LE NEWS DI ALBERTO PERTILE
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“Breganze, Terra di Torresani
e grandi vini”
Breganze, 4 luglio 2008
Il gusto caratteristico del piccione “Toresan” allo spiedo, celebrato in tutta la Pedemontana vicentina, l’abilità di cucinare una pietanza difficile, la rievocazione di un passato militare divenuto pacifica consuetudine rurale e infine la tradizione dell’allevamento dei volatili, ancora ben viva nella città di oggi: di tutto questo s’è parlato a Breganze, nella sala dell’Antica Ghiacciaia, sede della Comunità Montana dall’Astico al Brenta. L’incontro ha avuto luogo nella cornice delle iniziative programmate per la “Vespaiolona” e per il “Ristorante in Piazza”. Le iniziative programmate a Breganze per i giorni del solstizio hanno avuto un gran bel successo: in una piazza Mazzini affollata ed imbandita con decine di tavoli apparecchiati sotto le stelle, il “Ristorante in piazza” ha trasformato la centrale piazza Mazzini in un ristorante en-plein-air per cinquecento persone. L’evento, organizzato da Breganze Servizi, ha richiamato oltre cinquecento commensali che hanno apprezzato i Torresani cotti allo spiedo secondo l’antica ricetta, accompagnati dai vini della zona DOC Breganze. Se i “toresani” sono piccioni cucinati prima che abbiano spiccato il primo volo, presi quindi dai nidi sulle torri, hanno volato alto le cantine breganzesi nella successiva “Notte bianca”, che ha animato le sedi dei soci produttori di spettacoli teatrali, degustazioni di prodotti tipici, esibizioni poetiche, cenacoli culturali, grigliate e tant’altro.
A spiegare che cosa sia il “Toresan”, che accoglie i visitatori di Breganze fin dai cartelli che della cittadina pedemontana delimitano il territorio comunale, si è cimentato per primo Piergiorgio Laverda, presidente della Cantina cooperativa Beato Bartolomeo: «Le torri dette “colombare” sono una struttura comune nella campagna veneta. A Breganze però sono situate nel centro storico, e presenti in concentrazione molto elevata. Inizialmente avevano una funzione militare, di vedetta verso la prospiciente ed indifesa pianura vicentina, oltre che di prestigio per i nobili proprietari. Con l’avvento della pace generale, conseguente al dominio della Repubblica Veneta, alla fine del ‘300 i torrioni hanno perso questa funzione e sono stati adibiti ad uso civile, quindi abitativo ai piani inferiori, ed all’allevamento dei colombi nella parte superiore». La struttura architettonica, comune, venne adottata dallo stesso Palladio, che la inserì in alcune sue opere, come villa Bagnolo a Lonigo e villa Barbaro a Maser.
«Il Toresàn va preso giovane, ancora incapace di volare, perché più grasso e dai muscoli più teneri», ha chiarito ai presenti il presidente della Strada del Torcolato, Fausto Maculan. «Pesa circa duecentocinquanta grammi», ha proseguito il Presidente. A Breganze l’allevamento era diffuso al punto che, come ha ricordato scherzosamente il sindaco Ausonio Zanazzo, «persino il sagrestano, ogni volta che saliva sulla torre del campanile per caricare l’orologio, tornava giù regolarmente con un paio di torresani». «Oggi le colombare del centro storico non vengono più usate, ma in campagna e nei fienili ci sono ancora una ventina di produttori – ha aggiunto Elisa Dalla Valle, dell’Accademia del Toresàn. – Da ogni coppia di colombi si hanno dai dieci ai venti torresani l’anno». La cottura dell’uccello è rigorosamente allo spiedo, con l’unica aggiunta di sale e spezie. Verso la fine, si mettono delle fette di polenta a friggere nel grasso colato nella leccarda. Il vino ideale? Secondo la produttrice Franca Miotti, «ogni parte del Toresàn richiederebbe un vino diverso: un merlot per le alette, un “Nero Canaja” per il petto… A Breganze, però, il vino associato al Toresàn è per tradizione il Cabernet». Naturalmente, del Consorzio DOC.
