Il 27 le scuole di Amalfi premiate a Roma.
1)LE SCUOLE AMALFITANE VINCONO
Gli istituti di Amalfi vincono il 4° concorso nazione dell’Ordine dei Giornalisti con il giornale scolastico “Sottosopra”.
Un altro importante traguardo raggiunto dal Comune di Amalfi e dagli istituti della Costiera nel settore delle politiche giovanili. “Sottosopra”, il giornale scolastico realizzato nell’ambito dell’ultima annualità del Progetto Icaro, è tra i vincitori della 4a edizione del concorso “Fare il giornale nelle scuole” indetto dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti. La pubblicazione, prodotta al termine del corso di giornalismo promosso dal Comune di Amalfi e condotto nelle scuole di Amalfi dai giornalisti Mario Amodio e Michele Cinque, figura tra le sessanta testate scolastiche selezionate dalla commissione costituita presso il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti che, dopo un’attenta valutazione dei circa mille giornali (anno scolastico 2005-2006) inviati dalle istituzioni scolastiche di tutta Italia, ha ritenuto meritevole di un riconoscimento il prodotto realizzato dai ragazzi di Amalfi.
Inviato con la relativa domanda di partecipazione dal Liceo Scientifico Ercolano Marini di Amalfi, di cui è preside il Prof. Francesco Criscuolo, per conto anche degli istituti Tecnico Commerciale Pantaleone Comite di Amalfi, Tecnico per il Turismo di Amalfi e della Scuola Media di Amalfi, il giornale scolastico presenta un’approfondita inchiesta sul mondo della droga che gli oltre trenta ragazzi hanno svolto con approfondimenti ed interviste a forze dell’ordine, equipe specialistiche e tossicodipendenti, fornendo un quadro complessivo del fenomeno in Costiera Amalfitana. Della durata di quattro mesi, il corso rientrava nell’ambito del Progetto Icaro, il programma triennale finanziato con fondi regionali e promosso per favorire nuove forme di aggregazione e combattere così le devianze giovanili tra le quali proprio le tossicodipendenze.
Comprendente anche centri di ascolto, corsi di musica e di videoproduzione, il Progetto Icaro, coordinato dalla psicopedagogista Anna Di Martino, si è concluso lo scorso anno con gli ultimi laboratori, tra cui quello di giornalismo. Soddisfazione per il risultato raggiunto (il giornale scolastico Sottosopra, oltre agli articoli di cronaca, comprende un ampio dossier sulle tossicodipendenze che è stato oggetto anche una video-inchiesta prodotta dalla Mo’Film e la cui lavorazione è terminata qualche mese fa) è stata espressa dal consigliere delegato alle politiche sociali, dott. Alberto Alfieri, e dall’intera amministrazione comunale.
La cerimonia di premiazione delle 60 scuole vincitrici (anche quest’anno sono venti per ogni ordine di scuola: primaria, secondaria e secondaria superiore) si svolgerà a Roma, martedì 27 marzo 2007, presso la Sala dello Stenditoio (Complesso S. Michele a Ripa) alle ore 15.30. Nella mattinata dello stesso giorno, alle ore 10,00 nell’Auditorium dell’Ordine nazionale dei giornalisti, si terrà un seminario di studi sul tema “La funzione dei giornali scolastici nell’evoluzione dei linguaggi giovanili”, coordinata dal Consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Giovanni Fuccio. Dopo i saluti del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e del presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, interverranno Elisabetta Davoli, Dirigente Ministero Pubblica Istruzione; Rossana Sisti, Giornalista quotidiano Avvenire – Coordinatrice “Popotus”; Mario Pedicini, Provveditore agli Studi – Dirigente USP; Francesco Scolari, Pedagogista.
Comune di Amalfi – Eventi [amalfievents@libero.it]

2) Vesuvio: trona il trenino.
AL VIA IL CONCORSO INTERNAZIONALE PER IL PROGETTO DELLA FERROVIA DEL VESUVIO: DOPO OLTRE CINQUANT’ANNI TORNA SUL VULCANO IL TRENINO PER I TURISTI
Oggi, 24 marzo 2007, presso Villa Favorita a Ercolano (Napoli) – una delle nuove sedi della Giunta regionale della Campania – il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, l’Assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, il Sindaco di Ercolano, Nino Daniele e il Commissario dell’Ente Parco nazionale del Vesuvio, Amilcare Troiano hanno presentato il concorso internazionale per la progettazione della nuova ferrovia del Vesuvio e la mostra “Risalire il vulcano”.

