Licenza di caccia a 16 anni.
Un pre-patentino permetterà ai sedicenni di andare a caccia. Per i ragazzi noi chiediamo libri, musica, sport, natura, non fucili! (Articolo 12 commi 9 e 10)
Caccia nelle aree incendiate.
Cancellato lo storico divieto di esercitare la caccia, per dieci anni, nelle aree boscate
percorse da incendi e dunque gravemente danneggiate dal punto di vista naturalistico.
(Articolo 10)
Ancora piombo nelle zone umide.
Nonostante il divieto già previsto da un’altra legge italiana (la n. 66 del 2006) in recepimento della convenzione internazionale AEWA, il testo Orsi non prevede alcun
divieto, nelle zone umide, dei pallini di piombo, che inquinano l’acqua e provocano il grave fenomeno del saturnismo negli uccelli acquatici.
700 mila imbalsamatori
I cacciatori potranno “preparare trofei”, senza essere soggetti “ad alcuna autorizzazione”. (Articolo 6, comma 2 bis).
Mortificata la ricerca scientifica
L’Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l’Istituto Nazionale per la Fauna
Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali.
Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria.
Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard
uniformi sul territorio nazionale. (Articolo 7 commi 5, 5 bis, 5 ter)
Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili.
Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell’Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà a Veneto e
Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie
non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi!
(Articolo 19 ter commi 16,17, 18 ,19, 20, 21)
Caccia con neve e ghiaccio.
Nelle aziende agri-faunistiche si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, calore.
(Articolo 21 comma 1, lettere m ed n)
Ritorno all’utilizzo degli uccelli come zimbelli!
A noi pare che sia puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come
esca! (Articolo 21 comma 1 lettera p)
Ridotta la vigilanza venatoria.
I guardiaparchi, le guardie ecologiche, le guardie zoofile non potranno più svolgere vigilanza!
Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d’Europa, cosa fa il Senatore Orsi?
Riduce la vigilanza! (Articolo 27 comma 2)
Ridotta la presenza ambientalista nei Comitati di controllo.
Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre, a fronte di sette associazioni di cacciatori. Inoltre, l’’ENPA, storica associazione animalista italiana, viene del tutto estromessa. (Articolo 8 comma 1)
E tanto altro ancora.
Il disegno di legge 276 dei senatori Carrara, Bianconi, Asciutti
Si allunga la stagione venatoria
Si potrà cacciare dalla terza settimana di agosto, quando gli uccelli sono in riproduzione o accudiscono i piccoli (e la gente è in vacanza in campagna) fino al 30 giugno!
Aumentano le specie cacciabili
Diventano cacciabili il Fringuello, la Peppola, il Cormorano, specie vietate dall’Unione Europea.
Depenalizzazione dei reati venatori.
Depenalizzazione per chi abbatte specie protette, per chi esercita la caccia da veicoli e natanti, per chi utilizza richiami proibiti, per chi esercita la caccia nei giorni di silenzio
venatorio. Possibilità di oblazione per caccia nei parchi e per chi abbatte gli animali di
cui all’articolo 30 comma 1 lettera c.
Il disegno di legge 379 del senatore Benedetti Valentini
Ridotta la presenza ambientalista nei Comitati di controllo.
Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre, a fronte di sette associazioni di cacciatori.
Si riduce il territorio destinato alla protezione della fauna
Si passa dall’attuale 30% di territorio protetto al 25 %. Guai a proteggere troppa natura!
Si allunga la stagione venatoria
A caccia dal primo settembre al 28 febbraio, in pieno periodo di migrazione degli uccelli verso i luoghi di riproduzione.
Si aumentano le specie cacciabili
Caccia ai passeri. Caccia a Fringuello, Peppola, Storno, specie vietate per l’Italia
dall’UE.
Depenalizzazione dei reati venatori
Depenalizzazione per chi esercita la caccia da veicoli e natanti, per chi abbatte specie protette, per chi utilizza richiami proibiti, per chi esercita la caccia nei periodi vietati,
per chi esercita la caccia nei parchi e nelle oasi.
