Fnsi su raccolta firme contro la giornalista Enza Dell’Acqua
Il segretario generale e il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, condividono le preoccupazioni e le denunce del Sindacato giornalisti della Calabria e del responsabile per la legalità della Fnsi in merito alla vicenda della raccolta di firme contro la collega del Quotidiano del Sud, Enza Dell’Acqua.
«La collega – dicono – ha sempre svolto con coraggio il suo lavoro di cronista e con le sue inchieste ha contribuito a svelare il malaffare nella città di Nicotera, Comune di recente commissariato per mafia.
Ora contro di lei è stata addirittura promossa una raccolta di firme con lo scopo dichiarato di ridurla al silenzio. Questo è inaccettabile.
La Fnsi chiede, in primo luogo ai media nazionali, non solo di illuminare questa triste vicenda, ma soprattutto di riprendere le inchieste di Enza Dell’Acqua che hanno provocato tale intollerabile aggressione, creando così una scorta mediatica a difesa della collega e di tutti i giornalisti finiti “nel mirino” per via del proprio lavoro».
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Fnsi su polemica con Grillo e provvedimenti a tutela libertà di informazione
Chi davvero è interessato ai temi della libertà di informazione invece di progettare tribunali speciali e giurie popolari si dedichi alla approvazione di quelle norme che consentirebbero all’Italia di risalire decine di posizioni nei rapporti internazionali sulla libertà di informazione.
L’attuale mediocre collocazione deriva, infatti, dalla debolezza delle normative antitrust, dall’irrisolto conflitto di interessi, dall’ingerenza della politica nella gestione della Rai, in modo particolare, dal crescere delle minacce nei confronti dei cronisti che indagano e scrivono su mafie, malaffare, corruzione. La mancata abrogazione della pena del carcere connessa ai reati di opinione, per altro sollecitata dalle istituzioni europee e, soprattutto, l’uso e l’abuso delle cosiddette “querele temerarie” hanno determinato un drastico peggioramento della posizione dell’Italia in alcuni dei più prestigiosi rapporti internazionali. Ci auguriamo che il triste dibattito di queste ore non si esaurisca nello spazio di una battuta, ma sia ora trasformato, dal governo e dal parlamento, in una efficace e tempestiva iniziativa per portare alla approvazione gli opportuni provvedimenti a tutela del diritto di cronaca e del diritto dei cittadini ad essere informati.
Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
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Fnsi su Beppe Grillo
«Vorremmo rassicurare Beppe Grillo: se fosse approvata la sua proposta l’Italia non occuperebbe più il 77°, ma il 154° posto nella classifica sulla libertà di stampa nel mondo. Quello che il leader del Movimento 5 Stelle fa finta di non capire, lanciandosi in un linciaggio mediatico di stampo qualunquista contro tutti i giornalisti, è che sono le minacce e le intimidazioni, come quelle che lui velatamente lascia trasparire, a far precipitare il Paese nelle classifiche internazionali. Sarebbe molto più opportuno che Beppe Grillo utilizzasse le proprie energie per impegnarsi affinché in Parlamento venga rapidamente abrogato il carcere per i giornalisti e approvata una norma che scoraggi il fenomeno delle querele temerarie. Altrettanto impegno, in particolar modo sul versante del contrasto alla diffusione di notizie false, sarebbe gradito nell’approvazione in tempi rapidi del Giurì per la lealtà dell’informazione, strumento di garanzia nei confronti dei cittadini che hanno diritto ad una informazione libera e corretta». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
Federaz ione Naz ionale del la Stampa I tal iana
CORSO VITTORIO EMANUELE II 349 – 00186 ROMA – TEL. 06/68008.1 – FAX 06/6871444 sito: www.fnsi.it –
e-mail: segreteria.fnsi@fnsi.it Roma, 3 gennaio 2017 Prot. n. 01/C COMUNICATO STAMPA


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