COMUNICATO STAMPA

I ROM NON SONO LADRI DI BAMBINI!!

“I Rom non sono ladri di bambini! Basta con queste superstizioni che servono solo a generare altri pregiudizi nei confronti di persone vittime di esclusione sociale!”, sono le parole amareggiate di Tanio Angioino, dell’Opera Nomadi di Giugliano in Campania, l’organizzazione che si prende cura da anni del più grande campo ROM della Campania, il campo di Ponte Riccio, dove vivono oltre 500 bosniaci, dei quali 250 minori, perlopiù nati in Italia, come molti dei loro genitori.
“Non desideriamo entrare nel merito dell’indagine giudiziaria che deve accertare se c’è stata la riduzione in schiavitù, e deve prevedere l’accompagnamento ai servizi sociali dei minori, come prevede la normativa in vigore, ma ciò che non troviamo accettabile è che sul presunto comportamento criminoso di alcuni si colpisca una comunità intera, con metodologie discutibili quali il prelievo di materiale biologico per l’esame del DNA. Grave è stata anche la spettacolarizzazione di questo metodo, che induce a rafforzare i pregiudizi nei confronti dei Rom.”
“Ciò che non emerge mai in questi veri e propri pogrom giornalistici sono le ragioni dell’esilio delle comunità rom della Campania”, aggiunge Emiliano Di Marco, collaboratore dell’Opera Nomadi ed operatore del Programma che il Comune di Napoli ha avviato in partenariato con l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Giugliano per la tutela dei Rifugiati, “i Rom di Ponte Riccio sono tutti bosniaci, sono persone fuggite dalla terribile guerra civile in Jugoslavia, vittime di persecuzioni e violenze documentate dai più autorevoli organismi internazionali di tutela dei diritti umani. Ma il paradosso è che molti di loro sono nati in Italia, ma non sono cittadini italiani per il nostro paese e non sono bosniaci per le autorità della Bosnia Erzegovina, sono quindi apolidi di fatto, persone che andrebbero aiutate ed essere accolte con programmi sociali degni delle migliori esperienze sviluppate in Europa”.
“E’ necessario che nei nostri territori le istituzioni prendano atto che non è con i programmi di rimpatrio che si risolve il dramma sociale e l’abbandono in cui vivono le popolazioni Rom. La Provincia non ha mai sbloccato i fondi per intervenire strutturalmente a ponte Riccio per realizzare un campo accogliente e dotato di servizi, nonostante la disponibilità del Comune di Giugliano. Ci auguriamo che questo appello trovi una riposta, prima che la stampa torni nuovamente ad accorgersi dei Rom, magari la prossima volta parlando dei bambini che muoiono di freddo.”

Opera Nomadi
Progetto IARA (art. 1 sexies 189/02)
Luigi Maisto (RESP. PUBBLICHE RELAZIONI COMUNE GIUGLIANO)3936059005
Tanjo Gioino (OPERA NOMADI)3288734201
Emiliano Di Marco (PROGETTO RIFUGIATI IARA) -3291097365
Ciro Biondi [cirobiondi@alice.it]


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