Il disegno di legge 1104 dei senatori Castro, Vetrella, Viceconte, Spadoni,Urbani.
Caccia alle Oche!
L’Oca granaiola e l’Oca selvatica diventano cacciabili. Quasi estinte sul territorio
italiano, le Oche giungono nel nostro paese dal Nord, con l’inconfondibile volo a V e i
versi che invadono l’aria. In Italia non si cacciano più da anni. I senatori Castro,
Vetrella, Viceconte, Spadoni, Urbani le rivogliono, ma cacciabili!
E poi:
Caccia alla Pettegola
Caccia al Piccione selvatico
Licenza di caccia a 16 anni
Caccia dal primo settembre al 28 febbraio
Caccia con neve e ghiaccio e su terreni allagati
Riduzione di pene per chi abbatte specie particolarmente protette
Il disegno di legge 1122 del senatore Coronella.
Si facilita l’ingresso dei cacciatori nelle proprietà private
Già oggi i cacciatori possono fare ingresso nei terreni altrui, se non chiusi da costose recinzioni.
Il senatore Coronella chiede che le recinzioni passino dal limite minimo attuale di un metro e venti centimetri a un metro e ottanta centimetri.
Caccia da dalla terza domenica di agosto al 28 febbraio
Caccia a Fringuello , Peppola, Storno, Taccola, Corvo, Passeri
Depenalizzazioni per chi esercita la caccia da veicoli e natanti, per chi abbatte specie protette, per chi utilizza richiami proibiti, per chi esercita la caccia nei giorni di silenzio venatorio.
Fermiamoli!
Diffondiamo queste informazioni, colleghiamoci ai siti della associazioni,iscriviamoci alle liste in difesa degli animali selvatici sui blog, su Facebook, scriviamo ai parlamentari, partecipiamo alle iniziative che
stanno per nascere.
Evitiamo che tutto questo accada. La natura è la nostra vita, difendiamola.
Fermiamoli!
Per essere aggiornati: www.lipu.it
Per inviarci il tuo pensiero: nocacciaselvaggia@lipu.it
Per donazioni alla campagna: online www.lipu.it
conto corrente postale 10299436
da: maurizio fraissinet [mfraissinet@tiscali.it]
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19 MARZO 2009 L’ASOIM
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Cari amici, non è certo un bel momento per l’ambiente e la natura nel nostro paese. E’ davvero avvilente vedere i tanti attacchi che sta subendo: dal nucleare alla fauna, dal ponte sullo stretto ad un ulteriore incremento del 20% della cementificazione del nostro territorio, già saturo di cemento e asfalto.
Ma proprio perché si tratta di materie ambientali, proprio perché si tratta di dover lottare per salvaguardare il territorio, il paesaggio, la natura da dover lasciare ai nostri figli e ai figli dei nostri figli non possiamo restare inerti, non possiamo essere complici dell’ignoranza e dell’avidità economica che spingono le menti di squallidi personaggi privi di sensibilità e di cultura.
Non basta denunciare e sfogarsi con gli amici in email. Trovo frustrante leggere le email di tanti amici che si scandalizzano per il disegno di legge sulla caccia firmato dal senatore Orsi e mettersi a posto la coscienza con il semplice invio della email scandalizzata.
Occorre agire, uscire allo scoperto, organizzare un movimento di opinione concreto, visibile, percepibile che cresca nella società e che faccia pertanto lobbing culturale.
La legge, nel caso dovesse essere approvata così come è stata presentata, avvierebbe un’autentica mattanza nei confronti della fauna selvatica italiana facendoci regredire di almeno quaranta anni in termini di approccio ai nostri animali selvatici. Tra le tante cose incredibli, ma vere, la legge prevede anche la possibilità di avere il porto d’armi a sedici anni (i dettagli sugli articoli più pericolosi li trovate nella lettera in allegato).
E’ per questo che Vi invito ad un’azione concreta e faccio appello per una mobilitazione.