“La Vespaiolona è un evento nuovo per il nostro Consorzio”, ha spiegato il presidente del Consorzio di Tutela, Girolamo Lievore, “che ha portato per una notte centinaia di turisti nelle cantine dei soci. Siamo partiti con il piede giusto per fare ancor meglio il prossimo anno. Un’affluenza superiore alle aspettative e la spettacolarità dell’intrattenimento offerto da ogni singola realtà, hanno dilatato un po’ i tempi rispetto all’orario di chiusura che avevamo previsto, ossia le due… So che qualcuno è tornato a casa anche alle quattro e mezza”, ha osservato il presidente Lievore. “Nel complesso è stata un’esperienza molto positiva”, gli ha fatto eco il presidente della Strada del Torcolato, Maculan, “perché ha abbellito le nostre contrade di cantine in grande spolvero e di belle facce tra i filari. Persone come gli ospiti della Vespaiolona, interessate a trascorrere una serata diversa a contatto con i produttori, ritengo che abbiano contribuito a dare vita ad un’esperienza molto rilevante sotto il profilo sia culturale che enogastronomico”.
“Un successo su tutti gli aspetti” anche per Gianni Salin, presidente di Breganze Servizi. “Avevamo chiuso con un’ipotesi di 400 partecipanti, siamo arrivati a oltre 500. Il gruppo di lavoro ha dato un ottimo risultato, apprezzabile, fornendo un prodotto molto buono cucinato sul posto, cosa non facile in una piazza così grande e chi ha voluto ha potuto usufruire di ripassi, cosa spesso preclusa in questo genere di manifestazioni; ciononostante, anche il servizio è stato inappuntabile per velocità e precisione”.
Alpe
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Apertura al Vespaiolo DOC di Breganze domani per la rubrica “A Tavola” del Gr1 Rai.
Sabato 5 luglio Sandro Marini intervista Piergiorgio Laverda, presidente della Cantina Cooperativa “Beato Bartolomeo da Breganze”.
La messa in onda è prevista dal palinsesto dalle 11.48 alle 11.58: meglio sintonizzarsi prima!
“A Tavola” ha vinto il Premio Veronelli 2007 per la miglior trasmissione radiofonica a tema enogastronomico.
Alpe
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Fancy Food Summer
Asiago DOP nel cuore di Manhattan
Il Consorzio di Tutela ha partecipato
alla più importante fiera americana dell’alimentazione
Vicenza, 7 luglio 2008
Il profumo e il sapore del più popolare formaggio veneto-trentino anche quest’anno hanno varcato l’oceano, alla volta della più importante fiera alimentare degli “States”: il Consorzio per Tutela del formaggio Asiago DOP ha preso parte al “Fancy Food Summer” di New York, manifestazione specializzata, riservata agli operatori svoltasi dal 29 giugno al primo luglio 2008 nel cuore di Manhattan.
L’adesione all’edizione 2008 da parte del Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha riscontrato un pieno successo: nello stand è stata infatti registrata una forte affluenza di pubblico. Grande anche la soddisfazione e l’entusiasmo degli associati del Consorzio attivi nelle esportazioni “a stelle e strisce”, che nel 2007 hanno visto incrementare notevolmente le vendite di Formaggio Asiago in quest’area, molto ampia ed in cui la concorrenza è agguerrita. Negli ultimi due anni l’incremento annuo delle esportazioni di Asiago negli Stati Uniti rispetto all’anno precedente è stato del 23% nel 2006 e del 18,6% nel 2007. «Sono dati confortanti», ha sottolineato il presidente del Consorzio di Tutela, Roberto Gasparini, «che ci incoraggiano a proseguire sulla “strada americana”».
La partecipazione è avvenuta in collaborazione con il Consorzio per la Tutela dello Speck Alto-Adige IGP, nell’ambito di un progetto comune di promozione negli Stati Uniti cofinanziato dai Consorzi, dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dall’Unione Europea, supportata anche mediante inserzioni sulla stampa specializzata.
Durante il Fancy Food Summer di New York, Asiago DOP e Speck Alto-Adige IGP hanno brindato con il Prosecco DOC Conegliano-Valdobbiadene: le bollicine italiane per antonomasia hanno accompagnato egregiamente due prodotti d’eccellenza, dando lustro alla produzione alimentare italiana di qualità nel mondo.
Alpe
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Come vivere? Allora questa domanda ce la dobbiamo porre non soltanto alla fine di un millennio, di un secolo, di un anno, ma tutti i giorni, e tutti i giorni svegliandoci, si dovrebbe dire: oggi che cosa ci aspetta? Allora io considero che si dovrebbero fare le cose bene, perche’ non c’e’ maggiore soddisfazione di un lavoro ben fatto. (Mario Rigoni Stern)
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