AL QUINTO CONGRESSO INTERNAZIONALE “AVIS FOR COLLETTIVE HEALTH” CONFRONTO TRA ESPERTI PER PROGETTARE IL FUTURO DEL SISTEMA TRASFUSIONALE
“L’obiettivo da raggiungere è quello di coniugare qualità e quantità della raccolta del sangue anche allo scopo di evitare l’odiosa usanza del donatore sostitutivo e di incrementare la raccolta in aferesi. Lo abbiamo affermato più volte e lo confermiamo anche in questa occasione. . Per arrivare a questo risultato è necessario l’auto delle istituzioni. Il nostro accorato appello è rivolto proprio agli organismi istituzionali affinchè ci aiutino in questa battaglia di civiltà”. E’ quanto ha sottolineato Pasquale Pecora, dirigente dell’Avis, nel corso del quinto congresso internazionale “AVIS for collective health” ovvero “AVIS per la salute collettiva”, manifestazione organizzata dall’AVIS Campania che si è tenuto nella Sala Galatea della Stazione Marittima di Napoli. AVIS for the Collective Health è ormai un appuntamento consolidato nel panorama internazionale e rappresenta un fulgido esempio di come le Associazioni di Volontariato possano contribuire in maniera fondamentale al miglioramento culturale del nostro sistema trasfusionale e come avemmo già occasione di dire per noi la qualità delle cura del donatore è di una importanza vitale in quanto i nostri donatori volontari meritano la cura migliore. Nel corso dell’evento relatori italiani e stranieri si sono alternati nel rendere edotti i partecipanti sui più recenti aspetti della donazione di sangue.Durante le tre sessioni di lavoro sono stati affrontati i temi relativi alle nuove direttive per donazioni e trasfusioni impartite dall’Unione Europea, con gli interventi di Claudio Napoli, Dragoslav Domanovic e Kari Aranko; la valutazione del rischio residuo di infezioni trasmesse per via trasfusionale; i requisiti del donatore ed i criteri di selezione, raccolta, preparazione e conservazione degli emocomponenti.
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16 marzo 2016 – NAPOLI CAPITALE DELLA CULTURA DELLA DONAZIONE DI SANGUE, VENERDI 18 MARZO QUINTO CONGRESSO INTERNAZIONALE “AVIS FOR COLLETTIVE HEALTH”
Esperti a confronto per progettare il futuro del Sistema Trasfusionale.
Donatori, operatori, scienziati ed istituzioni insieme per promuovere l’eccellenza nella donazione.
La valutazione del rischio residuo di infezioni trasmesse per via trasfusionale, i requisiti del donatore ed i criteri di selezione, raccolta, preparazione e conservazione degli emocomponenti.
Sono questi alcuni degli argomenti che saranno affrontati nel corso del quinto meeting internazionale organizzato dall’AVIS Campania. “AVIS for collective health” ovvero “AVIS per la salute collettiva” è la manifestazione organizzata dall’AVIS Campania che si terrà venerdi 18 marzo nella Sala Galatea della Stazione Marittima di Napoli a cui prenderanno parte studiosi, scienziati ed operatori del settore in arrivo da ogni parte del mondo. Sono tre le sessioni di lavoro previste nell’arco dell’intera giornata; in mattinata sono attesi i saluti della autorità invitate, tra cui il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ed il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Nel corso della prima sessione di lavoro, coordinata da Claudio Napoli, Dragoslav Domanovic e Kari Aranko, affronteranno i temi relativi alle nuove direttive dell’Unione Europea che introducono nuove regole per donazioni e trasfusioni..
La seconda sessione di lavoro sarà dedicata alla parte scientifica: si parlerà, tra l’altro, della raccolta di plasma in Europa La giornata si concluderà con una sessione di lavoro sulla situazione nella nostra regione. Sarà coordinata da Bruno Zuccarelli e saranno affrontati gli argomenti relativi alle modifiche legislative che sono entrate in vigore quest’anno.Ancora una volta Napoli diventa la capitale della donazione del sangue. -Sottolinea Pasquale Pecora del consiglio dell’Avis.- Abbiamo invitato i maggiori studiosi europei del campo della donazione e siamo orgogliosi di promuovere proprio della città di Napoli un confronto tra i maggiori esperti del settore su un argomento che è in continua evoluzione sia sotto il profilo scientifico che organizzativo .Napoli è il luogo ideale per questa nostra riflessione, con la sua capacità di essere memoria nel campo della scienza e dell’innovazione. Il dono del sangue è un’esperienza di vera solidarietà, di notevole valore civico ed etico, un gesto di grande generosità, che permette di salvare tante vite umane. Ci aspettiamo, però, che le istituzioni prestino maggiore attenzione alle istanze dei donatori di sangue”. da: russocomunication@libero.it
Categorie: Medicina, salute e dintorni
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