PARCHI, IL TAR CAMPANIA ACCOGLIE IL RICORSO LIPU E FERMA LE ATTIVITA’ ESTRATTIVE NELLE CAVE E LE GARE CINOFILE. L’ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA: “SCONGIURATI ATTACCHI DEVASTANTI ALL’AMBIENTE DEI PARCHI REGIONALI IN CAMPANIA”
Stop alle cave e alle gare cinofile all’interno dei parchi naturali della Campania. E’ quanto ha disposto il TAR Campania, che con la sentenza n. 9864/04, depositata il 2 luglio scorso, ha accolto il ricorso della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) contro le deliberazioni con le quali la Giunta Regionale della Campania aveva approvato, nel 2002, le misure di salvaguardia dei parchi naturali regionali. Misure che consentivano la prosecuzione, per un triennio dalla data di istituzione del parco, dell’esercizio dell’attività estrattiva nelle cave e la continuazione senza nessun limite dell’attività estrattiva di marmi pregiati, in palese contrasto con la normativa nazionale e regionale in materia di tutela di aree naturali protette.
Nelle deliberazioni oggetto del ricorso LIPU, che l’associazione ha presentato tramite gli avvocati Maurizio Balletta e Fabio Procaccini, la Regione Campania forniva inoltre la possibilità alle associazioni dei cacciatori di svolgere gare cinofile nelle aree protette, non curante dell’espresso divieto previsto dalla legge in materia. I Giudici del TAR hanno dunque ritenuto illegittime le misure di salvaguardia approvate dalla Regione Campania, perché consentendo la prosecuzione dell’attività estrattiva nelle cave all’interno dei parchi naturali violavano precise disposizioni di legge che vietano tali attività. Nella sentenza dei giudici amministrativi si sottolinea come solo l’Ente Parco, e non la Regione, abbia la possibilità, nell’ambito del regolamento del parco e dopo un’attenta valutazione circa l’opportunità di continuare la coltivazione delle cave, di predisporre deroghe. La strada da seguire – spiega Giuliano Tallone, Presidente della LIPU – non è quella delle forzature normative, ma quella di mettere rapidamente gli Enti parco nelle condizioni di funzionare, permettendo l’attuazione delle politiche territoriali adeguandole alle realtà locali>>. L’esercizio delle cave in un’area naturale protetta provoca un elevato impatto ambientale sia sulla fauna selvatica e l’ambiente, sia sulla salute delle persone. Anche l’addestramento e le gare dei cani da caccia da parte delle associazioni venatorie sono incompatibili con la necessità di tutelare la fauna selvatica, soprattutto durante le delicate fasi della migrazione e della riproduzione.Le misure di salvaguardia sono delle norme di tutela transitoria e questo spiega la loro particolare rigidità, in quanto lo scopo è quello di bloccare subito ogni tipo di aggressione al patrimonio naturale che si vuole difendere con l’area protetta. La sfida poi sta nell’attivare prima possibile l’Ente parco, che con gli strumenti previsti dalla normativa e nell’ambito del regolamento e del piano del Parco, potrà finanche applicare delle deroghe ai divieti, temperando così la rigidità iniziale delle misure di salvaguardia. Questa è la ratio della normativa, che invece è stata stravolta dalla Regione Campania in modo disinvolto.Lo stesso modo disinvolto con cui la Giunta di Antonio Bassolino ha consentito l’illegittima preapertura della caccia nella scorsa stagione venatoria violando i principi della legge 157/92. Ovviamente anche il quel caso il TAR Campania ha annullato il provvedimento regionale. Si tratta, ad avviso della LIPU, di maldestri tentativi non riusciti di ignorare le leggi dello Stato per soddisfare interessi corporativi a discapito della collettività.
E’ bene precisare, infine, per evitare strumentalizzazioni, che la sentenza del TAR non annulla i parchi in Campania né cancella le misure di salvaguardia. I parchi naturali esistono e i provvedimenti istitutivi sono sempre vigenti. Ciò che dovrà fare la Regione Campania sarà solo ottemperare alla sentenza modificando le norme annullate dal TAR e vietando quindi nei parchi sia l’esercizio delle cave sia le gare cinofile dei cacciatori. Parma, 7 Luglio 2004 Andrea Mazza – Comunicato dell’Ufficio Stampa LIPU-BirdLife Italia Tel. 0521.273043 – 340.3642091 – Fax 0521.27 e-mail andrea.mazza@lipu.it3419 Sede Nazionale: Via Trento 49 – Parma – www.lipu.it:
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