ARIA PULITA A NAPOLI
Incentivi ministeriali per il Gpl: Napoli seconda città d’Italia, Pomigliano d’Arco prima in rapporto alle vetture circolanti

La Campania risponde bene agli incentivi ministeriali per la trasformazione della propria auto a Gpl o metano. Napoli è la seconda città italiana, dopo Roma, ad utilizzare i contributi statali: 1.600 prenotazioni su un totale nazionale di 18.881 pratiche. Pomigliano d’Arco, con “solo” 169 prenotazioni, è la città con il maggior tasso di richieste (0,75 per cento) rispetto al parco veicolare circolante. Bene anche altri sei comuni campani: Pozzuoli (175 richieste), Casoria (140), Caivano (84), Maddaloni (73), Aversa (70), Marigliano (58).
I comuni che aderiscono all’accordo di programma, siglato il 19 ottobre 2005 con il Ministero dell’Ambiente per il rifinanziamento del progetto Icbi (iniziativa carburanti a basso impatto ambientale), sono 333. E’ stato riconfermato capofila il Comune di Parma. Al momento risulta utilizzato circa la metà del finanziamento nazionale complessivo: 6.608.350,00 euro per la trasformazione di veicoli in Gpl e metano a fronte di un totale di 14.771.250,00 euro. L’importo residuo di 8.162.900,00 euro consentirà, presumibilmente, di accedere ai finanziamenti fino al prossimo autunno.
“Invito tutti i cittadini dei comuni campani interessati, che non lo abbiano ancora fatto, di rivolgersi al più presto presso una delle officine autorizzate e di trasformare il proprio impianto di alimentazione a gpl o metano – raccomanda Michele Macaluso, direttore dell’Anea – Si risparmia quasi la metà sull’acquisto del carburante, l’auto dura di più e si evita di immettere benzene e polveri sottili nell’aria. Ecco qualche esempio: percorrere i 200 chilometri che separano Napoli da Roma costa 23 euro con un’auto a benzina, 13 con una alimentata a gpl e appena 8 se si usa il metano”.
Ottenere il contributo è molto semplice. Basta recarsi presso una delle officine aderenti all’iniziativa (l’elenco è disponibile sul sito ww.ecogas.it) che, verificata la documentazione, detraggono immediatamente la cifra di 350 euro dal costo di trasformazione dell’impianto. I contributi ministeriali sono disponibili per tutte le auto alimentate a benzina della classe “euro 1” o “euro 2”, immatricolate tra il 1 gennaio 1993 e il 31 dicembre 2000. E’ necessario, inoltre, essere in regola con la revisione periodica e con il bollino blu, laddove obbligatorio.
Altre informazioni sono disponibili sul sito www.anea.connect.it.
Napoli, 13 maggio 2006

COMUNICATO STAMPA
“Stop al fumo del tuo motorino”, controlli fino a domani a Ercolano
lunedì 22 maggio a Giugliano
(Itis Galvani, via Marchesella 188, ore 9.30)
Proseguono i controlli gratuiti sui gas di scarico dei motorini, promossi dall’assessorato all’ambiente della Provincia di Napoli. Dopo il liceo Nobel di Torre del Greco e l’Iti Enrico Medi di San Giorgio a Cremano, i tecnici Anea (agenzia napoletana energia e ambiente) questa settimana sono all’istituto tecnico Tilgher di Ercolano. Lunedì 22 maggio si sposteranno all’Itis Galvani di Giugliano per un’altra settimana di controlli.
Più della metà dei motorini finora esaminati, con strumentazione offerta dalla Idir-Borsch, non rispetta i parametri di legge, e presenta un valore inquinante superiore alla norma. Moltissimi, inoltre, sono di vecchia immatricolazione. “Con questa iniziativa – dice Michele Macaluso dell’Anea – cerchiamo di sensibilizzare gli studenti a un uso più consapevole delle due ruote e di incoraggiare una maggiore manutenzione del veicolo in modo da ridurre il livello di inquinamento atmosferico”.
Il controllo è assolutamente gratuito. Chi dimostrerà di essere in regola con le emissioni prodotte dai gas di scarico riceverà in omaggio un portachiavi offerto dalla cooperativa sociale ‘Nazareth nel mondo’. Per tutti, invece, snack e merendine del commercio equo.
Chiuso il ciclo primaverile, i controlli ripartiranno in autunno sei seguenti istituti: liceo scientifico Di Giacomo di San Sebastiano al Vesuvio, liceo scientifico Segrè di Marano, Itcg Manlio Rossi Doria di Casalnuovo e liceo scientifico Miranda di Frattamaggiore.
Otto le scuole coinvolte su tutto il territorio provinciale per un totale di oltre 6mila giovani.
Napoli, 18 maggio 2006

E IL GOVERNO PRODI
Energie rinnovabili: manca una strategia per l’Italia.
L’introduzione del cosiddetto “conto energia”, che incentiva la produzione di energia elettrica prodotta dal sole ( fotovoltaico) è stata accolta con entusiasmo da migliaia di cittadini ed imprese. Oltre 25 mila sono state le domande presentate al Gestore della rete (GRTN) incaricato di attuare e di erogare gli incentivi. “Siamo andati ben oltre il limiti posti dal Ministro con il suo ultimo decreto del febbraio scorso. – ice l’Unione Installazione e Impianti della CNA del Veneto.
“Abbiamo già infatti esaurito la potenzialità prevista fino al 2012 che era di 500 MW. Se pensiamo infatti che le domande ammesse potranno arrivare al considerevole numero di 20 mila, il numero di MW di cui si chiede l’installazione non dovrebbe essere inferiore a 650, sottolinea con forza il Presidente Regionale Mauro Perdon, durante un incontro sul tema svoltosi a Mestre nei giorni scorsi..
Una potenza fotovoltaica che sarebbe in grado di produrre energia elettrica al pari di una centrale termoelettrica di circa 140 MW.Ma da dove arrivano i fondi necessari all’incentivazione?
E perché il Governo italiano ha imposto limiti così bassi? Occorre dire che le risorse finanziarie per sostenere il conto energia sono pagate da tutti i cittadini quando onorano la bolletta energetica che alla voce A3 “fonti rinnovabili” contempla un contributo sostanzioso pari ad esempio a 36 Euro per ogni 1000 pagati annualmente.Una cifra consistente che dal 1992 ad oggi ha consentito di destinare a questa voce circa 30 miliardi di Euro. Solo il 20% di questa somma è stata destinata ad incentivare le fonti rinnovabili, soprattutto idroelettriche, mentre il restante 80% , circa 24 miliardi di Euro è servito a finanziare le cosiddette fonti assimilate, intendendo per tali la cogenerazione e l’utilizzo di calore derivante da altre attività come ad esempio l’incenerimento di scarti di lavorazione.
Il risultato è quindi sotto gli occhi di tutti e fa dell’Italia, paese del sole per antonomasia, una delle nazioni che meno di altre hanno incentivato la produzione di energia dal sole, con ciò limitando fortemente anche la possibilità di sviluppo di un intero settore produttivo e dei servizi che oggi deve fare i conti con una strategia che non c’è e con regole che non sono in grado di fornire quelle certezze di cui necessiterebbe qualsiasi settore economico e produttivo per programmare il proprio sviluppo.
Per il fotovoltaico dobbiamo raggiungere il numero di MW prodotti dalla Germania – ha affermato recentemente Romano Prodi -Ci auguriamo che anche questo impegno venga mantenuto al più presto dal nuovo Governo”
(da Asterisco del 13/5/2006 di Fabrizio Stelluto)


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