2 agosto 2006
IL PAM IN AZIONE; PANE PER I RIFUGIATI IN SIRSabato 7 ottobre (ore 9.30) Auditorium Cappella Cangiani – NapoliIA E NAVI CISTERNA CON IL CARBURANTE PER GLI AIUTI IN LIBANO
ROMA – Continua lo sforzo logistico del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) per soccorrere la popolazione libanese. Oggi due nuovi convogli, uno diretto a Tiro e l’altro a Sidone, hanno lasciato Beirut con il loro carico di cibo, medicine, acqua e altri generi di prima necessità. Un altro convoglio, in viaggio da ieri, sta raggiungendo Tebnin, nel Sud del Libano.
“I nostri convogli hanno consegnato, sino ad oggi, 280 tonnellate di cibo ma ci rendiamo conto che tutto ciò non è sufficiente a soddisfare gli enormi bisogni della popolazione del Sud”, ha detto Robin Lodge, portavoce del PAM a Beirut, di ritorno da Cana dove si era recato nei giorni scorso con un convoglio dell’agenzia per gli aiuti alimentari.
Continua, nel frattempo, la spola giornaliera di camion che dalla città frontaliera di Arida, in Siria, si dirigono verso la capitale libanese. Si tratta dell’unico transito di confine via terra ancora aperto tra i due paesi attraverso cui passa un flusso continuo di aiuti ma anche di persone che, procedendo in senso inverso, abbandonano il paese.
Proprio ieri in Siria il PAM ha iniziato la distribuzione di aiuti alimentari a quasi 7.000 libanesi, rifugiatisi a Damasco nelle ultime due settimane. Si tratta di consegnare, ogni giorno, tre tonnellate di pane a quanti hanno trovato riparo in scuole ed edifici pubblici del paese confinante. Il numero dei rifugiati è però destinato a crescere. Alcune stime indicano che, nei prossimi giorni, saranno 20.000 i libenesi in Siria che avranno bisogno di aiuto alimentare e, nel medio periodo, questa cifra potrebbe crescere sino a 50.000. “Molti sono giunti in Siria senza nulla, nè soldi nè denaro e hanno bisogno di moltissima assistenza”, ha ricordato Pippa Bradford, rappresentante del PAM in Siria.
Tra le novità positive sul fronte umanitario è giunta la conferma che due navi cisterna arriveranno ai porti di Tripoli e Beirut con rifornimenti di diesel e benzina per supplire alla quasi totale assenza di carburante che non solo crea un enorme blocco al funzionamento della società civile libanese ma provoca anche gravi problemi ai convogli umanitari in viaggio. “Stiamo facendo tutto il possibile per ampliare il raggio dei nostri interventi ma dobbiamo affrontare enormi problemi logistici” ha ricordato Robin Lodge. Tra questi c’è il difficile percorso a cui sono costretti i camion con gli aiuti per evitare ponti bombardati, strade distrutte mentre una vera fiumana di gente in fuga intasa le strade. Senza contare i guasti meccanici.
Si tratta di una vera sfida quella che fronteggia il PAM, a cui le Nazioni Unite hanno affidato il compito di coordinare logistica e comunicazioni anche per conto delle altre agenzie ONU oltre che per le ONG.
L’operazione del PAM, per i prossimi tre mesi, ha un costo previsto di 48 milioni di $ con 310.000 persone da assistere. Per questo l’agenzia per gli aiuti alimentari ha lanciato ieri un appello anche ai cittadini italiani: con un semplice SMS al 48581, attraverso qualsiasi operatore di telefonia mobile, si potrà donare 1 euro all’operazione di emergenza del PAM in Libano mentre chiamando da rete fissa con Telecom si potranno donare 2 euro.
La raccolta fondi via SMS durerà fino all’undici settembre.
Preghiamo i colleghi giornalisti di dare massima diffusione all’SMS 48581 per donazioni. Sono disponibili banners, video e messaggi audio per i diversi mezzi di informazione (TV, radio, carta, stampata).
Per ulteriori informazioni (email: nome.cognome@wfp.org):
Vichi De Marchi, Portavoce per l’Italia, WFP/Roma, Tel.: +39-06-65132058,
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Il PAM è la più grande agenzia umanitaria del mondo. Ogni anno, facciamo fronte ai bisogni nutrizionali dei più poveri, sfamando una media di 90 milioni di persone, inclusi 58 milioni di bambini affamati, in almeno 80 paesi poverissimi del pianeta. PAM: sfamiamo chi ha fame.
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Lelio Bernardi [lelio.bernardi@libero.it]
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