Le Leguminacee: Fagiolo, Phaseolus vulgaris
Varietà e riproduzione: i fagioli si dividono in mangiatutto e da sgusciare. A loro volta i mangiatutto possono essere a baccelli gialli e verdi; i fagioli da sgusciare:nani e rampicanti. Tra i mangiatutto a baccelli gialli si ricordano il Meraviglia di Venezia a grano bianco, nero oppure grigio. Fra quelli a bacello verde il Contender nano, il Boby nano. Tra i rampicanti da sgusciare i Borlotti Lamon e Vigevano; lo Spagna a grano bianco e lo Scozzese. Dei nani va citato il Borlotto Lingua di Fuoco e l’Ania.
Clima e terreno: il fagiolo cresce bene nei climi temperati, teme le gelate tardive e le piogge prolungate. Il terreno preferito è quello di medio impasto con Ph neutro , benché sopporti i terreni leggermente acidi. Rifugge il calcare e i ristagni d’acqua.
Semina, raccolta e conservazione: al sud si semina a fine inverno, al nord a primavera affermata. Le distanze di semina variano con le varietà. Nelle varietà nane si terrà una distanza di 60 cm. tra le file, e di 7-8 cm.sulla fila. In quelle rampicanti si arriva fino a 1 m. tra la fila e a 20cm. sulla fila.. La profondità di semina è di 4-5 cm. I fagioli vanno raccolti finchè sono ancora teneri, a meno che non li si voglia consumare secchi. Il mangiatutto va colto non appena il bacello prende a ingrossare. L’epoca di raccolta varia a seconda delle varietà coltivate e si protrae da maggio a settembre. Per il fagiolo secco la conservazione ha luogo in ambiente arieggiato ed asciutto; il mangiatutto e il seme fresco resiste in frigorifero per alcune settimane.
Concimazione e cure colturali: si effettua una concimazione letamica di base con 8 q. di letame o terricciato per 100 mq. di orto, interrata profondamente. Le cure colturali si basano su scerbature per eliminare erbe infestanti e zappature per arieggiare il terreno e mantenere l’equilibrio idrico soprattutto nei periodi di siccità. Le annaffiature si rendono subito necessarie dopo la semina per consentire al seme di germinare e si ripetono più avanti allorché la coltura dimostra di richiederle. Altre cure colturali consistono nel sorreggere le varietà rampicanti con canne e sostegni.
Avversità: tra i parassiti animali ricordiamo il tonchio, gli afidi, la cecidomia, le cimici, la tripide, altica, le nottue. Gli afidi attaccano i teneri germogli apicali. Si combattono con piretro, soluzioni di sapone e chimicamente con aficidi vari. Gli stessi trattamenti si usano contro la cecidomia, le cimici, l’altica, la tripide. Per la nottua, parassita che attacca il colletto, si può intervenire con protezioni di cartone o con esche avvelenate. Tra le crittogame si ricorda la muffa grigia, l’antracnosi e il mal del piede. L’antracnosi si manifesta con macchie circolari sulle foglie e si combatte con composti a base di rame e calcio. Un virus, il Mosaico, si manifesta con pustole gialle sulle foglie, le piante colpite vanno estirpate e bruciate. Infine si ricordano tra i parassiti animali i topi e le lumache.

Categorie: Il Contadino

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