Per l’azione concreta Vi invito a firmare, stampare e spedire le lettere che Vi riporto nel file di seguito (volendo potete anche modificarlo con Vostri spunti), con buste distinte agli indirizzi che vi sono indicati. Inviare email non ha senso, è inutile, tanto vengono cancellate con un clic del mouse, senza essere lette. Le lettere scritte invece vengono recapitate alle segreterie e vengono aperte, e prima di essere cestinate (per chi vuole cestinarle) se ne intuisce il contenuto, e un segretario (o portaborse) scrupoloso non può fare a meno di segnalare la quantità di lettere di protesta pervenute al suo senatore.
Il testo delle lettere è tratto dal sito www.tutelafauna.it e l’ho solo leggermente modificato.
Per quanto riguarda, invece, una iniziativa a carattere nazionale contro questa orribile proposta di legge ritengo che possa essere utile e opportuna una mobilitazione pubblica di docenti e ricercatori universitari di scienze naturali, biologiche e ambientali che con motivazioni scientifiche prendano le distanze dal testo della proposta di legge, proponendo, al contrario, una moratoria di due anni dell’attività venatoria nel nostro paese. Ciò al fine di consentire un monitoraggio delle consistenze popolazionistiche della fauna selvatica presente nel paese e di dare il tempo alla fauna di ripopolarsi. Aspetto quest’ultimo di cui si avvantaggerebbero gli stessi cacciatori alla riapertura dell’attività venatoria dopo i due anni.
Mi rivolgo quindi al mondo dei docenti e ricercatori universitari impegnati nel campo delle scienze naturali, ambientali e biologiche. Una loro iniziativa coordinata a livello nazionale, oltre che supportata dalle associazioni ambientaliste, avvalendosi dell’autorità scientifica che deriva dal loro ruolo istituzionale, potrebbe suscitare un effetto di traino presso il mondo ambientalista e l’opinione pubblica più in generale; un effetto probabilmente in grado di scuotere le coscienze perfino dei senatori della PdL.
Potrebbe rappresentare anche l’occasione per dare una scossa e creare le basi per una nuova ripresa del movimento ambientalista nel nostro paese.
Già altre volte, nel passato, il mondo universitario italiano si è mosso per mettere in campo le competenze tecniche di cui è depositario per fornire avvertimenti e lanciare appelli al paese. Ora mi sembra che ci si trovi dinanzi ad una situazione in cui tale intervento sia opportuno.
Chiedo quindi agli amici docenti universitari che leggono questa mia email di valutare la possibilità di muoversi in tal senso.Un cordiale saluto
Maurizio Fraissinet,vicepresidente Asoim 20 marzo 2009
da: maurizio fraissinet [mfraissinet@tiscali.it]
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LE TRE LETTERE DI DENUNCIA
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1) Al Presidente della Commissione Ambiente del Senato
Senatore Antonio D’Alì
c/o Senato della Repubblica
Palazzo Madama 00186 Roma
Egregio Senatore D’Alì,
vorrei esprimere il mio netto dissenso circa i contenuti del testo unificato delle proposte di legge in materia di esercizio della caccia, adottato come base di discussione dalla XIII Commissione Territorio/Ambiente del Senato in data 11/3/2009, perché -tra l’altro- ritengo assolutamente incompatibile con la necessaria tutela del nostro patrimonio faunistico, oltre che in contrasto con le esigenze di tutela della biodiversità dettate dal summit di Rio.