1) IL CONCORSO
Il concorso – che verrà bandito nei prossimi giorni dall’EAV (Ente Autonomo Volturno, holding dei trasporti della Regione) – servirà a individuare il progetto preliminare che consentirà di avviare finalmente la realizzazione di un collegamento su ferro per raggiungere il vulcano, dopo anni di impasse burocratici e con un progetto completamente modificato e interamente compatibile con l’ambiente, in linea con uno dei progetti strategici più importanti del Piano del Parco nazionale.
Le domande dovranno pervenire all’EAV entro 70 giorni dalla pubblicazione del bando, mentre il progetto vincitore sarà individuato nei primi mesi dell’anno prossimo al termine di due successivi gradi di selezione, il primo dei quali servirà a scegliere 10 idee progettuali, tra cui – nella seconda gara – sarà individuato il progetto preliminare della nuova ferrovia.
Al vincitore del concorso verrà affidata anche la progettazione definitiva e riceverà un premio di 100.000 euro.
Al secondo classificato verrà assegnato un rimborso spese di 60.000 euro, al terzo di 35.000, mentre i concorrenti classificatisi dal quarto al decimo posto riceveranno 15.000 euro.
Un Comitato tecnico, costituito presso l’EAV, ha predisposto le linee guida che i concorrenti dovranno seguire per la progettazione.
Questi i componenti del Comitato: per l’EAV l’ing. Fiorentino Borrello (responsabile del procedimento), il dott. Alessandro D’Ambrosio (consulente per gli aspetti giuridico-normativi) e la dott.ssa Angelina Martino (responsabile legale e responsabile del procedimento della gara); il professor Carlo Gasparrini (consulente per gli aspetti urbanistici e ambientali, che oggi ha anche illustrato le linee-guida del bando), il Preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II”, Benedetto Gravagnuolo (consulente per gli aspetti storici e architettonici), il prof. Ettore Cinque e il dr. Luigi Soprano (consulenti per la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria), l’ing. Paolo Delli Veneri (consulente per i sistemi funicolari) e l’ing. Pasquale Sposito (consulente per la gestione dell’esercizio).
I PROGETTI PRELIMINARI
I progetti preliminari presentati saranno invece valutati da una Commissione di cinque componenti, due dei quali indicati dall’Assessorato ai Trasporti della Regione Campania, due dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e uno dal Comune di Ercolano.Entro il 2008, poi, si attiverà la procedura della “finanza di progetto” (il cosiddetto “project financing”), che prevede l’intervento di capitali privati per la progettazione esecutiva, la costruzione e la gestione dell’infrastruttura: si tratta in pratica di un’altra gara, con la quale verrà scelto un concessionario, al quale saranno affidate la realizzazione e la gestione della ferrovia, in base alla normativa vigente sui lavori pubblici. I capitali privati, infine, saranno integrati da un contributo regionale.
LA STORIA
Con questo concorso si avvia dunque finalmente l’iter per la realizzazione di un collegamento su ferro per il vulcano, atteso da oltre cinquant’anni: secondo le linee guida, infatti, il progetto, dovrà riprendere quello del treno a cremagliera Cook che collegava Pugliano (Ercolano) con la stazione inferiore della storica funicolare, la quale – a sua volta – portava fino a 200 metri dall’orlo del cratere.
Con una modifica importante: la funicolare non verrà realizzata per ragioni di fragilità ambientale dei versanti del Gran Cono ma la ferrovia, nel suo tratto finale, dopo aver lambito il Colle Umberto, condurrà a uno dei luoghi di maggior fascino paesaggistico e ambientale, la Valle dell’Inferno, tra la caldera del Monte Somma e il Vesuvio.
Il treno Cook fu istituito nel 1903 e dismesso definitivamente nel 1955; venne infine sostituito da una seggiovia che chiuse nel 1984.
La funicolare, invece, istituita nel 1880 e resa celebre dalla canzone “Funiculì, funiculà”, fu danneggiata irreparabilmente dall’eruzione del 1944 e mai più riattivata.
Il progetto preliminare avrà dunque l’obiettivo del recupero e dell’integrazione, con modalità ecosostenibili, del tracciato dell’ex cremagliera Cook non solo come infrastruttura al servizio del Parco ma, soprattutto, come direttrice di collegamento trasversale del territorio, dalla fascia costiera a quelle montane più interne del Somma/Vesuvio, e come potente occasione di riqualificazione dei paesaggi attraversati.
Dai paesaggi agrari e periferici delle pendici più basse alle pinete di rimboschimento da rigenerare con l’inserimento di una maggiore complessità vegetale, sino ai ginestreti e alla vegetazione pioniera delle lave e delle colate piroclastiche (ossia di materiali sciolti come lapilli e polveri): uno straordinario palinsesto geologico e vegetale che racconta tutte le fasi della riconquista biologica successiva alle eruzioni e dell’addomesticamento dell’uomo, forestale e agricolo.
La linea sarà lunga 5 km e prevede 5 fermate che non solo rendono accessibili aree di importanza storica come l’ex stazione Cook e l’Osservatorio Vesuviano, ma anche luoghi finora poco conosciuti e di grande bellezza della vicenda geologica e botanica del duplice vulcano (il Somma/Vesuvio), attraverso una connessione con i sentieri del Parco alle diverse quote della risalita.
Una soluzione necessaria per migliorare la sostenibilità ambientale dell’area perché consente di abbassare da quota 1.000 a quota 270 il parcheggio dei bus turistici: in questo modo si avvia a soluzione il problema dell’accessibilità su gomma, oggi esclusiva per raggiungere il vulcano, che provoca problemi di congestione del traffico veicolare, inquinamento acustico e atmosferico, oltre al negativo impatto visivo dei bus parcheggiati alla base del cratere.

