Sabato 25 novembre 2006 alle ore 11.00 si terrà a Salerno, in località Giovi Piegolelle, la cerimonia di intitolazione di una strada a San Josemarìa Escrivà , fondatore dell’Opus Dei, e di una piazza al suo primo successore alla guida dell’Opera, Mons. Alvàro del Portillo di cui ha avuto inizio recentemente il processo di beatificazione.

Nel corso della cerimonia sarà scoperta un’edicola votiva che raffigura San Josemaria e Don Alvaro sulle scale del castello Arechi, simbolo della città di Salerno, che guardano con affetto la città mentre sullo sfondo risalta l’immagine della Madonna a cui San Josemarìa era molto devoto.

Alla cerimonia prenderanno parte il sindaco di Salerno, On. Vincenzo De Luca, Mons. Marcello De Maio, Vicario Generale della Diocesi, e le maggiori autorità cittadine. Si prevede anche la presenza di numerosi fedeli ed amici dell’Opera della città di Salerno oltre che degli abitanti di Giovi e degli studenti di alcune scuole limitrofe.

San Josemaria nacque in Spagna il 9 gennaio 1902 a Barbastro, un piccolo paese dell’alta Aragona; in famiglia ricevette una profonda educazione cristiana che lo preparò a ricevere la vocazione al sacerdozio. Fu ordinato sacerdote nel 1925 e dopo 3 anni, esattamente il 2 ottobre del 1928, per ispirazione divina fondò l’Opus Dei, cammino di santificazione nell’adempimento del lavoro e dei doveri ordinari di ciascun cristiano, precorrendo in questo gli insegnamenti fondamentali del Concilio Vaticano II sulla chiamata universale alla santità.

Nel 1946 si trasferì a Roma dove visse la maggior parte della sua vita. Da Roma fece viaggi nella penisola per conoscere i diversi ambienti e studiare l’espansione dell’Opus Dei in nuove città e così conobbe anche Salerno. Nel 1948 fece tappa nella città in un suo viaggio di andata e ritorno in Calabria e in Sicilia insieme a don Alvaro del Portillo e altre persone e vi celebrò anche la Santa Messa.
Morì a Roma il 26 giugno del 1975 ed il suo corpo riposa nella Chiesa prelatizia di Santa Maria della Pace; il 6 ottobre 2002, fu canonizzato da Giovanni Paolo in Piazza San Pietro davanti a numerosissimi pellegrini provenienti da oltre 80 paesi.

Mons. Alvaro del Portillo è stato il primo successore di San Josemarìa ed il suo più stretto collaboratore a partire dal 1935 , anno in cui ricevette la vocazione all’Opera. Molte persone di ogni classe e condizione lo amavano per la sua bontà e la sua umiltà. Il giornalista e scrittore Vittorio Messori, che lo intervistò, dopo la sua morte avvenuta a Roma il 23 marzo del 1994 , dichiarò che, dinanzi alla sua semplicità e carità sacerdotale, aveva provato il desiderio di confessarsi con lui piuttosto che di intervistarlo.

Par San Josemarìa il lavoro professionale non è sono soltanto il mezzo necessario per garantire il sostentamento individuale e familiare, né la sola produzione di beni utili, né semplicemente una forma di realizzazione personale. E’ molto di più: è il luogo del personale incontro con Dio ed un modo di servire gli altri. In questa prospettiva il lavoro si trasforma e si converte in motore di progresso e di sviluppo.
Questa visione del lavoro ha incoraggiato migliaia di uomini e donne a mettere il proprio lavoro al servizio del bene spirituale e materiale dei loro concittadini.

Da questa spinta sono nate, in ogni paese, iniziative di carattere professionale. Si tratta di attività di pubblico interesse come università, scuole di formazione professionale, residenze di studenti, scuole, ambulatori, ecc. che contribuiscono a sanare le carenze del proprio paese o ambiente, senza discriminazione di razza, religione o condizione sociale.

Anche a Salerno è attiva dal 1986 una Associazione Culturale – “Il Maestrale”- che è nata per iniziativa di alcuni professionisti, imprenditori e genitori con la finalità di promuovere attività di formazione umana e cristiana rivolta sia ad adulti che a giovani studenti.
Negli anni ha portato avanti diverse iniziative tra cui un convegno organizzato nell’Anno Internazionale della Famiglia proclamato dall’ONU nel 94; corsi di orientamento familiare, di etica professionale e di bioetica, un convegno sul Santo Rosario e nel maggio di quest’anno e’ stata presentata l’enciclica del Santo Padre Benedetto XVI con alcune interessanti testimonianze raccolte dal mondo del volontariato.
Tra le attività rivolte ai giovani sono da annoverare corsi di informatica, di lingua inglese, di metodologia allo studio, incontri di orientamento alla scelta della facoltà universitaria insieme ad attività sportive e gite. Non sono mancate iniziative volte alla valorizzazione del ruolo della donna nella società e nella famiglia.

Un messaggio, quello di Escrivà, che, come si vede, resta di grande attualità, capace com’è di coniugare valori e sviluppo in una prospettiva di autentico progresso civile.
Per saperne di più consultare il sito www.opusdei.org

francesca blasi Mobile – 334 30 86 919 [bla.fra@katamail.com]

Categorie: Eventi

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