L’estensione degli orari di caccia per mezzora dopo il tramonto (art.18), la rimozione del divieto di caccia nelle aree incendiate (art. 34), la possibilità di cacciare nelle foreste demaniali (art. 9), l’introduzione della caccia da natanti (art. 20) attualmente vietata, il nomadismo sul territorio nazionale dei cacciatori di fauna migratrice, l’aumento delle specie utilizzabili in numero illimitato -e senza anellini identificativi della legittima provenienza- nell’odiosa pratica dell’impiego dei richiami vivi (art. 4), la riduzione delle modalità di caccia praticabili con opzione in via esclusiva (art. 11), la mancata limitazione del numero di colpi per le carabine in violazione della legge 503/81 che ratifica la convenzione di Berna (art. 13), l’uso di civette vive come zimbelli (art. 22), la caccia alla fauna stanziale nei valichi montani che agevolerebbe spari illeciti contro i migratori (art. 22), l’esclusione dei guardiaparco dai soggetti attualmente preposti al rispetto della legge (art. 28), nonché l’introduzione dell’attestato di tirocinio che consentirebbe ai sedicenni accompagnati di esercitare la caccia con un fucile (art. 11).
Chiedo che il testo in oggetto non venga posto in votazione perché gravemente pericoloso per la salvaguardia del nostro patrimonio faunistico.
Nome, cognome e indirizzo
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2) Al Vice Presidente della Commissione Ambiente del Senato
Senatore Cesarino Monti
c/o Senato della Repubblica
Palazzo Madama 00186 Roma
Egregio Senatore Monti,
vorrei esprimere il mio netto dissenso circa i contenuti del testo unificato delle proposte di legge in materia di esercizio della caccia, adottato come base di discussione dalla XIII Commissione Territorio/Ambiente del Senato in data 11/3/2009, perché -tra l’altro- ritengo assolutamente incompatibile con la necessaria tutela del nostro patrimonio faunistico, oltre che in contrasto con le esigenze di tutela della biodiversità dettate dal summit di Rio.
L’estensione degli orari di caccia per mezzora dopo il tramonto (art.18), la rimozione del divieto di caccia nelle aree incendiate (art. 34), la possibilità di cacciare nelle foreste demaniali (art. 9), l’introduzione della caccia da natanti (art. 20) attualmente vietata, il nomadismo sul territorio nazionale dei cacciatori di fauna migratrice, l’aumento delle specie utilizzabili in numero illimitato -e senza anellini identificativi della legittima provenienza- nell’odiosa pratica dell’impiego dei richiami vivi (art. 4), la riduzione delle modalità di caccia praticabili con opzione in via esclusiva (art. 11), la mancata limitazione del numero di colpi per le carabine in violazione della legge 503/81 che ratifica la convenzione di Berna (art. 13), l’uso di civette vive come zimbelli (art. 22), la caccia alla fauna stanziale nei valichi montani che agevolerebbe spari illeciti contro i migratori (art. 22), l’esclusione dei guardiaparco dai soggetti attualmente preposti al rispetto della legge (art. 28), nonché l’introduzione dell’attestato di tirocinio che consentirebbe ai sedicenni accompagnati di esercitare la caccia con un fucile (art. 11).
Chiedo che il testo in oggetto non venga posto in votazione perché gravemente pericoloso per la salvaguardia del nostro patrimonio faunistico.
Nome, cognome e indirizzo
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3) Al Presidente del Gruppo PDL del Senato Senatore Maurizio Gasparri c/o Senato della Repubblica Palazzo Madama 00186 Roma.
Egregio Senatore Gasparri,
vorrei esprimere il mio netto dissenso circa i contenuti del testo unificato delle proposte di legge in materia di esercizio della caccia, adottato come base di discussione dalla XIII Commissione Territorio/Ambiente del Senato in data 11/3/2009, perché -tra l’altro- ritengo assolutamente incompatibile con la necessaria tutela del nostro patrimonio faunistico, oltre che in contrasto con le esigenze di tutela della biodiversità dettate dal summit di Rio.
