Roma, 11 luglio 2017 – Fiamme da giorni sul Vesuvio. Case evacuate, cittadini disperati, situazione di rischio denunciata da settimane che purtroppo si è trasformata in tragica realtà in queste ore.
«Il fuoco non è una casualità.
Il fuoco che sta distruggendo il Parco e mettendo in pericolo la vita di migliaia di persone è anche frutto di precise responsabilità»: lo denuncia la senatrice del MoVimento 5 Stelle Paola Nugnes che ha presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, della Difesa e della semplificazione e della pubblica amministrazione.
«Chi combatte contro i piromani e il fuoco ha le armi spuntate – denuncia la senatrice del M5S – in primis ci riferiamo alle migliaia di uomini del Corpo forestale, prezioso know how e alleati in prima linea per combattere i crimini ambientali finiti allo sbaraglio nei vigili del fuoco o militarizzati nei carabinieri. La situazione è ancora più tragica di quanto si possa pensare: il numero dei dirigenti e di ex agenti del Corpo Forestale dello Stato transitati nei Vigili del Fuoco sarebbe stimato in circa 390 unità a fronte dei 6.754 al netto degli esodi passati ai Carabinieri e che sarebbero prossimi all’età pensionabile. Sono già centinaia i ricorrenti tra i forestali e il numero aumenta giorno dopo giorno».
«Per quanto riguarda il Parco nazionale del  Vesuvio apprendiamo che di 4 aeromobili operativi 3 risultavano in manutenzione periodica obbligatoria e 1 incidentato dal 28 giugno 2016».
Gli incendi oltre a riguardare aree boschive coinvolgono anche cumuli di rifiuti.
«Abbiamo chiesto al governo di precisare i motivi che hanno causato il ritardo nella procedura di notifica legale del provvedimento che permetteva agli operatori del Corpo Forestale dello Stato di presentare richiesta di transito presso altra Amministrazione e se, di conseguenza, non sia da considerare viziato all’origine l’intero procedimento che ha visto coinvolti numerosi operatori del Corpo Forestale; vogliamo conoscere il quadro aggiornato della razionalizzazione delle spese e delle risorse umane impiegate per questa fase di integrazione e fusione tra l’Arma dei Carabinieri e il Corpo Forestale dello Stato. E poi: qual è il destino del numero 1515 per le emergenze? I cittadini hanno sempre meno armi per denunciare gli illeciti e i roghi.
Inoltre vogliamo sapere e saperlo subito quale sia l’effettivo utilizzo dei mezzi del Corpo forestale dello Stato, con particolare riferimento agli elicotteri NH500, che rappresentano una importante risorsa di contrasto agli incendi boschivi. Insomma: quanti ettari di boschi e di patrimonio ambientale devono prendere fuoco prima che il governo decida di agire subito?», conclude la Nugnes. da: paola.nugnes@senato.it


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