La mozzarella di bufala campana in vetrina con le tipicità salernitane. Poco pubblico, molte aziende.
L’ARGA Campania con più soci, insieme al presidente Francesco Landolfo, è intervenuta all’interessante iniziativa che è stata realizzata a Paestum, (SA), nei giorni 3, 4 e 5 marzo e proseguirà con la visita alle aziende che hanno aderito all’evento nei giorni 11 e 12 (info: www.lestradedellamozzarella.it). Il “Salone della mozzarella di bufala campana. Vetrina delle tipicità salernitane”, che è stato ospitato dall’hotel Ariston di Paestum, ha, in questa prima edizione, riunito in un’unica area espositiva tanti stand per rappresentare i prodotti tipici campani ed in particolare la mozzarella. Come hanno rilevato in tanti, ed ancor più alcuni produttori di tipicità ineguagliabili, questo primo tentativo per il quale è stata investita una considerevole cifra non ha prodotto i risultati sperati. Un espositore ha espresso così la sua delusione: “Peccato che il nostro impegno ed i nostri sacrifici non siano stati sufficientemente pubblicizzati. Se non fosse stato per gli Istituti Alberghieri, per un po’ di gente del posto e per gli addetti ai lavori certamente avremmo potuto considerarla una manifestazione inutile”. Infatti la realizzazione dispendiosa tipo sagra, con degustazioni che interessano poco ai fini della diffusione dei prodotti campani, non ha ottenuto i risultati sperati probabilmente anche perché non abbinata ad un evento svolto sul nostro territorio con validità nazionale, internaziole e mondiale. Se il Piemonte riesce a realizzare il “Salone del gusto” e “Chees”, la Lombardia “MyWine” pur avendo Verona con “Vinitaly” a breve distanza, l’Emilia Romagna il “Cibus”, l’Umbria “Eurochocolate” e Bari il “Cibus Med”, con successo di visitatori provenienti dall’Italia e dal mondo, perché la regione Campania con l’Ersac che era presente a questa, come ad altre manifestazioni, ed i vari assessorati, camere di commercio e comuni non riescono a concentrare i tanti fondi spesi senza frutto in un evento costruttivo e propagandistico delle nostre tipicità a livello mondiale?
E’ vero che attraverso la televisione nazionale si avrà una citazione dell’evento, è anche vero che la bella conduttrice televisiva Caterina Balivo. intervenuta alla manifestazione di Paestum. si è schierata in difesa della mozzarella campana e dei nostri territori, mentre anche emittenti private diffonderanno registrazioni ma il pubblico non c’è stato, la tanto attesa attenzione dei mass media non è stata ottenuta. Occorre unire il territorio campano ed è inutile creare nuovi loghi per la mozzarella, meno espressivi di quelli del consorzio con sede a Caserta per il quale il Ministero per le Politiche Agricole stanzia, giustamente, budget per spazi televisivi a fine promozionale, pedagogico ed informativo come per la trasmissione “Domenica In” (RaiUno) di domenica 29 gennaio, dedicata alla produzione e a cos’è la Mozzarella di bufala Campana Dop.
Anche la mostra fotografica aveva immagini belle ed espressive mentre altre, come quelle della produzione casearia, se non fossero state esposte al salone della mozzarella sarebbero state ai più incomprensibili. I vari convegni programmati con i più alti esponenti politici ed agro alimentari non hanno avuto affluenza di pubblico dai grandi interessi commerciali ma si sono rivolti a pochi addetti ai lavori ed invitati. Un successo c’è stato ed è la presenza di numerose aziende, oltre all’attenzione puntata sulle problematiche ambientali del territorio che sono state evidenziate e poste fra i primi problemi da risolvere.
Il sindaco di Capaccio-Paestum, Vincenzo Sica, ha affermato che: ”la Mozzarella di Bufala Campana del salernitano vuole essere il fattore trainante per lo sviluppo e la conoscenza, al di fuori della nostra regione, dei tanti prodotti enogastronomici di cui la nostra terra è ricca. Occorre, inoltre, la realizzazione (in consorzio con enti e comuni della piana del Sele) di un grande inceneritore per cogliere la grande opportunità di trasformazione dei liquami, attraverso un impianto della “Bioenergy” fortemente diffuso da anni in tutto il mondo con significativi ed evidenti risultati ambientali e di economia, in energia elettrica ed in Bio-gas. Otterremmo così anche, attraverso un trasformatore di siero la realizzazione di sottoprodotti per l’industria alimentare farmaceutica e cosmetica”. Questo concetto della Bio Gas, complesso ma interessantissimo, tanto da apparire l’unica vera positività della manifestazione, è stato chiarito nei suoi aspetti e nei positivi risultati che ovunque impiantato ha riscosso dall’ing. Claudio Amendola presente per la propria azienda con uno stand nel salone.
Giuseppe De Girolamo


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