DIBATTITO SULL’IMU
LE ARGA CON LE COLDIRETTI REGIONALI AI SINDACI: DIMEZZARE L’IMU PER LE IMPRESE AGRICOLE
Cari colleghi e soci, la nota inviatami dal collega della Calabria, Claudio Venditti, consigliere dell’Arga Calabria, per conto della Coldiretti Calabria, è una di quelle che ci chiamano a fiancheggiare, diffondendola, la richiesta della Coldiretti che a proposito dell’IMU mobilita i sindaci calabresi a intervenire per la riduzione dell’imposta.
Anche in tempo di crisi, non si può fare di tutt’erba un fascio, dimenticando che se gli italiani mangiano lo devono al mondo contadino che però, quando porta i suoi prodotti al mercato spesso li deve svendere, a costo di rimetterci di tasca sua; questo grazie ad una filiera che tutti dicono di voler accorciare ma che invece si riempie sempre più di altri soggetti (in questo caso la tassa IMU), che non contribuisce a sanare il malcontento nel comparto ma lo acuisce sempre più.
Sensibilizzare le Coldiretti regionali ad una analoga posizione verso i propri enti comunali non sta a me chiederlo, è una libera scelta che compete sia le singole Coldiretti che ogni Arga; ma, almeno per quanto riguarda la Campania, lo sto facendo adesso, sia con la Regione che con i massimi rappresentanti dell’organizzazione agricola, convinto come sono che la richiesta sia sacrosanta e meriti anche il nostro sostegno per stimolare quello primario delle istituzioni pubbliche.
Ad Efrem la richiesta di inserirla anche nel sito unaga.org
Io l’ho già fatto nel sito www.argacampania.it rubrica “Calabria che fa”.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro a tutti, Gianpaolo Necco, consigliere nazionale Unaga per l’Arga Campania
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ARGA CALABRIA
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30 gennaio 2012. LA COLDIRETTI CHIEDE AI SINDACI DI INTERVENIRE PER LA RIDUZIONE DELL’IMU ALLE IMPRESE AGRICOLE
Dimezzare le aliquote ordinarie.
Con una lettera indirizzata ai sindaci della Regione Calabria, Coldiretti ribadisce la necessità di mitigare l’impatto dell’IMU sul settore agricolo.
La nuova imposta municipale introdotta dal Governo ha un notevole impatto sui fabbricati rurali e sui terreni: il settore agricolo, oltre a vivere una stagione di difficoltà, per i prezzi di vendita dei prodotti, si trova a dover fare i conti con una manovra economica doppiamente gravosa.
I comuni hanno però la facoltà prevista dalla legge di ridurre al 50% l’IMU. Gli imprenditori agricoli, infatti, scontano oltre alla “patrimoniale agricola” con l’IMU, tutti gli aumenti previsti per i cittadini, dall’Iva alle accise carburanti, alla contribuzione previdenziale.
Dicono Pietro Molinaro, presidente, e Francesco Cosentini, direttore di Coldiretti Calabria:
“Il rilancio dell’economia del nostro paese passa, significativamente, attraverso l’agricoltura e l’agroalimentare; a tal fine, occorre evitare di appesantire i costi di produzione che già incidono notevolmente sulle imprese agricole.
Per riaffermare il ruolo strategico dell’agricoltura e dell’agroalimentare, determinante per la crescita e l’occupazione del nostro Paese e delle nostre realtà locali, Coldiretti ha aperto a livello nazionale un serrato confronto con il Governo e con il Parlamento.
Ora chiediamo ai sindaci, che rappresentano l’istituzione più vicina ai cittadini, di impegnarsi per primi, adottando un provvedimento che in linea con la facoltà prevista dalla legge, permetta di mitigare l’impatto dell’IMU sul settore agricolo, dimezzando le aliquote ordinarie, in relazione ai fabbricati rurali strumentali alle attività agricole, al fine di poterne dare attuazione nei tempi e nei modi stabiliti dalla legge”.
Continua Cosentini: “Il settore agricolo intende concorrere alla soluzione dei problemi del Paese senza sottrarsi alle proprie responsabilità, ma non possiamo permetterci di minare un tessuto di imprese che garantisce produzioni di eccellenza, occupazione, indotto e tutela del patrimonio territoriale”.
da: Coldiretti Calabria – Ufficio Stampa,[ufficiostampa.calabria@coldiretti.it]
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COLDIRETTI CAMPANIA
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30 gennaio 2012. APPELLO AI SINDACI, STANGATA IMU SU MIGLIAIA DI IMPRESE AGRICOLE
La Coldiretti Campania c’è.
