Il Lavoro nella Rivoluzione Industriale 4.0 L’idea di Competere
Secondo alcuni studi, a causa della digitalizzazione del lavoro e dei processi produttivi, il 47% degli occupati sarebbe a rischio di sostituzione, generando così decine di milioni di disoccupati nel corso dei prossimi vent’anni.
Occorre invece riflettere sulle nuove opportunità che si apriranno per coloro che verranno “sostituiti”. In altre parole, cosa accadrà quando l’effetto di sostituzione avrà fatto il suo corso? Come già avvenuto in passato, è pacifico sostenere che il progresso tecnologico porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro.

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Un’interessante analisi dell’OCSE ribalta, pertanto, l’idea (sbagliata) secondo cui la quantità di posti di lavoro sia fissa. Se si introduce il task-based approach – una metodologia che permette di analizzare attività giornaliere diverse all’interno della stessa occupazione – si osserva come la percentuale di lavori ad alto rischio di sostituzione sia molto minore. Esaminando i 21 paesi dell’area OCSE, in generale, solo il 9% degli attuali lavoratori risulta ad alto rischio di “sostituzione”. Non è un caso che il pericolo del progresso tecnologico sia minore in tutti quei paesi avanzati che investono maggiormente in:
• Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT)
• Educazione terziaria, promuovendo migliori politiche educative sin dalla scuola primaria
• Attività comunicative aziendali

ALLENARSI PER IL FUTURO IDEE E STRUMENTI PER IL LAVORO CHE VERRA’
Tuttavia, al di là della semplice analisi dei dati, è utile considerare tre aspetti che legano l’innovazione tecnologica alla creazione di posti di lavoro:
1. Nel lungo periodo, il progresso tecnologico è il principale fattore di crescita economica;
2. Dalla prima rivoluzione industriale ad oggi, la tecnologia ha creato più posti di lavoro di quanti ne abbia distrutti;
3. La transizione verso sistemi produttivi sempre più complessi ha segnato l’inizio di una nuova epoca caratterizzata dai concetti di divisione del lavoro e distruzione creativa, generando un’immensa crescita della produttività lavorativa.
Le idee e l’innovazione non solo valorizzano il lavoro dell’uomo ma sono componenti fondamentali di un’economia libera.
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da: Competere [info@competere.eu]

Categorie: Attualità

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