IL GIORNO DELLA MEMORIA.Vinti e Vincitori al Comunale il 25 gennaio, la luce di una candela sulla Shoah
La Memoria contro la Negazione, Vinti e Vincitori porta a teatro il processo contemporaneo alla Shoah
Un vero successo per Vinti e Vincitori al Parravano. In scena il Sindaco, attore nella parte del Giudice
Grande successo di pubblico, mercoledì sera presso il Teatro Comunale «Costantino Parravano» di Caserta per l’opera Vinti e Vincitori messa in scena dai giovani attori della Compagnia della Città e che ha visto partecipe il sindaco di Caserta, Carlo Marino, quale interprete speciale.Il Progetto Tradizione & Traduzione – diretto da Patrizio Ranieri Ciu – ha portato in scena, in occasione della Giornata della Memoria, una giovane compagnia professionale composta da eccezionali interpreti che hanno saputo far emozionare e riflettere con i testi di uno spettacolo davvero unico scritto con la collaborazione del compianto penalista Alfonso Martucci.La scena e l’intero teatro si trasformano in una speciale aula di tribunale. Non c’è banco degli imputati ma solo accusa e difesa intente a dibattere sul valore della Memoria riguardante la pagina più drammatica della Storia del ‘900, l’Olocausto. Non si parla di responsabile né ci sono pene da assegnare, il giudizio riguarda una «offensiva attualizzante» – citando le parole del Giudice – costruita attraverso la negazione e giustificazione della Shoah. Il processo è al negazionismo ed al giustificazionismo storico. Si alternano, sul palco testimoni del terribile passato, personaggi storici e figure tipologiche, sia ebree che naziste, protagoniste dei quei terribili eventi. Fa da contraltare una giuria attenta ma mai completamente distaccata dalla realtà che rappresenta, che si intromette più volte nel dibattimento smontando e rimontando luoghi comuni e provocando continuamente la riflessione verso percorsi mai scontati. Sulla scena, il primo cittadino, Carlo Marino – in assoluto primo sindaco per un giorno attore – è un giudice integerrimo ma umano, attento ascoltatore ma anche argomentatore sottile. La bilancia tra accusa e difesa passa nelle sue mani. Lo scontro, seppur duro, si svolge ad armi pari, e senza colpi bassi, in una udienza che, per la sua delicatezza, non può non lasciare il giudizio finale alla sensibilità del pubblico presente in sala. Vinti e Vincitori è uno spettacolo che affascina, provoca, tiene attento lo spettatore e si lascia apprezzare senza mai giudicare ma, anzi, proponendo la Storia senza mezzi termini, con profondo rispetto per tutti i suoi protagonisti.
Un successo meritato per una giovane compagnia casertana e per il Progetto Tradizione & Traduzione e che proporrà ulteriori prove di ampio respiro per questi giovani artisti della città.
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24 gennaio 2017 – Sergio De Simone, la piccola vittima della Shoah in Campania, portato in scena nello spettacolo Vinti e Vincitori. Il più vecchio si chiamava Riccardo Salmoni, 77 anni appena compiuti quando varcò la soglia della camera a gas di Birkenau. La più piccola, Luciana Pacifici, aveva 8 mesi e ad Auschwitz non ci arrivò, morì durante il terribile viaggio verso la Polonia. È questo l’epilogo della storia di due delle quaranta vittime della Shoah in Campania: 19 uomini, 16 donne, 3 bambini e due neonati. Tutti originari di Napoli, una città che con gli ebrei aveva imparato a convivere da secoli. La Campania ha un rapporto con la Shoah molto particolare. Sul territorio erano ben quattro i campi di concentramento ed uno, in particolare, in provincia di Caserta: Sparanise. Soprannominato ‘a cajola (la gabbia) dagli sparanisani, il centro casertano è stato l’ultimo a vedere il passaggio degli ebrei in terra campana. Tra i personaggi che il Progetto Tradizione & Traduzione porterà in scena mercoledì 25 gennaio alle ore 20,30, presso il Teatro Comunale «Costantino Parravano» di Caserta, con lo spettacolo Vinti e Vincitori, c’è una piccola vittima campana della Shoah, il napoletano Sergio De Simone, unico italiano tra i venti bambini di varia nazionalità selezionati ad Auschwitz come cavie umane per esperimenti medici. L’opera Vinti e Vincitori, scritta da Patrizio Ranieri Ciu con il grande penalista scomparso Alfonso Martucci, sarà interpretata dai giovani artisti della Compagnia della Città e si avvarrà della partecipazione straordinaria, nel ruolo del Giudice, del primo cittadino, il sindaco Carlo Marino, testimoniando così una piena convergenza tra cittadini e istituzioni della città di Caserta, uniti e compatti nel rinnovo del ricordo del dramma più buio della storia dell’Umanità. Il teatro diviene un’aula di tribunale e sul suo palco è istituito un vero processo al valore del ricordo, anzi la Memoria si farà portatrice di un’accusa contro chi la diffama, la nega e tende a confondere i confini della verità. La storia tiene banco contro il negazionismo ed il revisionismo in un percorso in cui accusa e difesa si affrontano, attraverso testimonianze tra la più drammatiche della pagina più oscura del ‘900. Vinti e Vincitori è una lunga riflessione, un dibattito del cuore e della mente tra continui capovolgimenti di fronte ed intense testimonianze. Un modo per rivivere e riascoltare le terribili voci dell’Olocausto, per non dimenticare e per chiedersi se fosse possibile giudicare, per noi, oggi, quel momento storico che ha segnato il punto più basso della nostra umanità.
