Il presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, ha lanciato l’appello: consumate prodotti italiani, ricchi di saperi e di tradizioni, difendete il vostro futuro. Ineccepibile come sempre, la riflessione a voce alta del nostro presidente. Non c’è dubbio che, consumando prodotti nostrani, favoriamo i nostri mercati, incentiviamo lo sviluppo in ogni settore e allontaniamo la concorrenza che, se proprio volesse sfondare, dovrebbe fare dei prezzi stracciati. Tutto ciò viene fuori nella giornata in cui i piccoli comuni che vogliono bene all’Italia hanno mostrato di sapersi comportare meglio dei grandi. Le cose, quindi, non stanno proprio messe male. Infatti da una indagine della Col diretti le città con meno di 5mila abitanti hanno scoperto i loro tesori che sono prodotti agricoli e artigianali, il meglio del lavoro italiano, nella manifestazione “Voler bene all’Italia”. E’ stata lanciata da Legambiente, nei 5mila comuni italiani che rappresentano il 72% di tutti i comuni della penisola che sono 8101, e si sono fatte scoperte poi evidenziate dalla Coldiretti. Secondo il ministro per l’ambiente, Altero Mattioli, i piccoli comuni, sono anche roccaforti di qualità della vita e dei valori ambientali, contro i fenomeni di urbanizzazione che hanno sconvolto tanti paesi della nostra penisola. Ma sono anche forzieri dei prodotti della tavola, tipici e di qualità. Per il presidente onorario della Legambiente, Ermete Realacci, quella di domenica è stata la giornata dell’orgoglio della piccola grande Italia, in cui mettiamo in mostra la nostra ricchezza e i nostri legami, che sono il nostro passato ma dovranno essere anche il nostro futuro. Chiarissima la chiusa di Paolo Bedoni, presidente della Col diretti: l’invito a consumare prodotti italiani è na responsabilità per quanti sono impegnati nel valorizzare l’identità territoriale.


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