I CAMICI BIANCHI PREPARANO “LA MARCIA SU ROMA”
La manovra finanziaria colpisce i centri di analisi con tagli fino al 50%. L’allarme degli analisti: rischiamo di chiudere.
Laboratori di analisi, è mobilitazione generale. Lunedì 13 Novembre manifestazione Nazionale a Roma in Piazza Montecitorio e,successivamente, una pubblica assemblea presso il cinema Capranica con l’intervento di numerosi parlamentari di entrambi gli schieramenti politici.
Lo slogan della manifestazione “I laboratori di analisi una risorsa non un problema”compendia sinteticamente l’opinione delle associazioni di categoria che, dal Piemonte alla Sicilia, faranno convergere migliaia di addetti ai lavori nella Capitale.
“Si tratta, – dichiara il leader di Federlab Campania, Vincenzo D’Anna l’associazione che riunisce oltre seicento dei quattromila laboratori operanti sul territorio nazionale -, di difendere una capillare rete posta al servizio del cittadino e delle fasce deboli. Quello del Governo è un provvedimento che mira a sostituire le piccole e medie strutture con Megalaboratori, nel tentativo di ottenere risparmi su una voce di spesa che incide appena per 1,6% del fondo Sanitario nazionale”.
Anche gli ordini professionali scendono sul piede di guerra, Ernesto Landi presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi ha dichiarato:” Ricorreremo, se sarà necessario, anche alla Corte europea di giustizia per difendere il diritto dei Biologi ad esercitare la professione con tariffe che già normalmente in Italia sono sottostimate rispetto alla media dei Paesi europei dove vigono tariffe del 150% più alte. Occorre preservare gli standard di qualità delle prestazioni di laboratorio che sono richieste nel 70% dei casi di malattia”.
Il provvedimento proposto dal Governo favorisce i grandi gruppi privati e tende a spostare risorse economiche dall’area dei servizi territoriali a quella ospedaliera. “Una partita che si gioca sulla pelle dei cittadini costretti a spostarsi dalle periferie al centro città, e dai piccoli comuni verso le Megastrutture” – afferma il presidente nazionale dell’Anisap, l’Associazione delle strutture sanitarie private,Vittorio Cavaceppi -.
“Particolarmente grave è la prospettiva occupazionale nelle regioni meridionali ove insiste una rete territoriale molto diffusa che sconterà pesantemente il disegno governativo con la perdita di migliaia di posti di lavoro”,-Tale momento -annuncia il presidente di Federlazio Claudia Tulimiero Melis – ci induce a valutare la possibilità di intraprendere un atto di diffida ad personam nei confronti del ministro della Salute.
9 novembre 2006
Raffaele Balletta Ufficio Stampa -ufficiostampacla@email.it
Coordinamento Nazionale Laboratori di Analisi.
info: 081/2452387 – 081/2452355/ 339/5938642


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