L’estensione degli orari di caccia per mezzora dopo il tramonto (art.18), la rimozione del divieto di caccia nelle aree incendiate (art. 34), la possibilità di cacciare nelle foreste demaniali (art. 9), l’introduzione della caccia da natanti (art. 20) attualmente vietata, il nomadismo sul territorio nazionale dei cacciatori di fauna migratrice, l’aumento delle specie utilizzabili in numero illimitato -e senza anellini identificativi della legittima provenienza- nell’odiosa pratica dell’impiego dei richiami vivi (art. 4), la riduzione delle modalità di caccia praticabili con opzione in via esclusiva (art. 11), la mancata limitazione del numero di colpi per le carabine in violazione della legge 503/81 che ratifica la convenzione di Berna (art. 13), l’uso di civette vive come zimbelli (art. 22), la caccia alla fauna stanziale nei valichi montani che agevolerebbe spari illeciti contro i migratori (art. 22), l’esclusione dei guardiaparco dai soggetti attualmente preposti al rispetto della legge (art. 28), nonché l’introduzione dell’attestato di tirocinio che consentirebbe ai sedicenni accompagnati di esercitare la caccia con un fucile (art. 11).
Chiedo che il testo in oggetto non venga posto in votazione perché gravemente pericoloso per la salvaguardia del nostro patrimonio faunistico.
Nome, cognome e indirizzo
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17 MARZO 2009 IL VETERINARIO
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La protesta del veterinario.
Cacciatori a 16 anni? E’ un’assurdità!
di Oscar Grazioli, veterinario.
13 Marzo 2009 – L’argomento della caccia è tornato prepotentemente sui media da quando è approdata al Senato, pochi giorni fa, la proposta di legge del Sen. Orsi da Savona. Le innovazioni richieste dal rappresentante del PDL sono, a dir poco incredibili.
Nel terzo millennio, con una crisi economica di portata epocale, con la violenza che impera ad ogni angolo di strada, con un ambiente il cui degrado è sotto gli occhi di tutti, il senatore ligure vorrebbe impegnare il Parlamento a discutere di cambiare profondamente una legislazione sulla caccia che, bene o male, da anni reggeva l’equilibrio tra i seguaci di Diana e gli animalisti moderati.
La perla assoluta del progetto di legge è quella di abbassare a sedici anni l’età per potere imbracciare il fucile, anche sotto la supervisione del papà o dello zio.
La mente non può far altro che correre al recente episodio di Stoccarda, dove un minorenne, con un padre amante delle armi che lo aveva educato al poligono di tiro, ha preso l’automatica di papà e, dotato di ottima mira, ha fatto una strage di studenti, insegnanti e poliziotti nella sua ex scuola dove non aveva brillato né per profitto, né per relazioni sociali.
Ci manca solo che girino più armi e si abbassi l’età per usarle. Roba da non credere.
Ma ci sono molte altre chicche nello sciagurato progetto del senatore Orsi.
Une delle migliori è quella di tornare ai vecchi “zimbelli”. Cosa sono? Spiego.
Si tratta di uccelli, quali civette, allodole ecc. che, messe in posizioni strategiche, attirano uccelletti di 20 grammi di peso, in modo da potergli sparare da pochi metri.
E così il caro senatore vorrebbe che le civette, rapaci notturni protetti, si potessero legare alla corda sul trespolo per attirare tordi e altri uccelletti buoni con la polenta.
Vorrebbe anche che il numero degli zimbelli fosse illimitato e non portassero nessun anellino di riconoscimento.
Altra proposta, quella di poter sparare a lupi o orsi (chissà se si potrà sparare anche a lui) sulla semplice base del giudizio di un sindaco che li ritiene in soprannumero. Non basta.
Chiede di potere sparare sulle rotte di migrazione degli uccelli e ancora, non contento, di fucilare gatti, cani, pappagalli, scoiattoli grigi, insomma tutto quello che lui definisce alloctono.
Ah, dimenticavo. Chiede anche di potere sparare dentro le proprietà private e anche se la lepre è immersa con le zampe nella neve.
Il fatto che tali mostruosità vengano da destra non conta nulla, visto che un sondaggio IPSOS ha verificato che, oltre alla Lega, è la sinistra (specie in Toscana ed Emilia Romagna) a sostenerlo, mentre proprio nel centro destra trova le maggiori difficoltà.
A mio parere la stupidità è sempre trasversale.

da: Tiscali Animali e foto


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