LA COSTITUZIONE

“è un ulivo giovane
Ci sono, figlio, milioni di libri.
Per leggerli tutti dovremmo campare mille anni.
Generazioni di generazioni si trasferiscono le biblioteche,
coi testi tutti in fila. Le orecchiette
ci commuovono: quale antenato
mise il segno? E perché proprio qui?
Forse lo perse, come càpita spesso nella vita?
Riuscì ad andare avanti? E come andò a finire?
E se avesse lasciato questo segno proprio per noi?
Un dorso antico ha brividi se gli occhi sono nuovi.
C’è un libro, figlio, che nessuno scaffale può allineare.
Là c’è il composto a lungo lavorato da alchimisti antichissimi
che avrebbero voluto il piombo in oro
sperando che nascesse un piccolo uomo nuovo.
Ciò ch’ è scritto funziona con il passaparola
e puoi leggerlo solo sulla scorza dell’albero
intorno al quale batti i piedi e nella danza
respira assieme a te il mio vecchio padre
e il padre di mio padre, un po’ affannati
ma felici a seguirti mentre porti i tuoi anni
così leggeri dentro lo zainetto.
Quest’albero è un ulivo, idea della radice.
Ha sessant’anni. Pochi. Crescerà.
“A che serve?”, mi chiedi: per un nido
alla specie d’uccelli migratori
tra passato e futuro.
Figlio di nostra madre, custodito
dal respiro dei padri, sii sereno
se anche te chiameranno a innalzare barriere
di canne di fucile ai venti senza vento,
riscrivere parole consumate da piogge.
Non c’è negli scaffali perché vuole assai cura
e troppo spazio. Ma puoi anche non leggerlo
perché già lo conosci e dà il ritmo alla danza
quando batti i tuoi piedi sulla terra italiana.
E’ il tuo cuore, semplicemente il tuo cuore.
Mimmo Grasso”

referente: Ciro Biondi
393.5861941[cirobiondi@alice.it]


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