Gli uffici della Giunta provinciale di Benevento hanno chiesto la disponibilità dei Comuni per ospitare nel proprio territorio un impianto di compostaggio ad elevata sicurezza ed igiene ambientale. La richiesta fa seguito alla decisione della giunta provinciale, che ha accolto la proposta in tal senso formulato dal Comitato Tecnico per il Piano Sperimentale ad Alta Sostenibilità Ambientale. L’iniziativa si colloca nel contesto delle azioni intraprese dalla Provincia per avviare una nuova fase nella gestione dei rifiuti sul territorio amministrato. Nei giorni scorsi sono state tenute presso la Rocca dei Rettori, convocate dal presidente Carmine Nardone e dall’assessore all’ambiente Carlo Petriella, numerose riunioni con i sindaci sanniti per individuare un percorso comune in merito alla gestione dei rifiuti. A seguito della sottoscrizione, nell’ambito della Conferenza dei sindaci tenutasi a Benevento nello scorso mese di maggio, del Protocollo d’Intesa tra Provincia e Comuni per la definizione di un Piano Sperimentale ad Alta Sostenibilità Ambientale, si è avviata la fase delle soluzioni concrete e condivise. In tale ottica, la giunta provinciale, accogliendo le argomentazioni del Comitato Tecnico, ha ritenuto prioritario programmare l’avvio della raccolta differenziata della frazione umida, al fine del suo recupero in impianti dedicati alla produzione di compost di qualità, che, anche ai sensi della normativa vigente, risultano privi di impatto ambientale rilevante. Con questa decisione si creano le condizioni per il definitivo superamento dell’attuale fase gestionale, assolutamente insoddisfacente ed inadeguata, attraverso un metodo di lavoro improntato alla trasparenza ed al pieno coinvolgimento di tutte le istituzioni preposte al governo del territorio. I sindaci sono stati invitati a manifestare la disponibilità ad ospitare nel territorio di propria competenza impianti per la produzione di compost di qualità (conditio sine qua non per attivare una efficace raccolta differenziata) in un sistema di “benefit territoriali”. Nella delibera è stabilito che il Comune che ospiterà l’impianto di compostaggio godrà di una riduzione pari al 30% del costo del conferimento della propria frazione umida all’impianto, nonché un ristoro pari al 5% del costo di conferimento delle frazioni umide provenienti dagli altri comuni. Una cooperazione interistituzionale opportuna, questa, per affrontare il problema della gestione rifiuti: tale cammino è già stato avviato, come dimostra il forte senso di responsabilità concretizzatosi nella riapertura temporanea della discarica di San Bartolomeo in Galdo. Ora, si apre un altro passaggio importante per verificare ed attuare la cooperazione interistituzionale: i Comuni dovranno dare per iscritto la loro disponibilità. Se son rose, finirà un altro tormentone.


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