SANNIO
Descrizione dell’itinerario
Conosciuta già dal IV secolo a.C., quando assunse il ruolo di centro di collegamento con l’Oriente grazie alla via Appia, Benevento ospita oggi una gran varietà di siti archeologici.
Le stesse mura longobarde racchiudono l’intero centro storico, così come il Teatro romano, costruito nel II secolo d.C. e restaurato da Caracalla. Della gigantesca struttura, capace di contenere circa ventimila spettatori, oggi restano solo il primo e parte del secondo dei tre ordini di arcate della facciata, l’orchestra e parte della scena.
Scendendo lungo via Carlo, si giunge al Duomo, fondato nel VII secolo e oggi anche sede del Museo Diocesano e della Biblioteca Capitolare.

Da qui, si prosegue alla volta dell’Arco di Traiano, anche noto come Porta Aurea. Perfettamente conservato, quest’ultimo fu innalzato nel 114 d.C. in onore dell’imperatore Traiano, come simbolo delle sue gloriose conquiste. E’ alto 15 metri e 45 centimetri e l’ossatura è in massi di calcare mentre il rivestimento è in marmo pario (proveniente dall’isola di Paro, una delle Cicladi nell’Egeo), con bassorilievi che esaltano le gesta dell’imperatore.

A pochi passi dall’Arco, si trova uno dei massimi punti di riferimento archeologico, storico e culturale del Mezzogiorno: il Museo del Sannio, ospitato all’interno del magnifico complesso monumentale di Santa Sofia. Qui, si potrà passeggiare alla scoperta di un numero infinito di reperti, vasi, statue, monete, attrezzi da lavoro e oggetti d’uso domestico.
Gli appassionati di arte contemporanea, invece, non possono mancare di far visita all’Arcos, dove un piacevole percorso porta tra le volte di tufo dei sotterranei dell’edificio in cui è nato: il Palazzo del Governo, un’imponente struttura costruita tra il 1886 e il 1910 e ora tutta da ammirare.

Musa, il Museo della tecnica e del lavoro in agricoltura, considerato un vero laboratorio didattico che offre un’accurata lettura delle tappe dell’evoluzione dei motori e dei congegni meccanici e una valutazione delle trasformazioni sociali, economiche e culturali che i trattori hanno portato nelle aree rurali.

Uscendo da Benevento, vale la pena puntare sui borghi limitrofi per immergersi in autentiche aree archeologiche. Prima verso Sud, a Sant’Agata de’ Goti, che sorge sui resti dell’antica città sannitica “Saticula”, e a Bonea, tra resti di ville che raccontano di passati splendori, come quelli della Villa di “Cocceio”. Poi, in direzione Nord, si può percorrere la statale che corre lungo la valle del fiume Calore e raggiungere Telese e la città romana dell’antica Telesia, con le sue mura di cinta, le cosiddette “mura in opus reticolatum”, e le quattro porte di accesso alla città.

Infine, a 10 chilometri di distanza, Faicchio, dove esiste un notevole patrimonio archeologico: basti pensare all’Arce di Monte Acero, risalente al VI secolo a.C. e definita dagli studiosi uno dei più importanti esempi dell’architettura militare dei sanniti. Essa, infatti, insieme a quelle di Piedimonte Matese e di Sepino, costituisce la più singolare opera difensiva dell’antico Sannio. Ed ancora, il Ponte di Fabio Massimo, del III secolo a.C, costruito sul Titerno per agevolare le comunicazioni con il Matese e il Monte Ebano.

IL MUSEO DEL DINOSAURO CIRO
Visite guidate e attività didattiche: genitori e ragazzi appassionati di scienze possono trovare, anche nel Sannio, autentici viaggi nel sapere scientifico.

Una gita nel segno della conoscenza di fenomeni naturali può prendere inizio dal capoluogo, dove, in località Pacevecchia, si trova l’interessante Osservatorio Astronomico del Sannio.
Qui un percorso distinto in quatto fasi accompagna nella conoscenza del sistema solare e dell’universo, della terra e delle stelle, mentre visite mattutine o pomeridiane consentono l’osservazione del Sole e visite serali il suggestivo studio della Luna e dei vari pianeti, dei satelliti, delle nebulose e delle Galassie.

A 40 chilometri da Benevento, vale una sosta San Lorenzello, divenuta negli ultimi anni “Città dei Dinosauri”. L’area verde del Parco San Sebastiano, infatti, all’ingresso del paese, accoglie una mostra permanente con oltre dieci modelli di dinosauro in vetroresina: dal Tyrannosaurus Rex al Triceratopo, dall’Apatosaurus all’Allosauro, dal Kritosaurus al Velociraptor, dal Protoceratopos all’Hypsilophodonti.

Deviazione per Guardia Sanframondi, per una piccola curiosità che la contraddistingue: la collezione di Farfalle all’interno di “Casa Nonno”, originariamente parte del Castello. La collezione, donata al Comune dagli eredi dell’Avvocato, Pascasio Parente, è composta da circa mille esemplari provenienti da ogni parte del mondo.

A due passi dai bellissimi borghi di San Lorenzello e di Guardia, infine, tappa d’obbligo per ragazzi e adulti è il Parco Geopaleontologico di Pietraroja, nel cuore del Matese.
Il Parco ospita Ciro, il cui nome scientifico è Scypionyx Sanniticus, il primo dinosauro ritrovato in Italia ed uno dei meglio conservati al mondo. Vissuto circa centodieci milioni di anni fa, misura sessanta centimetri: è praticamente un cucciolo di poche settimane, ancora completo di organi interni e fibre muscolari.

(dal sito www.turismoregionecampania.it)


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *