Agenews. Milioni per i centri storici L’assessorato regionale ai Beni Culturali ha approvato la graduatoria con la quale si assegnano a 50 comuni, con popolazione inferiore ai 40 mila abitanti, finanziamenti pari a 10 milioni di euro per recuperare e rivitalizzare i centri storici. Giunge così a conclusione la prima parte del bando di gara relativo alla distribuzione ai comuni di contributi economici comunitari e regionali. L’importo complessivo del bando è pari a 35.000.000,00 euro, di cui 10 milioni finanziati con decreto, mentre altri 25 milioni di euro di provenienza comunitaria saranno assegnati ad altri comuni, appena il Nucleo di Valutazione avrà espresso il parere di conformità, nei prossimi mesi. Anche il governo ha fatto la sua parte. Il Ministero dei beni culturali, infatti, ha assegnato alla Campania 22,6 milioni di euro, di cui 12 milioni solo per Napoli. I fondi saranno impiegati per restaurare palazzi e chiese, rendere più fruibili i musei, recuperare siti chiusi al pubblico, rimettere a nuovo parchi e giardini monumentali. Un’opera di restauro per le città d’arte che occorreva da tempo. Non ha senso avere fiori nel giardino nascosti dalle erbacce: questa la filosofia. Il programma degli interventi, che sono 60, è il seguente: 21 nei settori architettonici a paesaggio; 19 per il patrimonio storico artistico; 11 per l’archeologia; 2 per l’architettura; 4 per gli archivi; 3 per i beni librari. Tra i beni da recuperare o riattare figurano il Duomo di Napoli e le chiese di Sant’Anna a Porta Capuana, Santa Lucia al Monte, San Pietro a Macella, San Giorgio dei Genovesi, l’Archivio militare di Stato; Palazzo Reale, portare il teatrino di corte da 300 a 400 posti. Una particolare opera di recupero e ripristino della piantumazione riguarda il Bosco di Capodimonte: dalla potatra al ripristino delle fontane utili anche per l’innaffiatura, dalla sagomatura delle siepi e messa in sicurezza degli alberi secolari, estirpazione di erbacce e ridisegno dei sentieri e dei vialicon pulizia radicalee messa in sicurezza degli edifici insistenti nel bosco. Un discorso a parte merita il recupero del Real Albergo dei poveri, più noto come palazzo Fuga o Reclusorio, così chiamato perché un tempo vi si rinchiudevano i minori. Un edificio dove progettisti italo-francesi stanno studiando il risanamento del palazzo-città che gestiva migliaia di poveri del Regno. Per renderlo agibile occorrerebbero almeno 150 milioni di euro, mentre i fondi disponibili ora servono appena per il progetto, ma l’Europa già l’anno prossimo potrebbe dare un aiuto maggiore. Degli altri interventi si può dire solo che sono tanti e che cercheremo di pubblicare le varie schede a breve.


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