In vista della stagione invernale, dopo le proteste, parte il rilancio del lago Laceno di Bagnoli (Av).
E’ di una settimana fa la denuncia dei ristoratori del Laceno per la situazione di abbandono nella quale versa l’altopiano. Sotto accusa il Comune di Bagnoli, reo di non aver preventivato una serie di iniziative che ripropongano ai turisti un “pacchetto Laceno” per le vacanze invernali. La pensa così anche Pietro Pagnini, direttore d’esercizio della stazione turistica irpina, che è dell’avviso di diversificare e arricchire l’offerta, aumentando la qualita’ e migliorando le infrastrutture e i servizi locali. Con la neve si propone la gastronomia per una stagione vincente Altopiano Laceno, dunque. E’ la ricetta del successo per il turismo montano, chiamato anche quest’anno a risollevare le sorti del turismo della provincia, dopo i dati inferiori alle aspettative di questa estate. Ma attenzione, avverte Pagnini, chi si presenta all’apertura della prossima stagione invernale 2004-2005 senza aver lavorato alla ricerca di eleganza e funzionalità, elementi indispensabili per il salto di qualità, sarà perdente. Non si può contare solo sulla neve; innanzitutto perchè non tutti sciano, poi perchè se non nevica bisogna essere pronti a offrire alternative. Enogastronomia e benessere possono essere due strade vincenti ma non si può improvvisare; strategie diverse che puntano a diversificare, questo sì, ma occorre una logica. Tutti gli operatori non possono offrire tutto ma devono crearsi delle aree specializzate. Volendo prendere ad esempio il benessere, l’operatore deve sviluppare tutte le offerte legate a questo segmento, creando una sorta di filiera dell’offerta; e’ essenziale specializzarsi, per offrire il meglio nei servizi e nel personale addetto. La qualità è un altro aspetto sul quale lavorare, soprattutto perchè aumenta la richiesta di maggiore qualità, a prezzi medi da parte dei clienti; di qui la necessità di migliorare la manutenzione degli edifici, e qualificare il personale. Ma qualità e diversificazione dell’offerta rischiano di perdere efficacia, se non sono supportate dallo sviluppo e dal miglioramento delle infrastrutture e dei servizi locali. Insomma, tutto il contesto deve far sentire il turista come benvenuto. Il vacanziere non percepisce solo la qualità dell’albergo in cui soggiorna ma anche il livello di ospitalità della località in cui si trova; chi lo capisce e sa farlo andrà avanti. Questo il decalogo di massima (ma sempre valido per ogni situazione che riguarda l’accoglienza) dettato dall’operatore turistico, ma riusciranno qualche metro più sotto a Bagnoli, a capire l’importanza dell’intervento?
Categorie: Parchi, foreste e comunità
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