COMUNICATO STAMPA DEL 21 MARZO 2007
VALIANTE: C’E’ FORTE CONCERTAZIONE SUI FONDI EUROPEI
NON COMPRENDO LO SPIRITO DELLE CRITICHE DI SENA
Caro Sena,In relazione alla comunicazione del 21 marzo 2007 relativa alla richiesta di chiarimenti formali e sostanziali di metodi, criteri ed obiettivi di scelta strategica del POR 2007/2013 ti rappresento quanto segue :

1. Relativamente alle notizie fornite in occasione della riunione del 26 febbraio 2007 presso la l’VIII Commissione, le varie decine di pagine a cui fai riferimento rappresentano uno sforzo di sintesi per accelerare i tempi del confronto sui predisponendi piani operativi in considerazione del fatto che i regolamenti comunitari prevedevano nel 05 marzo 2003 il termine ordinatorio entro il quale la Giunta ne doveva operare la trasmissione alla commissione europea. Nel documento presentato e discusso in commissione consiliare erano contenuti tutti gli aspetti sostanziali caratterizzanti l’impostazione operativa della programmazione 2007/2013, oltre che la riproduzione degli impianti (strutturati in Assi ed obiettivi specifici) e delle modalità operative di tutti e tre i piani approvati dalla Giunta. Nel commentare tali aspetti l’on. Sales, durante la presentazione del documento, ha tra l’altro evidenziato che “nel precedente periodo di programmazione non sono stati rispettati appieno i principi di concentrazione e integrazione. La riduzione delle risorse ordinarie per i Comuni ha fatto in modo che gli Enti Locali utilizzassero le risorse comunitarie per investimenti che in precedenza finanziavano con risorse proprie. Si calcolano circa 1500 interventi solo per il FESR, con un costo medio di circa 1,9 Meuro, e tale valore si abbassa a 1,3 se si eliminano gli interventi relativi ai trasporti e alle città. Nel periodo 2000-2006 sono stati presenti solo 7 Grandi Progetti, e di questi 5 riguardano il settore dei trasporti. L’intento è quello di evitare che ciò riaccada, destinando il 40% delle risorse per finanziare 50 Grandi programmi di cui almeno 30 Grandi Progetti, ovvero interventi che superano i 50 Meuro. Parte dei Grandi Progetti dovrà provenire dagli Studi di Fattibilità, che saranno approvati contestualmente ai PO”. Le puntuali raccomandazioni operate dal Presidente dell’VIII Commissione, con comunicazione del 02 marzo 2007, rappresentano il buon esito della condivisione effettuate sull’impianto operativo 2007/2013.

2. Relativamente all’elusione dell’obiettivo strategico dell’Asse Est – Ovest, ti faccio presente che ciò non è vero. L’obiettivo è ampiamente contenuto nell’asse IV del PO FESR attraverso due Obiettivi specifici : A – “Corridoi Europei” e B – “Accessibilità alle aree interne e periferiche”. Il primo obiettivo specifico si realizza con un obiettivo operativo dal titolo “Collegamenti trasversali e longitudinali” il cui intento è esplicitamente quello di “rafforzare i collegamenti trasversali lungo la direttrice tirreno- adriatica” . All’interno di questo obiettivo operativo sono state indicate due azioni A – “realizzazione linea alta capacità Napoli Bari” e B – “potenziamento, adeguamento, integrazione itinerari stradali Lazio – Campania – Puglia – Molise – Basilicata”. Il secondo obiettivo specifico ha a sua volta un obiettivo operativo che si intitola “Strade e ferrovie nelle aree interne e periferiche” la cui azione si intitola “completamento della tangenziale delle aree interne e relativi ammagliamenti”, il secondo “adeguamento della viabilità nelle aree interne e periferiche”, la terza “adeguamento, potenziamento o ripristino delle linee FS secondarie”. Per quanto riguarda la logistica, è stata ad essa dedicata un’azione specifica che si intitola “sviluppo del sistema della logistica” all’interno della quale sarà possibile intervenire nelle aree interne.
Dunque, l’asse strategico non solo è stato mantenuto, ma è stato ulteriormente rafforzato e vincolato ad azioni mirate.

3. Relativamente all’accusa di accentramento, la grande risposta al Parco Progetti Regionale da parte dei Comuni della Campania rappresenta la smentita più clamorosa. La scelta definitiva dei progetti da finanziare sarà fatta sulla base di una prima scrematura del Nucleo di Valutazione. Nessun Comune è stato escluso in partenza e tutti hanno potuto partecipare.

4. Per gli studi di fattibilità questa volta si è scelta la strada di un indicazione da parte degli assessori, perché nel passato la scelta di farli indicare dai Comuni ha portato ad una polverizzazione delle proposte (quasi 500 tra quelli finanziati con fondi CIPE e fondi della Cassa Depositi e Prestiti) che se ripetuto, sarebbe andata esattamente nella direzione opposta alle tue preoccupazioni. Non capisco perché poco più di 70 studi di fattibilità portano alla preoccupazione di frammentazione rispetto ai circa 500 del precedente ciclo di programmazione. Ti ricordo, inoltre, che questa volta abbiamo inserito la clausola della prefattibilità. Fino ad un massimo del 15% può essere utilizzato per permetter al Nucleo di Valutazione di determinare l’opportunità di proseguire o meno nella realizzazione dello studio, evitando così dispersione di risorse. E’ chiaro che gli studi di fattibilità ci daranno indicazioni su alcuni Grandi Progetti da avviare, ma la discussione sui Grandi Progetti è del tutto aperta ed ogni suggerimento sarà tenuto nella massima considerazione a partire dai piani di settore dei singoli assessorati. Ti ricordo, infine, che il PO prevede che i Grandi Progetti dovranno essere concertati con le parti istituzionali, sociali ed economiche.

