Inaugurata a Tramonti la Casa del Gusto «Sarà una cattedrale destinata a ospitare il nostro mare magnum di sapori»
«La Casa del Gusto non sarà affatto una tempio nel deserto ma una vetrina permanente delle tipicità e delle grandi aziende della Costa d’Amalfi. Una cattedrale destinata a ospitare il nostro mare magnum di sapori». Parola del presidente della Comunità Montana dei Monti Lattari, Luigi Mansi, che insieme con i suoi predecessori (Raffaele Ferraioli e Salvatore Grimaldi, artefici del progetto di realizzazione della struttura ai tempi dell’ente sovracomunale della Costa d’Amalfi e cioè prima dell’accorpamento con la Comunità Montana della Penisola Sorrentina), ha tagliato il nastro sabato mattina dinanzi a centinaia di persone e in un clima di festa che ha coinvolto l’intero territorio e le sue realtà imprenditoriali.
«La Casa del Gusto della Costa d’Amalfi è un importante biglietto da visita sia per la Costiera che per la Penisola Sorrentina – ha aggiunto Mansi – Bisognerà gestirla in un’ottica di promozione del territorio perché abbiamo aziende di altissima qualità. Sono contento e soddisfatto nell’aver portato a termine un’opera pensata nel 2006 e che si propone di aggregare in un unico tempio del sapore il meglio delle produzioni enogastronomiche locali. Un santuario del gusto che sarà punto di partenza del nuovo segmento turistico parallelo a quello tradizionale. Questa struttura vuole far si che la vacanza in Costiera si trasformi finalmente in un viaggio fra tradizioni, sapori e prodotti di nicchia».
L’inaugurazione della Casa del Gusto è stata l’occasione per ostentare l’immenso patrimonio del gusto della Costiera Amalfitana a cominciare dai vini Doc delle tre sottozone di Furore, Ravello e Tramonti (da alcuni anni anche tra i terrazzamenti di Maiori si è iniziato a produrre vino di qualità) fino ad arrivare alla produzione artigianale del fior di latte. Tre forni a legna hanno sfornato il prodotto principe di Tramonti: la pizza integrale, la cui produzione risale a tempi antichissimi. E poi colatura di alici (per l’occasione è stata riproposta dagli alunni e dai tutor dell’Istituto Alberghiero di Maiori, che hanno curato il catering, una ricetta premiata col Sole di Veronelli) e i pomodorini. Da quelli del piennolo di Furore ai tanto celebrati tomato di Corbara, fino ad arrivare al pomodoro Re Fiascone, la cui produzione è ripresa proprio a Tramonti dopo uno studio agrario sui semi e il reimpianto. Una vera e propria festa del sapore, in cui non potevano mancare il limone Igp e gli storici infusi tra cui Concerto e Limoncello, che ha accompagnato la consegna alla “Strada del Vino della Costa d’Amalfi” quest’importante struttura che sarà tappa obbligata nel segmento dell’enoturismo.
«Questa potrebbe sembrare l’ultima tappa, una tappa di arrivo – ha detto il coordinatore regionale delle Città del Vino, Raffaele Ferraioli – E invece non è così. Siamo venuti per partire perché abbiamo una grandissima responsabilità. E cioè proseguire un percorso che sarà virtuoso se non perdiamo la consapevolezza nei nostri mezzi: ricchezza enorme di questo territorio e tradizioni nobilissime».
La Casa del Gusto è dunque una nuova realtà in Costa d’Amalfi chiamata a svolgere la funzione di laboratorio permanente di ricerca, formazione, comunicazione, educazione sensoriale e alimentare. Una funzione tutta tesa ad affermare e diffondere il piacere e la cultura dell’enogastronomia di qualità. Una struttura destinata a informare, deliziare, divertire ed educare al cibo e che diventa nel contempo un centro di aggregazione dei produttori e dei consumatori. Un’autentica piattaforma dove sviluppare l’incontro e la conoscenza, reciproca e diretta, fra domanda e offerta dei prodotti enogastronomici più preziosi, in un rapporto di scambio fecondo. Una “casa” con una precisa “mission” culturale e didattica e con una funzione altrettanto forte d’impulso economico per la ristorazione di qualità e per il commercio dei prodotti tipici.
«Il tutto nella consapevolezza di appartenere ad una terra, quella amalfitana, con una spiccata vocazione agroalimentare con produzioni tipiche d’eccellenza» ha poi concluso il presidente Luigi Mansi che dal 2013 ha iniziato il proprio impegno per consentire il completamento della struttura (già iniziato da assessore sotto la presidenza Grimaldi) e la consegna del “santuario” del gusto a quel percorso battuto da viaggiatori colti e rispettosi della natura che alimentano il fenomeno dell’enoturimo, la nuova faccia della Costiera Amalfitana.
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2 maggio 2016 – Le Città del Vino si danno appuntamento in Costa d’Amalfi. Alla convention dal 6 all’8 maggio parteciperanno oltre 400 terroir Il programma dell’evento sarà presentato martedì 3 maggio (ore 11)
Per l’occasione la Comunità Montana dei Monti Lattari inaugura a Tramonti “La Casa del Gusto” della Costa d’Amalfi(nella foto).
