Il 19 ottobre 2006 Francesco Landolfo, presidente dell’arga Campania lasciò orfana la sua amatissima famiglia e quella dell’Arga.
Lasciò tutti per sempre ma l’eredità della sua associazione fu come un testamento per chi gli stava vicino diuturnamente, anche se spesso solo telefonicamente. Parlo di me, ovviamente.
Avevamo in mente, e ne parlavamo continuamente spesso con vedute differenti, un’associazione che servisse a qualcosa: ai colleghi, alle istituzioni e a noi che seppure ci trovavamo separati politicamente eravamo uniti nell’amore per la terra. E l’arga era la palestra per allenarci a stimolare altri colleghi per parlare di agricoltura e ambiente, principalmente.
Non poteva morire la nostra idea e quindi nemmeno l’arga. Ci sono voluti due anni per capirlo ma alla fine ce l’abbiamo fatta.
Ricostruita con alla guida la tua figliola Geppina e suo vice il tuo amicone Luciano Pignataro a farle da battistrada; e con me dentro a fare da nonno a questa nidiata di arghini.
Di cose buone ne abbiamo predisposte e ci siamo dati un anno di tempo.
Ne riparliamo a ottobre prossimo, nel frattempo proteggici, a cominciare dal tuo amico-nemico, Gianpaolo
Attività Arga
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