Alla Regione hanno preparato un piano per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti. Nell’ambito di numerosi convegni sono stati resi noti i termini di partecipazione al bando che sono stati riaperti fino al 15 aprile. Naturalmente vi sono dei requisiti come quello della superficie vitata minima che deve essere di almeno 2500mq. e le istanze vanno spedite alla Stapa Cepica di Napoli che, con il Centro di Sviluppo Agricolo di Giugliano e Pozzuoli, ha indetto una serie di convegni sul territorio, per divulgare queste possibilità offerte dalla Regione. Per ogni ettaro, dice Orlando Iaccarino, divulgatore agricolo e organizzatore e relatore di questi incontri insieme ad Alfonso tartaglia dirigente dello Stapa-cepica, si possono percepire fino a 8mila euro per ogni ettaro. Purchè, ovviamente, si sia in regola con le normative europee. C’è la possibilità di essere inseriti negli albi dei vini Doc. e vi possono partecipare anche i vigneti che rientrano nelle aree a indicazione geografica tipica, Igt, in questo caso l’intero territorio della Provincia di Napoli. Nell’area Flegrea si producono la Falanghina e il Piedirosso, in particolare nei comuni di Quarto, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Procida, Marano e alcune zone collinari di Napoli, e rientrano tutti nel disciplinare per la produzione dei vini Doc dei Campi Flegrei; mentre i comuni di Giugliano, Qualiano, Sant’Antimo, rientrano nel disciplinare per la produzione dei vini Doc Asprino di Aversa.
Categorie: Enologia e Viticoltura
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