SANFELICE DI BAGNOLI (GIOVANI CONFAPI) SU DICHIARAZIONI DI TREMONTI: NO AD UN’ALTRA CASSA DEL MEZZOGIORNO O SIMILARI PER IL RILANCIO DEL SUD
Creare le precondizioni per lo sviluppo solo così si potrà chiedere di investire al sud e agli imprenditori di restarvi
Roma, 10 settembre 2010 – “Mai replicare l’esperienza della Cassa del Mezzogiorno per il sud Italia, un meccanismo perverso che ha generato uno sperpero di risorse importanti, per le quali ancora oggi si versano lacrime e sangue; una politica, quella della Cassa del Mezzogiorno, che ha soprattutto favorito l’attecchimento della criminalità organizzata nelle imprese, ed in taluni ranghi della politica, piuttosto che lo sviluppo auspicato.”
Questo il commento della Presidente dei Giovani Imprenditori della Confapi Valentina Sanfelice di Bagnoli alle dichiarazioni riportate dal Ministro Tremonti in occasione della festa Atreju.
“Il sud è a picco – prosegue Sanfelice – perché mancano le precondizioni per uno sviluppo economico stabile e duraturo. La criminalità organizzata in quei territori garantisce un legame forte tra le sue strutture, l’impresa (una certa impresa) e la politica (una certa politica), ne condiziona lo sviluppo impedendo alle eccellenze di emergere e di creare un indotto virtuoso. Se non recuperiamo – aggiunge Sanfelice – l’appetibilità del territorio rendendolo “fruibile” dal punto di vista imprenditoriale, creando condizioni “umane” di permanenza, nessun incentivo sanerà la chilometrica distanza che ci divide dal resto d’Italia.
Dice bene il Ministro Tremonti – conclude Sanfelice – quando afferma che al sud ci vuole più Stato, ma uno Stato garante della legalità, della sicurezza, e di politiche nuove e futuristiche e non di uno Stato che perseveri in politiche vecchie, già percorse e pure fallite.***
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