Il Lanario (Falco biarmicus) in Campania.
Il lanario si è recentemente estinto come nidificante in Emilia-Romagna, ma in tutta Italia la popolazione nidificante è stimata in 184-203 coppie. E’ a rischio per la naturale rarità della specie, bracconaggio, saccheggio dei nidi e scalate sulle pareti dove nidifica.
Status e distribuzione del lanario.
Del lanario (Falco biarmicus), specie politipica a corologia mediterraneo-afrotropicale, sono riconosciute cinque sottospecie. In Italia è presente la ssp. feldeggii, l’unica che occupa l’areale Europeo. Ritenuto comune in Africa, in Europa il lanario è invece raro e in declino nonchè considerato specie minacciata. Il lanario in Italia è stazionario, nidificante, migratore regolare e svernante parziale, la popolazione nidificante è distribuita nelle regioni centro-meridionali e in Sicilia.
In seguito alle più recenti indagini la consistenza numerica della popolazione nidificante di lanario è stimata in 184-203 coppie ripartite nelle varie regioni come segue:
Toscana 4-10;
Lazio 4-6;
Marche 12;
Umbria 7;
Abruzzo 16;
Molise 10-15;
Campania 5-6;
Puglia e Basilicata 20-27;
Calabria 4;
Sicilia 100.
La specie si è recentemente estinta come nidificante in Emilia Romagna.
La specie è inserita dall’IUCN nella categoria di minaccia LC-Least Concern (a rischio minimo).
Tassonomia e altre informazioni sullo status del lanario: vai alla pagina del sito IUCN Red List >>
L’habitat preferenziale del lanario in Italia è costituito da aree con caratteristiche spiccatamente mediterranee, dove siano presenti vaste zone aperte, di collina o della fascia pedemontana, adibite a pascolo, steppa cerealicola o incolte, con presenza di pareti rocciose (calcaree, tufaceo di arenaria), anche di modeste dimensioni, sulle quali si riproduce. La distribuzione altitudinale dei siti di nidificazione è compresa tra i 50 e i 1.150 metri sul livello del mare, con una maggiore frequenza intorno ai 500 metri.
Biologia del lanario
La deposizione avviene tra i primi di marzo e i primi di aprile, l’incubazione dura circa 32-35 giorni e l’involo dei giovani avviene dopo altri 44-46 giorni. La produttività (data dal rapporto tra il numero dei giovani involati e il numero delle coppie controllate) riscontrata in alcuni ambiti italiani è risultata la seguente: in Sicilia nel periodo 1981-1989 su 178 coppie controllate 383 giovani involati, produttività 2,1; in Italia centrale nel periodo 1988-1992 su 20 coppie controllate, 42 giovani involati, produttività 2,1.
Conservazione del lanario
I principali fattori limitanti sono costituiti, oltre che dalla naturale rarità della specie, dal bracconaggio, dal saccheggio dei nidi e alle scalate sulle pareti dove nidifica, secondariamente possono incidere negativamente le attività estrattive e forestali nelle vicinanze dei nidi. Un fenomeno il cui peso è ancora da chiarire è la competizione per il sito di nidificazione con il falco pellegrino. Infine condizioni climatiche sfavorevoli possono determinare il fallimento di nidificazioni, soprattutto nelle zone più settentrionali dell’areale.
Per la conservazione della specie sarebbe necessario il rispetto delle normative vigenti, la creazione di Riserve Naturali intorno ai siti di nidificazione, l’emanazione di divieti di scalata sulle pareti idonee alla riproduzione, la sorveglianza dei nidi più esposti ai fattori di disturbo. La conservazione della popolazione italiana, che da sola costituisce il 60%-75 % di quella europea, è di fondamentale importanza per la sopravvivenza della specie in Europa.
Bibliografia consigliata
– Bassi S. e Brunelli M., 1995 – Status del Lanario Falco biarmicus e del Pellegrino Falco peregrinus nel Lazio – Avocetta 19(1): 111.
– Bassi S., Brunelli M., Fabretti M., Linardi G., 1992 – Aspetti di biologia riproduttiva del Lanario Falco biarmicusin Italia centrale – Alula I: 23-27.
– De Sanctis A., Magrini M., Perna P., Angelini J., Armentano L., Di Meo D., Manzi A., Pellegrini M., Spinetti M., 1997 – Conservation of the Lanner Falco biarmicus and Peregrine Falco peregrinus in Central Italy – Avocetta 21 (1):116.
– Massa B., Lo Valvo F., Siracusa M., Ciaccio A., 1991 – Il Lanario Falco biarmicus feldeggii in Italia: status, biologia e tassonomia –Naturalista sicil. XV: 27-63.
A cura di Massimo Brunelli
da: ERC Net-Ecoregione Mediterraneo centrale [ERC News] [ecomed@wwf.it]
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