Malumori nelle campagne campane per la “patrimoniale fiscale”. Coldiretti chiede la riduzione dell’aliquota per fabbricati rurali e terreni agricoli. L’Imu colpisce anche su fienili, stalle, magazzini e pollai.
La stima: tra il 50% ed il 150% l’aumento fiscale per le aziende. Gennaro Masiello, Presidente Regionale Coldiretti Campania: “Comuni hanno facoltà ridurre aliquota. L’agricoltura farà la sua parte”.
Stangata Imu su migliaia di imprese agricole campane. E Coldiretti chiede ai sindaci di dimezzare l’aliquota per fabbricati rurali e terreni agricoli. “Non di essere esentati – precisa Gennaro Masiello, Presidente Regionale Coldiretti – ma di applicare un’imposta equa. L’Imu va pagata sulle case e sui fabbricati ad uso abitativo, ma non su stalle, fienili, rimesse e cantine.
Anche noi vogliamo fare la nostra parte per aiutare il paese in un momento di profonda difficoltà ma un’imposta con queste caratteristiche rischia di provocare un danno dagli imprevedibili effetti sulle campagne”.
Precisazione doverosa in vista delle azioni che Coldiretti sta portando avanti in tutta la Regione.
Coldiretti è pronta ad incontrare e sensibilizzare tutti i sindaci della Campania. Dal comune più piccole al più grande.
L’Imposta Municipale Unica varata dal Governo nell’ambito del decreto “Salva Vita” rischia seriamente di rivelarsi un colpo di grazia per le già fragili economie agricole e per le campagne campane che hanno eletto l’immagine del casolare immerso nel verde cartolina internazionale del Made in Campania. L’Imu colpirà anche quel casolare, e non soltanto tutti i fabbricati rurali, tra l’altro fino ad oggi esentati, ma anche i fabbricati ad uso strumentale senza distinzione alcuna.
In pratica gli agricoltori potrebbero essere costretti a pagare l’Imu anche su stalle, fienili, magazzini per attrezzi, granai, cantine e pollai. Stando ad una simulazione di Coldiretti l’imposta unica produrrà un incremento fiscale per le aziende agricole tra il 50% ed il 150%.
Tradotto in euro: da alcune centinaia di euro a diverse migliaia di euro a secondo naturalmente dei volumi, della loro ubicazione e dell’utilizzo. Inevitabili le ripercussioni nelle campagne campane dove gli agricoltori hanno già manifestato più di un malumore; qualcuno ha anche azzardato l’ipotesi di demolire i fabbricati ad uso strumentale piuttosto che essere costretto a pagare la “patrimoniale agricola” come è stata ribattezzata. “Si va a colpire anche gli immobili per lo svolgimento dell’attività agricola – sottolinea ancora Masiello – tutti quei mezzi di produzione necessari per l’impresa agricola”.
Chiara la distinzione che Coldiretti vuole fare emergere: una cosa è un terreno agricolo utilizzato a fini agricoli, un’altra cosa è un terreno utilizzato a fini speculativi o hobbistici. “Questa riforma fiscale – analizza Masiello – conferisce alle amministrazione comunali la facoltà di dimezzare l’aliquota prevista per i fabbricati rurali e di ridurre sensibilmente l’aliquota prevista per i terreni agricoli. Nelle loro mani è stato messo una buona fetta del destino dell’agricoltura del loro territorio. Non stiamo chiedendo di essere esentati, ne tanto meno un atto di bontà – conclude Masiello – stiamo chiedendo un atto di buonsenso in difesa di tutto ciò che l’agricoltura rappresenta e produce per il nostro territorio”.
Nicola Rivieccio giornalista associato all’Arga Campania[nicola.rivieccio@coldiretti.it]
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ARGA SARDEGNA
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31 gennaio 2012. Carissimo Giampaolo,
quello che ti allego è il testo che sta facendo girare Mariella Cossu,
( presidente Arga Sardegna ). Ciao.
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Coldiretti, Cia e Confagricoltura hanno lanciato un appello ai sindaci della Sardegna perché, in un momento di forte crisi, applichino le riduzioni delle aliquote IMU per i terreni agricoli e relativi fabbricati rurali, cosi come previsto dalla Norma. “La manovra Monti, che avrà un impatto pesante sulle imprese agricole e pastorali, rischia di far saltare il debole equilibrio dell’interno comparto agricolo della Sardegna, con aumento dell’’ imposizione fiscali fino anche a 10 volte la precedente tassazione, si legge in una nota delle organizzazioni di categoria, che hanno chiesto al presidente dell’’ Anci, Cristiano Erriu, e della Regione, Ugo Cappellacci, di farsi portavoce delle esigenze dell’’ agricoltura sarda.
