I Radicali per il Mezzogiorno europeo hanno commentato attraverso le parole di Raffaele Minieri ed Emilio Martucci la triste notizia della morte di Aldo Loris Rossi. Urbanista nonché uomo molto vicino a Marco Pannella fin dai tempi della presenza di quest’ultimo nel consiglio comunale di Napoli (anni’80) Loris Rossi fu ispiratore del progetto “Grande Napoli”, da cui deriverà un’associazione radicale.
Negli ultimi anni è stato molto attivo sul tema della rottamazione edilizia e (sempre assieme a Pannella) del rischio Vesuvio.
L’avvocato Raffaele Minieri, della direzione nazionale di Radicali Italiani, ha così ricordato l’importanza di Aldo Loris Rossi e quanto le sue tematiche siano tutt’ora di stretta attualità:“La figura di Aldo Loris Rossi per Napoli è stata ed è importantissima e centrale perché poneva uno dei temi fondamentali, ovvero il disagio urbanistico come presupposto del disagio sociale di questa città.
Il consumo di suolo – più volte denunciato da Rossi e dai radicali – rappresenta e ha rappresentato per il Meridione uno dei problemi fondamentali, al punto che si finisce per sfidare la natura in particolare con il pericolo Vesuvio.
L’importanza di non creare discariche sociali nelle periferie, attraverso anche l’urbanistica, è un tema fondamentale e attualissimo.
Aldo Loris Rossi aveva già negli anni immaginato che la devianza e l’esclusione passavano anche per quelli che conosciamo come quartieri dormitorio. Periferie completamente abbandonate dove non ci sono alternative e dove la bruttezza e l’esclusione vanno di pari passo con il degrado”.
Di tenore più accorato il ricordo di Emilio Martucci, tesoriere dell’associazione Radicali per il Mezzogiorno europeo ma che da ex esponente dell’associazione Per la grande Napoli ha avuto modo più volte di interfacciarsi con Aldo Loris Rossi:“Non so se si dirà tanto o troppo poco sul professor Aldo Loris Rossi.
Posso dire, per il fatto di averlo conosciuto nell’arco della mia militanza radicale, che mi dispiace perdere una persona colta, spigolosa, poliedrica, intrigante sotto tanti punti di vista, che quando apriva la bocca parlava a braccio e mai a vanvera. Ricordo orgogliosamente che sono stato tesoriere qualche anno fa dell’associazione radicale Per la grande Napoli che deve tale nome proprio a un progetto di città di Aldo Loris Rossi.
L’ultima volta che ho avuto l’onore di incontrarlo fu una mattina di qualche anno fa a piazza del Gesù a Napoli in compagnia di un altro signore, un certo Marco Pannella, quando si fermò al nostro tavolo per firmare una delle proposte di legge, se ben ricordo quella sull’Eutanasia Legale. Forse anche noi radicali partenopei non siamo stati in grado di stare al passo con un genio. A presto Prof.”
Fabrizio Ferrante

Categorie: Attualità

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