Il programma dell’evento sarà presentato martedì 3 maggio (ore 11)nel corso di una Conferenza Stampa presso la Sala Giunta della Provincia di Salerno
Colori, aromi, sapori, contrasti e armonia. In tre giorni la Costa d’Amalfi utilizzerà tutti gli ingredienti del suo patrimonio culturale, ambientale e enogastronomico per confermare all’Italia del vino la sua forza non solo in termini produttivi ma anche di turismo alternativo. L’occasione per celebrare la nuova faccia del territorio arriva con la Convention di Primavera delle Città del Vino in programma dal 6 all’8 maggio tra Furore, Maiori, Ravello e Tramonti, i quattro comuni che aderiscono all’associazione nazionale. E tre dei quali rappresentano le sottozone della Doc Costa d’Amalfi che con i propri nettari si sta imponendo sempre più sui mercati nazionali e internazionale grazie alla qualità dei prodotti realizzati con le uve dei vitigni autoctoni.
L’evento, nel corso del quale verrà inaugurata “La Casa del Gusto della Costa d’Amalfi”, un struttura destinata a informare, deliziare, divertire ed educare al cibo proponendosi nel contempo come un centro di aggregazione dei produttori e dei consumatori, verrà presentato nel corso di una Conferenza Stampa in programma martedì 3 maggio (ore 11) presso la Sala Giunta della Provincia di Salerno. A presentare il programma della tre giorni saranno il Coordinatore regionale delle Città del vino della Campania, Raffaele Ferraioli (peraltro Sindaco di Furore) il presidente della Comunità Montana dei Monti Lattari, Luigi Mansi, e i sindaci di Maiori, Ravello e Tramonti (Antonio Capone, Paolo Vuilleumier e Antonio Giordano).
La vera novità della tre giorni in Costiera riguarda l’apertura della “Casa del Gusto della Costa d’Amalfi” gioiello di architettura e di innovazione della cultura del cibo realizzata dalla Comunità Montana dei Monti Lattari e la cui inaugurazione è in programma lunedì 7 maggio. Ubicata a Tramonti, lungo il percorso della Strada del Vino e nel cuore dell’area agricola e vitivinicola della Costiera, è chiamata a svolgere la funzione di laboratorio permanente di ricerca, formazione, comunicazione, educazione sensoriale e alimentare. Una “casa” con una precisa “mission” sia culturale che didattica e con una funzione altrettanto forte d’impulso economico per la ristorazione di qualità e per il commercio dei prodotti tipici. Il tutto nella consapevolezza di appartenere ad una terra, quella amalfitana, con una spiccata vocazione agroalimentare con produzioni tipiche d’eccellenza. In questa sorta di “santuario” troverà spazio tutto ciò che si muove intorno al cibo: le piccole produzioni di qualità, i consorzi di tutela, le associazioni dei produttori e quelle dei consumatori, le imprese, gli studiosi e gli appassionati di enogastronomia, i cittadini e i turisti.
“In questa logica i visitatori devono essere incoraggiati a far lavorare i propri sensi, toccare, esplorare, sollecitare la struttura lungo un percorso in parte reale in parte virtuale – spiega il presidente della Comunità Montana, Luigi Mansi – La funzione di questi spazi sarà quella di consentire ai fruitori di seguire una sorta di corso per conoscere la storia, le abitudini, le lavorazioni contadine dei prodotti della terra.
Ma anche di degustare le ricette della tradizione e le tipicità della Costa d’Amalfi. Gli utilizzatori della struttura, devono essere non solo i visitatori del territorio interessati alla scoperta delle tradizioni e dei prodotti locali. Si vogliono attirare anche studiosi ed esperti delle discipline coinvolte per svolgere ricerche sul posto o scambiare esperienze; scuole del circondario e gruppi provenienti da località anche lontane, docenti interessati a corsi di aggiornamento e formazione in materia di promozione delle tradizioni locali in termini di gusto e sapori”.
La Convention porterà in Costiera Amalfitana oltre 400 rappresentanti dei terroir italiani ai quali verrà mostrato come il territorio è stato capace in questi anni di non lasciarsi fagocitare dal solo turismo di massa, grazie alla messa a reddito dell’agricoltura e allo sviluppo di percorsi alternativi fatti di una migliore qualità della vita, di paesaggi e ambienti ben conservati, di qualità del vino e dei prodotti tipici. Un fenomeno fortemente in crescita quello dell’enoturismo, soprattutto nei periodi lontani dall’alta stagione anche per effetto delle minori capacità di spesa rispetto al turismo tradizionale. E se in Costa d’Amalfi l’agricoltura ha ottenuto una spinta propulsiva, mantenendo in vita quella duplice identità contadina e marinara (la doppia anima è sintetizzata nella figura mitologica del Pistrice raffigurato ai piedi del campanile della chiesa di Positano) questo è merito del virtuoso processo della Doc che fece del vino non più una sola merce privilegiata di scambio ma una identità del territorio.
“La convention delle città del vino italiane qui da noi spinge a una riflessione a voce alta – aggiunge il coordinatore delle Città del Vino, Raffaele Ferraioli – Il nostro territorio in pochi anni grazie all’ottenimento della Doc nel 1995 ha fatto passi da gigante nella classifica delle aree vitivinicole più prestigiose riuscendo addirittura a produrre il miglior bianco d’Italia. Un successo che fino a pochi anni fa era inimmaginabile e che rappresenta una delle conquiste più significative nella crescita socio-economica della nostra realtà”.
Ufficio Stampa: Mario Amodio – 3928680635 [marioamodiomail@gmail.com]


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