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LA SCHEDA
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Scheda di sintesi confronto ICI / IMU:
Immobili Ici zona monta e/o svantaggiata Ici zona non montana e non svantaggiata IMU zona monta e/o svantaggiata IMU zona monta e/o svantaggiata
Terreni Red. Dom. €uro 1000 zero €uro 133,67 zero €uro 1.045,00
Stalla Rendita €uro 3.000 zero zero €uro 378,00 €uro 378,00
Abit. Princ. €uro 500 zero zero €uro 136,00 €uro 136,00
totali Zero €uro 133,67 €uro 514,00 €uro 1.559,00
Calcolo IMU
Reddito domenicale dei terreni €uro 1.000,00
Rendita catastale Capannone agricolo (stalla ricovero attrezzi ecc.) D10 rendita catastale €uro 3.000,00
Abitazione principale (rurale in quanto rispetta i requisiti) A/6 rendita catastale €uro 500,00.
Ipotesia a) impresa in zona montanao e/o svantaggiata
1) terreni esenti
2) fabbricati strumantali ((3.000 + (3.000 x 5%)) x 60 = 189.000
Imu 189.000 x 0,2% = €uro 378,00
3) fabbricati rurali abitazione princiaple (( 500 + (500 x5%)) x 160 = 84.000
Imu 84.000 x 0,4% = 336,00 – 200,00 = €uro 136,00
Imposizione totale 378,00 + 136,00 = €uro 514,00.
Ipotesia b) impresa in zona non montanao e/o non svantaggiata
1) terreni ((1.000 + (1.000 x 25%)) x 110 = 137.500
Imu 137.500 x 0,76% = €uro 1.045,00
mariellacossu@alice.it
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ARGA CAMPANIA.
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Cari colleghi, fare rete tra noi è una cosa che tutti abbiamo sempre auspicato e che ora si sta dimostrando fattibile e utile per sollecitare chi può risolvere i problemi dei comparti di cui ci occupiamo.
Prima la Calabria, poi la Campania e subito dopo la Sardegna, cioè le regioni che potenzialmente danno molto nell’agroalimentare, sono scese in campo con le rispettive Coldiretti per affrontare il problema dell’IMU.
Mi complimento con Mariella che ringrazio per il suo impegno. Col suo “passo più avanti”, ha suggerito ai sindaci della sua regione una soluzione già approntata, che può fungere da stimolo anche per altri colleghi che come Mariella hanno più confidenza con cifre e tabelle.
Mi permetto di chiedere ai colleghi delle altre Arga di sensibilizzare le rispettive Coldiretti, Cia, Confagricoltura affinchè scendano in campo anch’esse per dar forza ad una rivendicazione che non è pretestuosa ma che risulterebbe fatale (lo sanno tutti) se non recepita.
Nella rubrica “ATTIVITA’ ARGA” ho convogliato le note dei colleghi fin qui pervenutemi, e così farò con eventuali altre ma sono certo che Efrem darà ampio risalto alla problematica sul sito dell’UNAGA, che resta sempre il nostro luogo (virtuale) di confronto, discussione e proposte.
Cordiali saluti, Gianpaolo Necco
g.necco@tiscali.it
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SARDEGNA
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31 gennaio 2012. Caro Giampaolo,le tabelle non sono frutto dell’ impegno di Mariella Cossu ma il risultato di un lavoro collegiale fatto dagli uffici studi delle associazioni di categoria, che poi le hanno girate a un gruppo di giornalisti che, convocano fortunatamente spesso, per la presentazione dei problemi che affliggono il comparto primario. Buon lavoro. Mariella
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UNAGA
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1 febbraio 2012. Carissimi,
Unaga é certamente una rete. Sono sicuro che tutti i colleghi, tempo permettendo (ad esempio molti di noi sono occupati coi loro giornali quotidianamente, ed é pure tempo di Fieragricola: ricordo il convegno UNAGA, Unione Europea, Inea di domani a Verona sul futuro della PAC), daranno il loro contributo alla diffusione di tesi, dati e orientamenti sul tema scottante IMU. Grazie per chi si sta adoperando. Mimmo Vita
mimmo.vita@venetoagricoltura.org
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ARGA CAMPANIA
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venerdì 03/02/2012 21.03. L’imi…in campagna su www.napolinews.org
– saluti Mario Carillo, giornalista associato all’Arga Campania
[mcarill@tin.it]
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