2) Capri e Anacapri laboratori ideali per le energie rinnovabili
“Le isole minori possono diventare laboratori perfetti per uno sviluppo delle fonti di energia rinnovabili”. Lo ha dichiarato Michele Macaluso, direttore dell’Agenzia Napoletana per l’energia e l’ambiente intervendo questa mattina al convegno “Promozione delle Energie rinnovabili e della mobilità sostenibile” tenutosi ad Anacapri e organizzato dall’Accademia del turismo ambientale in collaborazione con gli assessorati all’industria e all’energia della Provincia di Napoli. “L’isola di Capri – ha continuato Macaluso – si presta benissimo a sperimentare nuove forme di energia ecocompatibili. Qui in estate il fabbisogno energetico cresce a dismisura ed è molto importante farvi fronte nel massimo rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Solo una politica programmata di produzione pulita di energia può garantire alle isole l’autosufficienza energetica”.
Il direttore dell’Anea, inoltre, si è augurato che venga presto approvato in Parlamento il decreto attuativo sul conto energia che incentiverebbe molto l’uso dei pannelli fotovoltaici. “E’ chiaro – conclude Macaluso – che una produzione pulita di energia non basta. A ciò bisogna accompagnare un uso consapevole e oculato della stessa. In poche parole, non bisogna sprecarla”. Ecco allora alcuni consigli per risparmiare energia: sostituire le normali lampade con altre ad alta efficienza energetica, limitare l’uso dei condizionatori e acquistare elettrodomestici di classe A che consumano meno.
Napoli, 28 giugno

1)Motori euro 4, inquinano 40 volte in meno di un’auto immatricolata nel 1983. A Napoli più della metà delle auto in circolazione non è catalitica
E’ auspicabile in tempi brevi un rinnovo totale del parco veicolare in città o, almeno, una corretta manutenzione di quello esistente”. Ad affermarlo è Michele Macaluso, direttore dell’Anea (agenzia napoletana energia e ambiente) dopo l’ultima domenica ecologica prima dell’estate svoltasi ieri a Napoli. “I dati nazionali dell’Osservatorio Autopromotec parlano chiaro: sono troppe le auto vecchie prive di marmitte catalitiche in circolazione specialmente a Napoli e una corretta manutenzione del veicolo è fondamentale per combattere l’inquinamento”.
Su un totale di 618.335 vetture che circolano in città ben 350 mila sono state immatricolate prima del 1992 e più della metà (56,76 per cento) non sono catalizzate. Un dato altissimo a fronte di una media nazionale del 33,77 per cento, il più alto tra le città campione: Bologna (25,17), Torino (28,70), Roma (29,36), Palermo (41,48).
“Per questo – prosegue Macaluso – è necessario incentivare al massimo il trasporto pubblico e, per quello privato, augurarsi una rapida diffusione di auto con motori euro 4 che inquinano 40 volte in meno rispetto a veicoli immatricolati nel 1983”. Un motore euro 4 è capace di ridurre le emissioni di ossido di carbonio del 97 per cento e di idrocarburi incombusti del 98 per cento rispetto a uno del 1983. Ma come riconoscerli?
“Chi voglia acquistare un motore euro 4 deve fare attenzione alla carta di circolazione del veicolo – aggiunge Macaluso – non troverà un’indicazione esplicita ‘euro 4’ ma un elenco di direttive europee seguite dall’indicazione CE B. Solo se la direttiva di riferimento è accompagnata dalla lettera B il veicolo rientra nella classe di omologazione euro 4”.
E per chi non possa permettersi una nuova auto, l’ Agenzia napoletana per energia e l’ambiente suggerisce di rispettare almeno l’obbligo del bollino blu. “Una manutenzione periodica – conclude Macaluso – riduce le emissioni inquinanti e aumenta l’efficienza del veicolo”.
Napoli, 27 giugno


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