La vitivinicoltura è ok. in Terra di Lavoro
In Terra di lavoro nel comparto agricolo si è registrato l’85% di fatturato in più, a fare alzaro la percentuale ci ha pensato il settore vitivinicolo. Infatti, secondo i dati forniti dalla Provincia di Caserta, negli ultimi tre anni la produzione agricola interna del territorio ha registrato un incremento soltanto grazie al comparto del vino, che ha quasi raddoppiato il fatturato. Il dato è spiegato dall’assessore alle Attività agricole della Provincia di Caserta Gaetano De Angelis che se da una parte lo inorgoglisce, dall’altra conferma che a questo settore occorre dedicare ancora più attenzione, a partire dall’incremento della produzione. La provincia di Caserta, per quanto abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni, produce ancora troppo poco. Basti pensare che l’intera produzione di vino in provincia non arriva, per quantità, ai volumi che escono dalle cantine delle grandi aziende. La possibilità di incrementare i volumi esiste: ci sono quote ancora inutilizzate o utilizzate soltanto per produrre vino sfuso. È un peccato non destinarle invece alle produzioni di qualità che tanta soddisfazione stanno dando e possono ancora dare al nostro territorio. Bisognerà impegnarsi con ogni iniziativa utile per sostenere il comparto e l’ultima iniziativa, in ordine di tempo, è tutta nel segno della promozione. A settembre, al Belvedere di San Leucio, sarà presentato un cd rom, realizzato proprio dalla Provincia, contenente informazioni dettagliate su tutte le aziende vitivinicole di Caserta. Un lavoro multimediale realizzato con l’aiuto dell’enologo Nicola Trabucco e con la collaborazione delle aziende, che hanno inviato alla Provincia materiale informativo e documentazioni fotografiche, relative agli impianti, ai vigneti e alle bottiglie di punta, delle quali vengono segnalati i punteggi e le valutazioni attribuite per le annate scorse dalle più autorevoli guide del settore. Il cd, che conterrà anche una mappa degli itinerari enogastronomici del territorio, verrà poi distribuito, oltre che a tutte le Province e ai principali enti di promozione turistica d’Italia, perché tengano conto del territorio casertano nell’ambito dell’offerta enoturistica, anche agli stessi responsabili delle guide, con lo scopo, soprattutto, di segnalare la presenza di nuove aziende che, in sordina, stanno sfornando ottimi prodotti. Un’operazione in linea con le altre iniziative già promosse da Provincia e Camera di Commercio, che, a giudicare dai dati diffusi dall’ente provinciale, stanno già dando buoni risultati: L’incremento di fatturato è legato soprattutto a una crescita dell’export, dovuta anche alla partecipazione degli operatori del comparto vitivinicolo alle più importanti vetrine internazionali del settore. In particolare, dai dati risulta un’impennata delle richieste di aglianico e falanghina: ciò sta spingendo alcuni grossi produttori locali a incrementare la coltivazione di questi due vitigni. Se sono rose, pardon, grappoli, si sentiranno presto gli effetti.


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