RURALITA’ MEDITERRANEA
“Ogni paese è un mondo”. È questa la campagna di comunicazione del 2008 che ha promosso il nuovo progetto “Ruralità Mediterranea”.
Iniziativa che ha visto il GAL Alto Casertano quale Gal capofila, e che ha coinvolto 23 GAL tra Campania, Sicilia, Grecia ed ultima – aggiunta in corso d’opera – la National Development Agency di Malta.
Dunque, sotto un unico marchio di qualità – appositamente creato – gli operatori turistici dei 23 territori dei GAL hanno realizzato un’offerta turistica innovativa utilizzando e modificando in un’ottica del tutto nuova i tradizionali strumenti di marketing.
L’obiettivo è quello di riscoprire, valorizzare, promuovere e rendere fruibile un patrimonio culturale e naturalistico che, altrimenti, rischierebbe di rimanere inesplorato e mai adoperato.
Numerosi sono stati gli appuntamenti rivolti a giornalisti e agenti di viaggio per la promozione di questa nuova attività: sette Educational Tour in Sicilia ed in Campania, otto workshop tenutisi presso le principali sedi del Touring Club Italiano, un evento commerciale a Parigi, un Tavolo tecnico per il mercato estero e, infine, un evento a Roma per presentare i risultati del progetto e per costituire una base per il suo rilancio nel contesto della nuova programmazione 2007 – 2013.
E il 27 ottobre p.v. alle ore 17.00 si terrà a Galluccio (provincia di Caserta) presso l’Azienda Agrituristica “La Starza” il convegno “Il Valore aggiunto della Cooperazione nel Progetto Ruralità Mediterranea” per analizzare ed approfondire il ruolo fondamentale della cooperazione transnazionale nel progetto.
Interverranno – in qualità di relatori – Tommaso De Simone, Vice Presidente Gal; Filippo De Gregorio, Sindaco di Galluccio; Ercole De Cesare, Presidente Gal; Ugo Abbagnano Trione, partner Cogea Spa; Barbara Zanetti, Inea Roma; Michele Germanà, Presidente Agenzia per il Mediterraneo; Alfredo Bruno, Responsabile Adg Regione Campania; Francesco Capobianco, Assessore alle Attività economiche e produttive della Provincia di Caserta; Domenico dell’Aquila, Vice Presidente alla Provincia di Caserta con delega alle Politiche Agricole; Giuseppe Allocca, coordinatore A.G.C. Settore Primario Regione Campania.
Modera il convegno il giornalista Ildelbrando Caputi.
INFO
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Turismo Rurale ed ambientale.
Nota di Mario Carillo
La Campania con sedici borghi è capofila, insieme a Spagna e Portogallo della rete europea del turismo rurale ed ambientale. Al network ben presto aderiranno altri Paesi della Comunità Europea per un nuovo modo di fare turismo.
La guida Villages of Tradition, è stata presentata al Circolo Savoia di Napoli dal presidente Giovanni Pignatelli della Leonessa e da Francisco De Calheiros, presidente di Ata Portogallo e Maurizio Reveruzzi coordinatore del Gal Partenio Valle Caudina. Moderatore Bruno Gambacorta.
Un percorso – ha dichiarato il presidente Pignatelli – che parta dalla tutela e valorizzazione del patrimonio di piccoli centri abitati, inseriti in un contesto rurale di rilevante valore patrimoniale e con proprie caratteristiche che si esprimono nella tradizione dei mestieri, dei prodotti locali e della qualità ambientale.
Sessantaquattro i siti selezionati a livello europeo per “vivere i luoghi”, all’interno dei tre Paesi, percorrendo itinerari naturalistici, enogastronomici e culturali. Alcuni vantano, centri storici, borghi fortificati, castelli, palazzi d’epoca, chiese, cappelle gentilizie.
I sedici borghi, selezionati dai Gruppi di Azione Locale si trovano nel Parco del Partenio (Melizzano, Montefusco, San Martino Valle Caudina, Torrecuso) Verde Irpinia ( Biasaccia, Calitri, Cassano Irpino, Castelvetere sul Calore) Alto Casertano ( Caiazzo, Castello del Matese, Galluccio, Letino, Roccamonfina) e Colline Salernitane (Villaggio di Sieti, Borgo di Terravecchia, Tramonti).
L’adesione al progetto prevede la permanenza di una popolazione con un’ “identità” culturale basata sull’evoluzione storica di tutto quanto s’identifica con una dimensione locale e che mantiene vivo lo spirito di cooperazione ed aiuto reciproco garantendo la continuità del concetto di difesa dei valori del patrimonio culturale locale.
Appannaggio di turisti stranieri, borghi, villaggi, feudi vantano tradizioni, valori artistici, architettonici, spesso poco conosciuti dagli stessi conterranei. Scopo dell’organismo, promuovere “itinerari di qualità”, attraverso un’Italia definita minore, ma che sarebbe meglio dire nascosta, poco conosciuta, per difficoltà di collegamenti e scarsa informazione.
I villaggi rurali prescelti con meno di cinquemila abitanti e mille posti-letto in case-albergo, sono caratterizzati da particolare fascino, situati in aree che mantengono inalterate le tradizioni del passato, testimoniate dalla bellezza dei centri ricchi d’interesse, dalla cultura millenaria, dall’innato senso dell’accoglienza delle popolazioni, dalla bontà delle produzioni di qualità, dall’uso e dai costumi che li caratterizzano. In determinati periodi dell’anno, si può assistere alla trasumanza, alla trebiatura, alla vendemmia, alla semina e raccolta dei prodotti della terra.

Da: Mario Carillo [mcarill@tin.it]


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