2) LA MOSTRA.
La mostra. In concomitanza con la presentazione del concorso, sempre all’interno di Villa Favorita, viene inaugurata la mostra “Risalire il vulcano”, che intende illustrare, da un lato, i contenuti del bando di concorso, dall’altro la varietà dei materiali (foto, disegni, grafici, riprese aeree, elaborazioni video) messi a disposizione dei concorrenti dal Comitato che ha elaborato le linee guida per la progettazione.
Articolata in cinque sezioni – il racconto della risalita, l’immagine storica del territorio, lo sguardo fotografico, i piani e i programmi, il concorso – la mostra (organizzata dall’EAV con il coordinamento scientifico e il progetto grafico dell’allestimento del prof. Carlo Gasparrini, assieme agli architetti Massimo Lanzi e Alessia Sannolo, e con l’allestimento e il progetto dell’immagine grafica a cura dello studio “Fiorentino Architettura”), è visitabile gratuitamente negli orari di apertura della Villa e resterà aperta fino al termine di tutta la fase di progettazione dell’opera.
I materiali esposti intendono seguire il “filo rosso” di una infrastruttura interpretata come progetto di conoscenza del territorio e costruzione di nuove opportunità di trasformazione.
Partendo dai diari di viaggiatori autorevoli avvicendatisi nella salita al vulcano, si passa, attraverso lo sguardo dell’iconografia storica e della fotografia contemporanea, all‘individuazione dei diversi modi in cui, nel tempo, si sono costruite alcune immagini “canoniche” del Somma-Vesuvio, dall’invenzione paesaggistica al realismo scientifico, fino alle immagini da “esportazione” delle gouaches.

Attraverso i piani e i programmi si riconosce invece come i modi e le forme dell’accessibilità siano stati protagonisti di una incredibile parabola, dalla complessità del sistema ferroviario dei primi anni del XX secolo alla densità odierna dei sistemi su gomma e su ferro, che sezionano e frammentano il territorio, per arrivare all’articolazione degli strumenti della pianificazione più recente, dal piano del Parco Nazionale del Vesuvio a quello del sistema di metropolitana regionale.
La sezione “concorso”, infine, ospiterà i progetti che avranno partecipato al bando per la nuova ferrovia.

