Il WWF scende in campo contro l’estinzione dei leoni.
Il re della savana è in grande pericolo. Il leone rischia di scomparire dal mondo animale se non si correrà ai ripari tutelandone l’habitat originario.
A lanciare ancora una volta il grido d’allarme, promuovendo una campagna per salvare il magnifico felino dall’estinzione, è il WWF.
Secondo l’associazione ambientalista, negli ultimi 10 anni, il numero dei leoni africani è sceso da 100.000 esemplari a 23.000. Un dato sconfortante, soprattutto se si pensa che circa la metà dei regali felini esistenti vive attualmente in riserve e parchi naturali.
La causa di tutto ciò è da ricercare nella distruzione dell’ambiente abitativo del carnivoro che comporta la diminuzione delle prede a disposizione.
A questo si devono sommare l’aumento della popolazione umana, le guerre e l’intensificarsi dell’agricoltura. Senza parlare della caccia senza regole alla quale il leone è stato sottoposto durante safari destinati a trasformare questa splendida bestia in un inutile trofeo.
La preoccupante situazione ha indotto l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) a includere questa specie nella sua lista rossa. E a tale realtà si ispira l’attività del WWF per scongiurare l’estinzione dei leoni anche attraverso l’aiuto alle popolazioni indigene.
L’intento è quello di coinvolgere gli abitanti locali in progetti di ecoturismo, di educazione ambientale e di lotta al bracconaggio. Accanto sono nate iniziative scientifiche per il monitoraggio degli animali.
Affinché si faccia di tutto per impedire la scomparsa del re della foresta. “La convivenza con l’uomo è possibile – dicono quelli del WWF – ma può essere attuata solo attraverso l’impegno, e il contributo, di tutti”.
(da Tiscali animali, 1 marzo 2007)
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