1) 23 GIUGNO 2005 – COZZOLINO A ROMA PER IL COMITATO TECNICO PERMANENTE IN MATERIA DI AGRICOLTURA.
L’Assessore all’Agricoltura e alle Attività produttive della Regione Campania, Andrea Cozzolino, ha preso parte oggi a Roma alla riunione del Comitato tecnico permanente in materia di agricoltura alla presenza del Ministro per le politiche agricole, Gianni Alemanno. Nel corso della riunione l’Assessore Cozzolino ha sollevato il problema delle Regioni non comprese nel decreto per le crisi di mercato nel settore ortofrutticolo. “Il primo dubbio – ha spiegato l’Assessore Cozzolino, intervenuto anche a nome delle altre Regioni – è legato al fatto che il decreto non ha avuto ancora il parere favorevole della Commissione Europea. A questa incertezza si accompagna quella sull’effettiva copertura finanziaria del decreto. Le risorse, infatti, servirebbero a quanto pare forse a coprire appena le necessità delle 6 Regioni che ne hanno fatto richiesta. Le procedure per dichiarare lo stato di crisi non sono sufficientemente regolamentate. C’è il rischio, così, che uno strumento pur importante e giusto a disposizione delle imprese agricole, si trasformi di fatto in un intervento di tipo assistenziale. Sono tutte questioni su cui lo stesso Ministro Alemanno ha convenuto. Ci sarà un tavolo tecnico che affronterà nel merito tutte le questioni poste. Il tavolo si occuperà, inoltre, di verificare l’ammissibilità di eventuali altre richieste da parte delle Regioni non ancora comprese dal decreto. Da questo punto di vista siamo pronti a fare la nostra parte, incominciando ad affrontare la situazione relativa al 2005. Avvierò un confronto con le organizzazioni regionali del settore, per individuare criteri e percorsi ispirati alla massima trasparenza”.
Inoltre, nel corso della riunione è stato dato il via libera a tre importanti contratti di filiera che dovranno essere deliberati dal CIPE. Il primo riguarda la “Filiera dell’alta qualità”, l’altro è relativo a “Campoverde”. Si tratta di due importanti provvedimenti in cui c’è un significativo coinvolgimento di imprese della Campania. Infine, quello relativo allo sviluppo della Filiera per la produzione delle patate.
2) Ma le cose rischiano di complicarsi, perché lunedì 20 giugno la Cia da Roma ha lanciato un allarme ai nostri produttori di frutta, in particolare a quelli delle pesche, cioè ai campani che rappresentano la regione che produce di più, avvertendo che si prospetta una notevole eccedenza di pesche e nettarine. Ecco il lancio che ne ha fatto l’Age:
“AGRICOLTURA: CIA, IN ARRIVO ANNO DIFFICILE PER ECCEDENZA PESCHE”
(AGE) ROMA – Si preannuncia ancora un anno difficile per pesche e nettarine. A denunciarlo e’ la Cia-Confederazione italiana agricoltori che si dice fortemente preoccupata per le previsioni negative a livello europeo sull’andamento della campagna di questi prodotti. Secondo la Cia, si profila, infatti, una pesante eccedenza di prodotto comunitario rispetto alla copertura di assorbimento dei mercati europei simile a quella che si era gia’ verificata nello scorso anno. La Cia fa notare che le rilevazioni compiute nel corso degli ultimi anni hanno ormai evidenziato una capacita’ di assorbimento di pesche, nettarine e anche percoche, da parte del mercato dell’Unione europea, indicativamente intorno ai 3 milioni e seicentomila tonnellate. Sulla base delle previsioni produttive del 2005 il dato di produzione complessivo supera il 10 per cento la soglia massima di assorbimento del mercato. E questo lascia prevedere una situazione difficile per i produttori. Alla luce di questi dati, sarebbe auspicabile, secondo la Cia, affrontare il problema su scala europea per evitare il ripetersi di una crisi di mercato per le produzioni italiane e comunitarie di pesche, nettarine e percoche anche per i prossimi anni. In tale contesto – rileva l’associazione – s’inserisce la riunione del Comitato pesche e nettarine dell’Organizzazione interprofessionale durante la quale e’ stato stilato un verbale con norme di mercato piu’ restrittive. Verbale che la Cia auspica che venga prontamente ratificato a livello nazionale dell’Organismo interprofessionale nell’ambito del Consiglio di amministrazione che si terra’ mercoledi’ prossimo 22 giugno”. (AGE) NUN
A questo punto bisogna vedere come Regione da una parte e Cia dall’altra intenderanno proporre soluzioni per evitare la crisi.
3) 24 GIUGNO 2005 DEFINITE LE PROCEDURE PER LA REGOLARIZZAZIONE DELLE SUPERFICI COLTIVATE A VITIGNI. La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e alle Attività produttive, Andrea Cozzolino, ha deliberato e definito le procedure applicative della legge regionale 6/2005 relativa alla regolarizzazione delle superfici coltivate a vitigni.
“Si tratta – ha sottolineato l’assessore Cozzolino – di un provvedimento molto atteso dai viticoltori campani, un’importante occasione per l’intero settore. Con la delibera approvata oggi, si definiscono i criteri da seguire per mettere a posto la posizione di chi, nel periodo compreso tra il 1° aprile 1987 ed il 31 agosto 1998, aveva impiantato o reimpiantato vitigni senza autorizzazione. I viticoltori interessati, potranno far pervenire la loro richiesta ai Competenti settori Tecnico Amministrativi Provinciali a partire da oggi fino alle ore 16 del 1 agosto 2005”.“Con l’avvio delle procedure applicative della legge – aggiunge Cozzolino – si danno certezze all’intero comparto, oggi teso all’ammodernamento delle proprie strutture attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari. Tale provvedimento segue la più recente assegnazione di 420 ettari di nuovo impianto assegnati nelle aree DOC e DOCG della Regione. Le operazioni di assegnazione si sono da poco concluse e a beneficiarne sono stati circa 350 viticoltori che vanno ad incrementano le produzioni di qualità regionali”.


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