LA COLDIRETTI CALABRIA DOPO LE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE REGIONALE GIACOMO MANCINI:
“IL CENSIMENTO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DELLA REGIONE ANCORA UNA PRIORITA’”

Il valore dei beni da stime potrebbe essere di oltre due miliardi di €uro.

I cittadini calabresi non conoscono il proprio asse ereditario.

La Codiretti rilancia un alto commissariato per le incompiute
L’assessore regionale al Bilancio on. Giacomo Mancini ha gettato il sasso nello stagno relativamente al censimento dei beni immobiliari della regione.

” Ancora in sostanza- commenta Pietro Molinaro presidente regionale di coldiretti Calabria – si dispone di informazioni parziali e frammentarie rispetto alla reale consistenza del patrimonio immobiliare della regione.” Sarebbe bene – continua Molinaro –avere al più presto i dati completi e renderli pubblici perché è giusto che i cittadini calabresi sappiano quale sia il loro”asse ereditario”.

” La lotta agli sprechi è fatta anche di valorizzazione e gestione oculata del patrimonio pubblico incluse eventuali dismissioni che dovrebbero privilegiare gli aspetti reali della questione senza indulgere ad illusorie scorciatoie.
In tempi brevi tutti ci attendiamo un inventario completo dei beni ed una loro significativa valorizzazione.

“Certamente – prosegue Molinaro –occorre anche snidare i tanti che senza alcun onere o canone di affitto approfittano del patrimonio pubblico e utilizzano gli immobili a titolo gratuito; da questa operazione l’amministrazione regionale può fare emergere il costo-opportunità dei singoli beni posseduti e questo anche per amore di trasparenza.
Questo stato di cose non ce lo possiamo permettere ed allora è opportuno fare ogni sforzo per fare chiarezza prima che il federalismo demaniale e dintorni finisca per farci accapigliare sull’inesistente.

“L’utilizzo del patrimonio immobiliare diventa poi una partita aperta e su questo potrebbe essere utile avere una visione gestionale individuando destinazioni in direzione di politiche di solidarietà e accoglienza, turistiche – magari a favore di giovani – tenendo conto della sussidiarietà, adeguatezza, territorialità e valorizzazione ambientale.

“Una azione forte della regione può essere anche da sprone ad altri enti quali comuni, province etc. che possiedono le “famose incompiute” per le quali a suo tempo la Coldiretti Calabria come forza sociale chiese l’istituzione di un alto commissariato che avesse il compito di censire e valorizzare questa vergogna che ha dilapidato risorse pubbliche.

“Il censimento dei beni pubblici –conclude Molinaro – potrebbe essere affidato ad un gruppo dei migliori studenti laureatisi nelle nostre università che sicuramente affronteranno alla svelta quella che è ormai una esigenza avvertita e non più rinviabile, altrimenti corriamo il rischio di continuare ad essere considerata una “regione canaglia” che vive di assistenzialismo e dilapida risorse.

da: Ufficio Stampa Coldiretti Calabria


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