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23 gennaio 2017 – L’11 aprile 2000 la Gran Corte di Giustizia del Regno Unito chiuse, con una storica sentenza, una causa iniziata quattro anni prima. Al banco degli imputati la scrittrice newyorkese Deborah Lipstadt e la sua casa editrice inglese – la Penguin Books – mentre al posto dell’accusa sedeva lo storico e saggista inglese David Irving. Oggetto della causa, la veridicità dell’Olocausto.Irving era un convinto negazionista. Talmente convinto al punto da denunciare per diffamazione la Lipstadt perché impegnata in una campagna a favore del ricordo delle vittime dell’Olocausto. Come se non fossero stati i fatti a bastare, la memoria ha dovuto dimostrare sé stessa davanti ad una corte di giustizia.Come secondo pronunciamento della Corte Inglese, mercoledì 25 gennaio alle ore 20,30 presso il Teatro Comunale «Costantino Parravano» di Caserta, il Progetto Tradizione & Traduzione porterà in scena con la Compagnia della Città l’opera Vinti e Vincitori, accurato e particolare lavoro teatrale sul tema dell’Olocausto scritto da Patrizio Ranieri Ciu con la collaborazione dell’insigne e compianto penalista Alfonso Martucci.Facendo perno sui fatti storici e sulle testimonianze di chi ha vissuto e si è reso protagonista della Shoah, lo spettacolo mette alla sbarra il negazionismo ed il revisionismo storico in un percorso in cui accusa e difesa si affrontano, attraverso testimonianze tra la più drammatiche della grande pagina oscura del secolo passato.In vece dei terribili protagonisti del Processo di Norimberga del 1958 – da Hermann Göring a Rudolf Hess passando per Albert Speer – davanti alla corte di Vinti e Vincitori sfilano i testimoni anonimi, protagonisti semplici e crudeli di una pagina di storia che non potrà più essere dimenticata. Con loro, si confronta la verità storica con le più argute tecniche del negazionismo in un processo in cui la memoria rischia più volta di divenire solo opinione di fronte alla vera verità.
Vinti e Vincitori conduce per mano lo spettatore verso riflessioni mutevoli ed improvvise destinate all’unico fine del «non dimenticare» in quel momento storico che, con il suo cronologico incedere, rischia di portarsi via gli ultimi testimoni viventi di questa terribile pagina del ‘900. È il pubblico, infatti, l’ultimo giudice e l’unico certificatore della tremenda crudeltà di cui è capace la natura umana.
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22 gennaio 2017 – «È di ieri la sentenza della Corte Suprema Tedesca che dichiara che “il partito neonazista non è vietato”. La presenza di tutti in teatro, nella circostanza di uno spettacolo che è garanzia assoluta di riflessione collettiva, sarà la verifica dello stato di capacità di una possibile convergenza tra cittadini ed istituzioni: perché il dovere di partecipazione di entrambi è la sola compatta dichiarazione di unità possibile davanti al dramma più buio della storia, monito per la determinazione al contrasto immediato per le nuove forme di barbarica violenza che inducono alla paura ed all’ auto ghettizzazione di popoli interi». Questa la dichiarazione di Patrizio Ranieri Ciu, direttore del Progetto Tradizione & Traduzione che mercoledì 25 gennaio alle ore 20,30 presso il Teatro Comunale di Caserta in occasione della Giornata della Memoria, porta in scena con la Compagnia della Città l’opera Vinti e Vincitori, accurato e particolare lavoro teatrale sul tema dell’Olocausto che ha ricevuto il viatico dello stesso Moni Ovadia complimentatosi per l’iniziativa del progetto cittadino. Scritto con la collaborazione dell’insigne e compianto penalista Alfonso Martucci, Vinti e Vincitori è il processo all’attentato alla memoria da parte di chi intende negare il buio della ragione nell’Olocausto. Accusa e difesa si affrontano, attraverso testimonianze tra la più drammatiche della grande pagina oscura del secolo passato, di fronte ad un giudice che lascerà la giuria da sola a decidere. Un’umanità smarrita si muove in questa particolare aula di Giustizia per trovare rifugio forse solo nel Teatro, ultimo spazio che ancora si pone il problema di capire. È l’emblematico confronto tra chi afferma che gli ebrei sfruttano l’Olocausto per propri fini e chi dichiara che è stata la pagina di storia più aberrante della nostra civiltà. Vinti e Vincitori porta lo spettatore a riflessioni mutevoli ed improvvise con un unico scopo: non dimenticare, proprio ora che siamo così vicini a quel cambio generazionale che cancellerà del tutto gli ultimi testimoni viventi. E la conclusione dell’opera sarà pronta a certificare la tremenda attualità della aberrazione umana.
PROGETTO “TRADIZIONE&TRADUZIONE”
Teatro Comunale “Costantino Parravano” – via Mazzini, 77 81100 Caserta
tradizionetraduzione@comune.caserta.it – www.tradizionetraduzione.it
direzione Patrizio Ranieri Ciu area comunicazione 333.7271484
Tradizione&Traduzione [tradizionetraduzione@gmail.com]
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