Tutto è pronto a Taranto per la finale nazionale della terza edizione del “Festival italiano della cucina con la cozza tarantina”. Gli chef delle più importanti strutture ristorative ed alberghiere dell’intera nazione che hanno superato le gare di selezione, attuate durante l’anno come da regolamento del concorso itinerante, nella propria regione, gareggeranno per la conquista dell’ambito primo posto. Fra i 12 concorrenti in gara, per la Campania, parteciperanno ben tre concorrenti: Mirko Ricci, di San Giorgio del Sannio; Giampiero Scola, di Agropoli e Raffaele Guglielmelli, di Nova Velia. Gli altri chef in gara sono: Viviana Varese, di Orio Litta, Cosimo Orfano, di Trieste; Roberto Leoni, di Riccione; Tiziano Meta, di Venafro; Antonio Mastrantuono, di Castel Petroso; Andrea Rocco, di Formia; Edmondo Del Donno, di Alberobello; Giuseppe Olivieri, di Castellaneta Marina e Wayel Boubaker di Taranto. La kermesse che vedrà impegnati oltre agli chef in gara, numerosi giornalisti che nei giorni 19 – 20 – 21 e 22 saranno presenti a Taranto per meglio conoscere le realtà del territorio, si svolgerà presso l’albergo ristorante di Puglia “Tre Trulli”. Sarà, in base al programma stilato da Cosimo Lardiello, presidente del “Centro di Cultura Renoir” di Taranto che ha promosso l’iniziativa, un educational tour che permetterà ai corrispondenti delle varie testate italiane ed estere di approfondire la conoscenza di Taranto e delle sue zone limitrofe che vantano storia, cultura, enogastronomia ed imprenditorialità e rappresentano una delle più belle zone della Puglia. In molti già conoscono il territorio tarantino grazie ad altre iniziative di Lardiello, realizzate con tanto impegno e passione per promuovere la propria terra che ama ed alla quale si dedica con abnegazione. In questi quattro giorni gli organi di informazione avranno modo di approfondire la reale immagine di tutto quanto fa di Taranto e della Puglia una zona ineguagliabile. In particolare la cozza tarantina, che il promotore dell’iniziativa mette in luce per diffonderla nel mondo, vuole essere uno dei tanti elementi portanti attraverso i quali Taranto può proporsi all’attenzione nazionale e mondiale per un’espansione commerciale di prodotti di naturale bontà e gusto che, oltre alle esportazioni, favoriscano il desiderio di conoscenza dei luoghi di produzione per la loro unicità. L’ARGA CAMPANIA, associazione regionale giornalisti agricoli, agroalimentare, ambiente e territorio parteciperà al tour con il presidente Francesco Landolfo, coordinatore per il Sud e le isole, e la delegata alle tipicità Brunella Cimadomo. La tipicità della cozza tarantina, rispetto a quelle di altre zone italiane e del mondo, è dovuta al particolare e grande gusto che le acque del Mar Grande ed ancor più quelle del Mar Piccolo trasmettono, con i litri di acqua dolce e calda insieme alla giusta concentrazione di sale ed al placton di cui è ricco, alle coltivazioni di mitili conferendo una forte identità al prodotto. I circa 300mila quintali di cozze prodotte nel 2004, che impegna nella miticultura circa 800 addetti, con un ricavato 22milioni di Euro che si raddoppiano nella commercializzazione, rappresentano una realtà che trova riscontro nella qualità del prodotto. I recenti metodi di produzione “in sospensione” che prevede che i mitili vengano tenuti sospesi in reste nella colonna d’acqua, sostenuti da supporti fissi (pali in legno o ferro), come afferma Riccardo della Ricca, biologo dei Due Mari di Taranto, rendono la cozza tarantina sicura, particolare e sempre più richiesta dai buongustai e dai grandi chef. L’occasione di questo incontro tatantino tra mass media, autorità, imprenditori ed operatori commerciali offrirà l’opportunità di mettere a punto programmi per la realizzazione di obiettivi espansionistici della Taranto turistica, culturale, imprenditoriale ed enogastronomia che Lardiello con la sua operatività impone.
Giuseppe De Girolamo


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