SCHEDA – LE LINEE GUIDA PER IL PROGETTO PRELIMINARE
DELLA FERROVIA DEL VESUVIO
Il progetto preliminare dovrà prevedere un primo significativo stralcio dell’opera, corrispondente al tratto compreso tra l’ex Officina Cook e la base del Gran Cono a quota 850 metri, in un’area compresa tra questo e la caldera del Somma. Di lì in poi si potrà proseguire soltanto a piedi, non essendoci più la funicolare.
La linea sarà lunga 5 km e prevede 5 fermate, ossia:

● Cook, con la trasformazione delle ex officine in stazione con servizi di accoglienza e informazione ai turisti e aree espositive;
● Canteroni, nei pressi del colle omonimo;
● Osservatorio Vesuviano;
● Tirone, nei pressi delle riserva forestale omonima;
● Vulcani, nei pressi del Colle Umberto, tra Vesuvio e Monte Somma.

L’intero percorso durerà circa 10 minuti e dovrà essere effettuato con trenini a basso impatto ambientale. Ogni fermata consentirà ovviamente l’accesso ai sentieri del Parco nazionale del Vesuvio.

Il progetto potrà prevedere anche altri importanti interventi di riqualificazione delle aree circostanti la nuova ferrovia.

Particolarmente significativo il recupero della cava dismessa Amendola-Formisano, una parte della quale è stata utilizzata in passato anche come discarica: qui sono previste anche aree attrezzate all’aperto per attività turistico-ricreative (percorsi per mountain bike, etc.)

Verrà anche riqualificata via Fellapane, con la realizzazione di una passeggiata tra i resti delle colate laviche del 1944 verso San Sebastiano e Cercola, e più in generale saranno effettuati interventi di miglioramento della gestione del ricco patrimonio forestale del Parco.

In un secondo momento, si estenderà il sistema fino ai collegamenti anche intermodali con le città confinanti con il vulcano, l’autostrada Napoli-Salerno e con la fascia costiera e gli approdi portuali di Ercolano-Villa Favorita e Portici.
DALLA REGIONE CAMPANIA, COMUNICATO STAMPA DEL 24 MARZO 2007

3) VILLA RUFOLO IN GESTIONE ALLA FONDAZIONE RAVELLO
L’Assessore al Turismo ed ai Beni Culturali della Regione Campania, Marco Di Lello, l’amministratore dell’Ente provinciale per il turismo di Salerno, Gennaro Avella ed il presidente della Fondazione Ravello, Domenico De Masi, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con il quale si trasferisce la gestione del complesso monumentale di Villa Rufolo, alla Fondazione Ravello fino al 2016.
L’accordo affida la manutenzione e la valorizzazione del complesso monumentale alla Fondazione Ravello, di cui fanno parte la Regione Campania, la Provincia di Salerno, il Comune di Ravello e la Fondazione Monte Paschi di Siena.
La Fondazione Ravello dal 2002 si interessa della promozione e del coordinamento di rilevanti iniziative culturali tese anche al potenziamento della fruibilità dei beni di interesse artistico e storico situati nell’area del Comune di Ravello, allo scopo di attirare turismo eccellente e di contribuire allo sviluppo sostenibile della Costiera.
Villa Rufolo rappresenta uno dei massimi gioielli architettonici e paesaggistici della Campania, ispiratore di artisti immortali come Boccaccio e Wagner e sede della manifestazione internazionale “Festival di Ravello” che è oggi una delle prime realtà musicali d’Europa e modello originale di sviluppo per un turismo centrato sull’estetica e sulla cultura. Per questi risultati, rapidi e straordinari, la Fondazione ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi l’ambito Premio Leonardo, assegnato dalla Confindustria e dall’ICE.
“In questi anni in Campania – ha dichiarato l’assessore al Turismo ed ai Beni Culturali della Regione Campania, Marco Di Lello – molto abbiamo innovato nel campo della gestione dei beni culturali: oggi sperimentiamo un nuovo modello di gestione pubblico-privato, insieme agli enti culturali, in controtendenza con i segnali che giungono da Roma in questi ultimi tempi, incentrato sulla reale valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico e storico.
“Affidare alla Fondazione Ravello il complesso monumentale di Villa Ruffolo – ha concluso Di Lello – significa offrire nuove opportunità di crescita ad un territorio molto amato dai turisti italiani e stranieri che scelgono ogni anno di visitare Ravello e l’intera area amalfitana”.

DALLA REGIONE CAMPANIA. COMUNICATO DELL’UFFICIO STAMPA DEL 23 MARZO 2007 –


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