Week end allo Zoo di Napoli con “Kegalla” il leopardo dello Sri Lanka
Zoo di Napoli, Via John Fitzgerald Kennedy 76, Napoli Aperto dal lun al ven dalle 9,30 alle 18,00 e sab e dom dalle 9,30 alle 19,00
Sembra un grande gatto maculato da accarezzare, ma Kegalla l’ultimo arrivato allo Zoo di Napoli è un maestoso leopardo femmina dello Sri Lanka, nato nel 2011. Proviene dallo Zoo De La Fleche in Francia, e si è subito ambientato nell’exhibit di Napoli, immaginato con elementi idonei alle caratteristiche della sua specie. Non a caso è sviluppato in altezza, dando la possibilità di spostarsi su tronchi e piattaforme di legno, oltre a rispecchiare le caratteristiche ambientali congeniali alla sua specie, come piante tropicali o arricchimenti faunistici per il suo benessere.
Il leopardo asiatico dello Sri Lanka, considerato come il più grande predatore dell’isola, ha mantello fulvo, ricoperto da macchie e rosette scure. Purtroppo negli anni la sua sopravvivenza è stata messa a dura prova a causa del bracconaggio, della distruzione dell’habitat e della persecuzione subita, fino a catalogarlo come specie a rischio estinzione, anche se nonostante queste minacce, l’animale risulta altamente adattabile ed è in grado di vivere nelle strette vicinanze degli insediamenti umani. Tra le sue caratteristiche in natura questo leopardo caccia come gli altri esemplari, avvicinandosi silenziosamente alla preda fino a trovarsi alla giusta distanza per compiere uno scatto di velocità, ma sempre come cacciatore solitario, ad eccezione delle femmine con i piccoli.
Una delle motivazioni di accoglienza allo Zoo di Napoli del Leopardo dello Sri Lanka, è senza dubbio la volontà di preservarne la specie, che è tra le finalità principali dello Zoo partenopeo, in linea con quelle degli altri giardini zoologici europei e mondiali, con una tutela particolare delle specie considerate a rischio di estinzione, accompagnata da un percorso didattico-educativo volto a sensibilizzare il pubblico sulle problematiche connesse alla perdita della biodiversità e alla tutela dell’ambiente. Attualmente lo Zoo di Napoli partecipa a numerosi programmi europei di conservazione (EEP-European endargered species programme), ne sono un esempio gli elefanti indiani, i siamango e le giraffe reticolate.
Ufficio Stampa Zoo di Napoli: Annalisa Tirrito, cell. 335.5289607, annalisa.tirrito@tin.it
Animali e Zootecnia
Brucellosi, Caputo: «Dimezzata l’incidenza e diminuiti i focolai attivi»
“Abbiamo introdotto tutte le iniziative possibili per contrastare la diffusione della brucellosi bufalina in alcune aree della nostra regione, ottenendo risultati confortanti: per la prima volta nell’ultimo quinquennio, in cui erano state raggiunte punte di Leggi tutto…
0 commenti