“Braccia rubate dall’agricoltura”: analisi delle cause dello sfruttamento femminile nelle agromafie Tavola rotonda lunedì 5 giugno ore 9.00 – Sala Tevere Regione Lazio, Via C. Colombo 212 Roma

“Quattrocentomila lavoratori italiani e stranieri vittime del caporalato. Quasi 600mila addetti in nero (il 43%), 12,5 milioni di euro il business delle agromafie”.
Basterebbero questi numeri dell’Istat per comprendere la gravità del fenomeno dello sfruttamento della manodopera in agricoltura.
Ma c’è di più e per indagarlo e raccontarlo l’Associazione Giuriste Italiane organizza una Tavola Rotonda dal titolo “Analisi delle cause dello sfruttamento femminile nelle agromafie”: l’incontro, patrocinato dalla Fnsi, si terrà lunedì 5 giugno 2017 dalle ore 9.00 alla Sala Tevere della Regione Lazio, Via Cristoforo Colombo 212, Roma.
Intorno al tavolo siederanno le istituzioni (Giulio Prosperetti, giudice della Corte Costituzionale; monsignor Guerino di Tora, vescovo ausiliario della Diocesi di Roma Nord; Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati; Carlo Hausmann, assessore all’Agricoltura del Lazio; Lucia Valente, assessore al Lavoro del Lazio; Maura Gentile, presidente f.f. Club per l’Unesco di Roma), le forze dell’ordine (colonnello Luigi Cortellessa, comandante del Comando dei Carabinieri Politiche agricole e alimentari); le parti sociali (Loredana Taddei, responsabile politiche di genere Cgil Nazionale; Claudia Merlino, responsabile delle relazioni sindacali della Confederazione Italiana Agricoltori; Luigi Sbarra, segretario generale Fai-Cisl; Romano Magrini, responsabile delle politiche per il lavoro Coldiretti) e le associazioni del Terzo settore (Giuseppe Bea, presidente ONImpresa che presenterà il “Dossier statistico immigrazione 2016”).
Le conclusioni saranno affidate a Daniele Fichera presidente VIII Commissione Regione Lazio.
Presiede: Olga Simeoni, consigliere di amministrazione Centro Agroalimentare di Roma. Coordina Paolo Butturini, vicesegretario della Fnsi.
L’apertura dei lavori è affidata ad Anna Maria La Rana De Nardo, presidente nazionale Associazione Giuriste Italiane e vicepresidente internazionale Bureau F.I.F.C.J. Saluti di apertura: Silvia Cherubini, vicepresidente Agi sezione Europea e Anna Maria Buzzetti, presidente Agi sezione di Roma. Scopo della tavola rotonda è denunciare questa nuova schiavitù che spesso viene considerata un male necessario per competere, conseguenza della globalizzazione dei mercati e del dumping sociale.
Tra gli obiettivi Onu 2030 per uno sviluppo sostenibile vi è la promozione di politiche orientate allo sviluppo che supportino le attività produttive, la creazione di lavoro dignitoso, l’imprenditorialità, la creatività e l’innovazione, e favorire la formalizzazione e la crescita delle micro, piccole e medie imprese, anche attraverso l’accesso ai servizi finanziari.
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