FNSI
14 settembre 2017 – Formazione, firmato ad Assisi il protocollo Fnsi-Miur su scuola e informazione
La ministra dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, e il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Raffaele Lorusso, hanno firmato oggi ad Assisi il protocollo d’intesa “Scuola e informazione: culture, cittadinanza, diritti e legalità”. La firma è arrivata al termine dell’incontro “La rete e la degenerazione del linguaggio: parole ostili”, organizzato nell’ambito degli appuntamenti previsti per la giornata inaugurale dell’iniziativa “Il Cortile di Francesco”, a cui hanno preso parte – tra gli altri – anche il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, il responsabile per la formazione del sindacato dei giornalisti, Carlo Muscatello, e la fondatrice di “Parole O_stili”, Rosy Russo.
Con il protocollo Fnsi e Miur, nel rispetto delle reciproche competenze, si impegnano a collaborare per l’organizzazione di incontri sul tema “Diritto e cultura dell’informazione”, a cui le scuole parteciperanno sulla base di progetti educativi e didattici autonomamente elaborati. Tra gli obiettivi dichiarati: il contrasto ai fenomeni di odio e di incitamento all’odio, commessi anche attraverso l’uso di Internet, e la lotta alle “fake news”.
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12 settembre 2017 Lotta alla mafia, domani in Fnsi la consegna dei riconoscimenti alla memoria di Pio La Torre
Si svolgerà domani, mercoledì 13 settembre, a partire dalle 10.30, nella sede della Fnsi, a Roma, l’iniziativa “Pio la Torre per i diritti” promossa da Cgil, Avviso Pubblico e Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Una cerimonia, organizzata in occasione del 35° anniversario dell’approvazione della legge Rognoni-La Torre, per consegnare delle targhe di riconoscimento a coloro che, nel mondo del sindacato, della pubblica amministrazione e del giornalismo, si sono particolarmente distinti per l’impegno civile e politico, per la democrazia, i diritti e la legalità. Saranno presenti: il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra; il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà e il responsabile legalità della Fnsi, Michele Albanese che, insieme con Paolo Borrometi, Franco La Torre, Marco Omizzolo, Stefania Pellegrini, Pierpaolo Romani e Luciano Silvestri, ha partecipato alla selezione di storie esemplari di antimafia e di impegno civile. Conclude Piergiorgio Morosini, componente del Consiglio superiore della magistratura. Appuntamento alle ore 10.30 presso la sede della Fnsi, in corso Vittorio Emanuele II, 349 (primo piano).
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8 settembre 2017 – Articolo di Libero su stupri di Rimini: esposto all’Ordine di Cpo Fnsi, Cpo Odg, Cpo Usigrai e associazione GiULiA
Due volte vittime. Per avere subito violenza sessuale di gruppo e dover subire in seguito anche quella di un giornalismo senza scrupoli che pubblica la trascrizione dei verbali con i dettagli più raccapriccianti dello stupro. È quello che ha fatto il quotidiano Libero con un articolo a sei colonne sugli stupri di Rimini a una turista polacca e a una transessuale peruviana.
Non si può invocare il diritto di cronaca di fronte a una palese violazione della deontologia professionale che con il Testo unico dei doveri del giornalista impone loro, a tutela della dignità della persona, di non “soffermarsi sui dettagli della violenza”.
Un giornalismo che decide di divulgare, nel dettaglio, tutti i particolari, anche i più intimi, della brutale aggressione, vuole ammiccare alla curiosità morbosa dei lettori e far leva sul sensazionalismo, incurante del diritto delle vittime alla privacy e del rispetto dovuto alle vittime. Che si trovano a subire un ulteriore atto di abuso nella loro sfera intima.
L’indignazione che l’articolo ha suscitato, registrata anche dai social media, mostra che la misura è colma. Che la società è stanca di dover combattere anche con un giornalismo che nel linguaggio, e quindi nella sostanza, non rispetta le donne. Di fronte al bollettino quotidiano di donne uccise, picchiate, aggredite è necessario un giornalismo responsabile, corretto e rispettoso, anche nel linguaggio che usa, della dignità delle donne. Che non faccia sensazionalismo e voyeurismo solo pensando di vendere più copie. Articoli come quello di Libero non sono più ammissibili.
Le Commissioni pari opportunità della Fnsi, dell’Ordine e dell’Usigrai e l’Associazione GiULiA Giornaliste hanno presentato un esposto agli Ordini della Lombardia e del Lazio, per le rispettive competenze, chiedendo di accertare le violazioni deontologiche dell’articolo in questione con l’apertura di un procedimento disciplinare.
Roma, 8 settembre 2017
Commissione pari opportunità Fnsi Commissione pari opportunità Odg Commissione pari opportunità Usigrai Associazione GiULiA Giornaliste
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