Un evento ufficiale, dai toni amichevoli. Il saluto del generale Renato Dionoro che lascia l’incarico di Comandante del Quartier Generale Italiano presso JFC ( nuova sigla del Comando Forze Afsouth della Nato) al Capitano di Vascello della Marina Militare Antonio Politi, è stato particolare sia per la statura morale dei due protagonisti che per il clima di cordialità e vero affiatamento con i “colleghi” ufficiali delle Forze Armate, presenti in gran numero – insieme alle consorti e ad altri ospiti di riguardo – al ricevimento offerto presso il Circolo Ufficiali della Nato.
Le caratteristiche di Dionoro e Politi sono indubbiamente diverse ma ambedue hanno conquistato la stima e il rispetto di superiori, colleghi e subalterni per la grande capacità di impostare la vita professionale su cardini di giustizia e attaccamento al dovere: le doti umane non mancano a nessuno dei due e saper esercitare un comando di grande responsabilità significa aver a propria volta ubbidito e rispettato le regole, sperimentando quanto sia difficile, a volte, subire imposizioni. Contemperare logica e rigore non è sempre agevole e la vita dei militari è un esempio di come sacrifici, volontà e coscienza del superiore interesse dell’Arma rappresentata siano i capisaldi di una formazione interiore completa che restituisce alla società degli individui migliori: arrivare alle mete più alte della carriera richiede anche molta disciplina e l’osservazione di regole che – seppure rigide – trovano la loro validità immortale nell’importanza di guidare altre vite. La vita militare insegna a compiere una missione che non mette in primo piano l’Io ma il senso di squadra e l’orgoglio di appartenere a un Corpo, emblema dei valori insuperabili di Onore, Dovere, Lealtà: servire lo Stato è ancora un compito che richiede un salto di qualità personale, l’accantonamento delle proprie ambizioni di fronte a un Ideale che ne trascende l’apporto delle singole entità, la consapevolezza di mettere in gioco la propria esistenza, consacrandola a un Credo che non può e non deve essere disatteso.
Pur se il materialismo impera nella contemporaneità, sono ancora in tanti a voler vivere oltre i suoi limiti e a cercare di elevarsi moralmente, diventando un esempio di come il potere possa essere gestito correttamente, senza abusarne, nè soggiacere a facili tentazioni: le regole dei militari sono estremamente indicative su quelli che sono da ritenersi comportamenti moralmente accettabili, di cui la società ha sempre più bisogno in un’epoca di insicurezze e sbandamento delle nuove generazioni, prese di mira dall’ingranaggio consumistico.
Ecco perchè figure come quella del generale Renato Dionoro, che vanta un curriculum esemplare, sono importanti per fornire un modello a chi si addentra nel mondo militare: saper conciliare saggezza e potere è un esercizio complicato che richiede elevate doti interiore e anni di preziosa esperienza.
La festa di commiato di quest’importante uomo – oltre che ufficiale – ha luogo sulle terrazze del Circolo al riparo di romantici padiglioni bianchi, fra l’andirivieni dei camerieri “orchestrati” dal sapiente Maestro di casa maresciallo luogotenente Vincenzo Pagano, Direttore Mensa International: rustici “coppetti” in carta grezza vengono distribuiti ricolmi di fritturine bollenti, mentre si sorseggiano i drink e ci si addentra nel cerimoniale previsto per il passaggio di consegne.
Il generale Dionoro si aggira fra gli ospiti, ricevendo auguri, complimenti per il brillante stato di servizio svolto nella sua lunga carriera e doni di commiato; una pausa molto distensiva è quella che lo vede circondato dagli amici in uniforme, fra cui l’Ammiraglio Ferdinando Sanfelice di Monteforte comandante Navsouth, il Contrammiraglio Pierluigi Cacioppo Comandante della Capitaneria e del Porto con la moglie Stella, il Luogotenente Generale Jorge Martin Ortega Deputy COS JFC di Napoli,il generale Ezio Pes, il Brigadier Generale Achille Coppola Comandante Sanivet Comando RM Sud, il colonnello Piergiuseppe Mombelli Comandante aeroporto Militare di Capodichino, il capitano di Fregata Giampaolo Sessa.
Inizia la cena che prevede molte portate, fra cui un trittico di primi, due secondi fra carne e pesce, vari contorni e un vasto assortimento di dolci: ai tavoli si chiacchiera allegramente, nel relax totale di una festa fra amici, mentre Dionoro e Politi si avvicendano nel salutare gli intervenuti e posare per foto ricordo del cambio di comando: entrambi gli ufficiali sono molto amati e considerati nel novero delle Autorità Militari della Campania e le congratulazioni sono davvero sentite, sia per la bella conclusione del comando di Dionoro – personaggio eccezionale per umanità e senso del dovere, come già sottolineato – che per il nuovo iter della carriera del dinamico Politi, noto per il suo carattere positivo e le ottime doti di serietà, dedizione e affabilità e per l’indubbia simpatia che lo contraddistingue.
Fra gli invitati anche i rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri on. Marco De Candia e Carlo Zappatori, portatori di un dono e di un messaggio augurale del Presidente Silvio Berlusconi, l’affascinante Paola Politi, Vittorio e Rosa Gargiulo, Alfonso Maria Bottino Direttore generale ASL di Caserta, il prof. Mario Coletta dell’Università Federico II di Napoli, il colonnello Mauro De Luca direttore IML Napoli Capodichino, il Rettore dell’Università Parthenope Gennaro Ferrara, Francesco Citarella dell’Università di Salerno, Alessandro Forlan direttore Casa Circondariale di Nisida, Salvatore Formisano.primario del Centro Trasf. 2° Policlinico, Giacomo Lopresti dell’Ispedife di Roma, Carlo Cante dirigente del Banco di Napoli.
Laura Caico


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