5. In rapporto al rischio che paventi di proliferazione di società, agenzie locali e regionali di gestione, i PO prevedono la possibilità di effettuare sovvenzioni globali con organismi intermedi che potranno essere i Parchi (così come tra l’altro richiesto dalla commissione), i Comuni (nel caso di delega per la riqualificazione urbana) e le società partecipate dagli enti locali destinatarie degli Accordi di reciprocità.
Gli Accordi di reciprocità servono esattamente a ridurre gli organismi gestori di politiche locali. Se Patti, Contratti d’area e PIT non si integreranno sullo stesso territorio non potranno proseguire la loro azione. E dunque a cosa ti riferisci ? Aggiungo che laddove i territori del Parco coincidano interamente con la Comunità Montana la sovvenzione globale dovrà essere comunemente gestita.

In conclusione, ti ricordo che nel periodo 2000/2006 il Consiglio Regionale non fu impegnato né nella elaborazione né nella approvazione del programma . Questa volta c’è stato un continuo confronto con le Commissioni competenti sia in fase di ideazione del documento strategico, sul quale c’è stata anche una discussione in aula il 23 novembre 2005, sia nella fase di impostazione dei programmi operativi e dei relativi strumenti attuativi. In particolare, il primo elenco di studi di fattibilità e la delibera sul parco progetti sono stati inoltrati alla commissione. Mi sarei aspettato un apprezzamento di questa novità rispetto al periodo 2000/2006.
Infine, ti ricordo che i programmi sono stati approvati in Giunta Regionale con la presenza di quattro assessori della Margherita e discussi in due giunte informali sempre in presenza degli stessi. Il confronto con il Consiglio ed il Partenariato istituzionale, sociale ed economico è stata sempre accompagnata oltre che dal mio ruolo di Vice presidente anche da un specifico mandato affidato all’assessore De Luca (anch’egli della Margherita) e il documento finale è stato apprezzato da due presidenti di commissione, l’VIII (On. Sorrentino, Margherita) e la III (On. Casillo, Margherita).

Mi risulta infine incomprensibile lo spirito con cui vengono proposte le suddette questioni, che, come dimostrato, non sono rispondenti alla reale situazione”.

REGIONE CAMPANIA COMUNICATO STAMPA DEL 19 MARZO 2007 – ISAIA SALES SU SPESA FONDI COMUNITARI

“Come puntualmente si ripete ogni anno in questo periodo, l’opposizione lancia allarmi ingiustificati sull’avanzamento della spesa del POR Campania. Altrettanto puntualmente questi allarmi vengono smentiti dai dati definitivi, gli unici aventi valore, sulla spesa POR al 31 dicembre. Sulle performance annuali, infatti, la Regione Campania, non solo ha sempre superato brillantemente la soglia di spesa necessaria ad evitare il disimpegno automatico delle risorse, ma si è anche confermata come l’unica regione che ha potuto ottenere tutte le premialità disponibili sia a livello comunitario sia a livello nazionale.

Lo scorso anno in particolare, i dati considerati catastrofici al 30 giugno dall’opposizione, si sono rivelati invece particolarmente brillanti al 31 dicembre, confermando la posizione della Regione Campania come migliore utilizzatrice dei Fondi comunitari tra le regioni del Mezzogiorno.

Possiamo solo ribadire quanto già affermato nelle risposte che ogni anno diamo all’on. Taglialatela. I dati diffusi dal Ministero dell’Economia e Finanze, pur essendo coerenti con il monitoraggio della Regione Campania, non hanno un riscontro effettivo con l’avanzamento del programma registrato nel territorio. Infatti, la Regione Campania ha scelto di inserire nel sistema di monitoraggio soltanto le spese che possono essere da essa certificate. In sostanza, dal momento in cui una spesa è effettuata nel territorio al momento in cui questa stessa viene inserita nel sistema di monitoraggio, trascorre un lasso di tempo dovuto alla necessità di verificare che la spesa sia ammissibile ed effettuata nel pieno rispetto delle regole comunitarie, nazionali e regionali.

Questa attività di verifica si intensifica negli ultimi mesi dell’anno, quando si fanno più vicine le scadenze per il rispetto della soglia annuale di spesa. Tutte queste cose sono note (tranne forse all’on. Taglialatela) a coloro che quotidianamente si occupano della spesa dei fondi comunitari, come è altrettanto noto che le sanzioni per il mancato rispetto degli obbiettivi di spesa si verificano a fine anno. La nostra Regione, lo ripeto, ha sempre superato questa prova, come hanno sancito più volte le autorità di Bruxelles e i ministeri interessati, sia quando governava il centrodestra, sia con l’attuale governo. L’unico periodo in cui la Campania ha perso risorse per svariate centinaia di milioni di euro è stato negli anni 1994-1999. In quel periodo l’on. Tagliatatela aveva la delega ai fondi comunitari conferitagli dall’allora Presidente della giunta regionale Rastrelli”.


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