Lazio, il Consiglio regionale approva la legge sull’informazione locale. Stampa Romana: «Punto fermo da cui ripartire» Il consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge sull’informazione locale. «Le norme, attese da diciotto anni, rappresentano un punto fermo da cui ripartire», commenta il segretario di Stampa Romana, Lazzaro Pappagallo, nel dare la notizia.
L’aula del Consiglio regionale del Lazio (Foto: roma.corriere.it)

Il consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge sull’informazione locale. «Le norme, attese da diciotto anni, rappresentano un punto fermo da cui ripartire», commenta il segretario di Stampa Romana, Lazzaro Pappagallo, nel dare la notizia.

«È sotto gli occhi di tutti – prosegue Pappagallo – lo stato di estrema difficoltà che vive il settore industriale, figlio del combinato disposto della crisi economica, della transizione al mercato digitale, del disinteresse e del pressappochismo di imprenditori poco puri e del crollo del mercato pubblicitario. L’assenza di risorse e il far west delle regole stanno determinando l’impoverimento dell’informazione locale e una contrazione obiettiva degli spazi democratici. La nuova legge prova a invertire la rotta e rappresenta una assunzione di responsabilità della mano pubblica con il lavoro ampio e largo svolto in Terza Commissione e il contributo delle parti sociali e di Stampa Romana».

Il provvedimento appena varato mette a disposizione del settore due milioni di euro, nel prossimo triennio, per spese correnti e investimenti in conto capitale. «Danaro – rileva il segretario di Stampa Romana – che dovrebbe essere garantito per le imprese che valorizzano la produzione giornalistica, fanno e rispettano i contratti di lavoro, si comportano da imprese virtuose e non da rapaci, rilanciano il pluralismo informativo».

E definisce i poteri del Corecom, l’ente regolatore del settore. «Si avvia insomma – conclude la nota – un percorso di contenimento della crisi e potenziale rilancio, ci auguriamo in un’ottica non assistenziale, contestuale all’approvazione nazionale della legge sull’editoria. In una cornice così elevata e importante ci rammarichiamo che il legislatore non abbia trovato lo spazio per regolare correttamente il rapporto di lavoro dei colleghi dell’ufficio stampa di Consiglio e Giunta regionale. Un ordine del giorno approvato dall’aula impegna le istituzioni entro la sessione di bilancio ad affrontare e risolvere la questione. Stampa Romana continuerà a battersi per il riconoscimento dei diritti dei colleghi e fornirà tutte le informazioni tecniche e giuridiche utili a superare dubbi, resistenze e criticità».

PER APPROFONDIRE Qui il link all’articolo pubblicato sul sito del Consiglio regionale del Lazio. @fnsisocial


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