Legambiente: Premio Tartaruga, il trionfo della bicicletta.
Molta curiosità e successo ha suscitato l’iniziativa di Legambiente “Premio tartaruga”, tenutasi in contemporanea sabato mattina, nelle città di Battipaglia, Pontecagnano e Salerno.
La gara tra un pedone, una bicicletta, un’auto, un bus e un motorino, ha visto in tutte e tre le città trionfare la bicicletta, che ha distanziato di alcuni minuti i restanti partecipanti: a Salerno, nel percorso di 4.6 Km da P.zza Mercatello al Palazzo del Comune, la bicicletta ha distanziato il motorino di 2 minuti, l’auto di 20, il bus di 34 e il pedone, arrivato in 50 minuti; a Battipaglia, su un percorso minore (1,8 Km) da Via Belvedere a P.zza Amendola, la bicicletta ha distanziato di 3 minuti il bus, di 5 minuti la moto, di 6 l’auto e di 12 il pedone; a Pontecagnano, lungo un percorso di 1.2 Km, ancora una volta ha vinto la bici con un tempo di 3,30 minuti, quindi il bus 5,10 minuti, poi la moto 5,50 minuti, l’auto con 6,40 minuti ed infine il pedone con 13,10 minuti.
Tassativa è stata,naturalmente,la consegna di rispettare il codice della strada e i limiti imposti in città.
L’iniziativa, che ha visto su Salerno la compartecipazione dei volontari della Fiab (federazione amici della bicicletta), ha evidenziato come nei centri urbani siano più comodi, oltre che convenienti e rispettosi dell’ambiente gli spostamenti in bicicletta, mezzo purtroppo caduto in disuso nei nostri territori. L’azione si è innestata nella più ampia campagna “Mal’aria”, la famosa e storica iniziativa di Legambiente dei lenzuoli bianchi acchiappa smog. Nelle città interessate dal Premio Tartaruga, infatti, le lenzuola stanno cominciando a comparire come funghi alle ringhiere e ai balconi delle abitazioni prospicienti a luoghi trafficati, messe in bella mostra dai cittadini esasperati dal dover respirare smog ed essere assordati, giorno e notte dai rumori del traffico. I problemi dello smog e del traffico sono diventati ormai elementi che accompagnano le nostre giornate, condizionandone spesso il trascorrere, con picchi di incidenza nei mesi invernali. L’inquinamento atmosferico collegato a questi fattori, richiedono, secondo gli ambientalisti del cigno verde, azioni di sensibilizzazione e protesta, rivolte alle amministrazioni pubbliche ma anche al malcostume imperante dell’uso smodato dell’auto privata. Per queste ragioni, Legambiente chiede alle amministrazioni locali di avviare percorsi culturali e interventi infrastrutturali a breve e medio termine, al fine di dare vita a formule di mobilità sostenibile ed insieme a spingere le popolazioni a prendere nella giusta considerazione l’utilizzo di altri mezzi di trasporto a minore impatto ambientale. Un operazione culturale a breve termine e una infrastrutturale a medio lungo periodo, sono necessarie per contenere l’impatto devastante delle emissioni di CO2 dei mezzi di trasporto.
L’aria pulita regala cinque mesi di vita
Pulire l’aria fa bene, molto bene alla salute. Ma un conto è dirlo, un altro è misurarlo. Uno studio statunitense ha finalmente fatto i conti. Dalla fine degli anni 70 alla fine degli anni 90 nelle aree metropolitane degli Stati Uniti, la concentrazione delle polveri sottili (PM 2,5) — killer di cuore e polmoni — è scesa in media di 6 microgrammi/ metro cubo, con un conseguente aumento della speranza di vita di poco più di 5 mesi. Il che significa che un bambino nato nel 2000 avrà la probabilità di vivere in media quasi mezzo anno in più rispetto a un bambino nato negli anni Ottanta solo grazie alla riduzione delle polveri.
In realtà, lo studio firmato da due giganti dell’epidemiologia ambientale — Arden Pope della Brigham Young University e Douglas Dockery di Harvard — e pubblicato dal New England Journal of Medicine, sottolinea come in questi 20 anni la speranza di vita guadagnata dagli Legambiente: Premio Tartaruga, il trionfo americani sia cresciuta di più di 2 anni. Su questo bel gruzzolo il minor inquinamento incide per
6 microgrammi per metro cubo: è il calo di polveri sottili sufficiente per guadagnare 5 mesi di speranza di vita.
L’Italia, ancora una volta, è in ritardo. Più piste ciclabili (vere, efficienti, ben collegate e mantenute), più spazio ai mezzi pubblici, con bus e treni più frequenti, puliti e puntuali,campagne pubbliche di informazione e sensibilizzazione, alla stregua di quanto avviene in altri paesi europei: questa la ricetta di Legambiente, che per farla adottare, tra le tante iniziative in cantiere, sta organizzando, in collaborazione con la Filt-Cgil regionale, un convegno sul trasporto locale e la mobilità sostenibile, previsto a Napoli, non a caso per il 16 febbraio, anniversario della sottoscrizione del protocollo di kyoto.
INFO
Valerio Calabrese – Legambiente
3381556904
Da: valerio calabrese [valerio.c@hotmail.it]
0 commenti