Le Solanacee: la Patata, solanum tuberosum
La maggior parte delle piante di questa numerosa famiglia sono originate dalle regioni centrali e meridionali dell’America tropicale. Di conseguenza esse sono poco o nulla resistenti ai climi delle regioni fredde. Tra le solanacee da orto le più celebri sono: la patata, il pomodoro, il peperone, la melanzana.
La patata:
Varietà e riproduzione: le patate possono distinguersi a seconda della forma: tonde o oblunghe, della pasta bianca o gialla, della scorza, dell’epoca di maturazione; precoci, medio-precoci, tardive.
Clima e terreno: la patata cresce bene nei climi temperati. Il gelo danneggia il fogliame e ferma lo sviluppo dei tuberi. Il terreno deve essere ricco di potassio e fosforo, avere un Ph acido e contenere poco calcio.
Semina, raccolta e conservazione: per la semina occorre seme garantito o perlomeno proveniente dalla montagna. Queste ultime infatti resistono meglio alle virosi trasmesse dagli afidi. Le patate da seme non devono essere molto grosse, la semina si fa da marzo ad aprile, e la raccolta si effettua da giugno a settembre. Le distanze sono di 80 cm. tra le file e di 40 cm. sulle fila. La profondità di 10cm. La raccolta avviene per mezzo della forca. Una volta ammucchiate le patate vengono ricoperte di terra e paglia o conservate al buio. La luce infatti fa germogliare gli occhi (filatura) e stimola la formazione di solanina, un alcaloide amaro e velenoso.
Concimazione e cure colturali: il terreno destinato ad accogliere la patata deve essere lavorato profondamente e ben coioncimato con terriccio o letame (almeno 6 quintali per 100 mq.). Se non si dispone di letame si ovvierà con una coltura da sovescio, interrata qualche mese prima della semina. Se si è ben concimato, si possono risparmiare le concimazioni fosfo-potassiche.
Avversità: la patata teme la concorrenza delle infestanti, che si possono eliminare con frequenti scerbature . Inoltre si effettueranno frequenti rincalzature al colletto fino al momento in cui spunteranno i germogli delle nuove piante.
Tra i parassiti che attaccano la patata si ricorda la dorifora, il grillotalpa e la tignola. La dorifora è un insetto introdotto in Italia dall’America verso la fine della seconda guerra mondiale. Esso si individua facilmente per le caratteristiche dieci linee longitudinali sullo sfondo giallo del dorso. Le larve della dorifora divorano le foglie e possono distruggere interi raccolti. Le larve si combattono con polvere di piretro, nicotina o prodotti chimici. Il grillotalpa è uno dei più grossi e voraci insetti che infestano gli orti ed è attivo per un lungo periodo: da metà marzo a metà novembre. L’insetto agisce la notte e per combatterlo si usano esche avvelenate previa annaffiatura del terreno per stimolarne le sortite. La tignola depone le uova su foglie, steli e tuberi. Da esse nascono le larve che attaccano il tubero scavandoci gallerie . la lotta si basa su trattamenti chimici. Tra le crittogame assai temibili sono l’alternariosi e la peronospora. L’alternariosi è un fungo che attacca tuberi e vegetazione., causando delle macchie brune e rotondeggianti. Si combatte con prodotti abase di rame e calcio. La peronospora è simile all’alternariosi ma è assai più pericolosa in quanto può distruggere l’intero raccolto. Sui bordi delle fogli e sugli apici dapprincipio si formano delle macchie giallastre (macchie d’olio) che poi si estendono su tutto il lembo. Nei tuberi invece si notano delle zone scure che interessano la polpa. Anche la peronospora si combatte con prodotti a base di rame e calcio.

Categorie: Il Contadino

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