Europa, neve in via d’estinzione
Il rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) presentato a Bruxelles
Nel 2050 l’Europa potrebbe perdere tutti i suoi ghiacciai. E’ questa una della conclusioni del rapporto sulle conseguenze del surriscaldamento del pianeta approvato la scorsa settimana a Bruxelles, nonostante le riserve di Stati Uniti, Cina e Arabia Saudita. Il dossier, elaborato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), l’organismo dell’Onu che si occupa dei cambiamenti climatici, contiene dati preoccupanti per l’intero ecosistema terrestre.

L’effetto serra danneggerà le risorse idriche e l’agricoltura di numerose regioni causando l’estinzione del 30% delle specie vegetali e animali. A risentire maggiormente dei mutamenti del clima saranno le aree più povere del pianeta. In seguito a un aumento medio delle temperature pari a due gradi, i paesi in via di sviluppo saranno quelli maggiormente colpiti da desertificazione, carestie e siccità, con oltre due miliardi di profughi.

Ma anche in occidente gli effetti dell’inquinamento saranno devastanti. Secondo i 2500 scienziati dell’Ipcc, il Mar Mediterraneo si riscalderà fino a diventare inospitale per molti animali marini, come delfini e tartarughe. Da qui al 2080 in Europa oltre 2,5 milioni di persone saranno minacciate dall’innalzamento del livello dei mari, da ondate di caldo anomalo e da eventi climatici estremi, come inondazioni e alluvioni.

Il paesaggio naturale dei paesi europei sarà trasformato. La vegetazione alpina, una delle più danneggiate dall’aumento delle temperature, si sposterà a quote più alte e nei boschi del Vecchio Continente faranno la loro comparsa piante sempreverdi e a foglia larga. A ogni grado di innalzamento delle temperature corrisponderà un arretramento dei ghiacciai pari a 60-140 metri e le nevicate sempre più rare. E’ “crescente”, inoltre, il rischio per la biodiversità, mentre molte specie di animali cercheranno nuovi habitat per la propria sopravvivenza.
Dopo un periodo intermedio caratterizzato dall’allargamento dei mari e dei laghi, inoltre, l’acqua inizierà a scarseggiare e le temperature aumenteranno anche in Italia. Una delle conseguenze più facili da prevedere sarà il prosciugamento dei canali di Venezia.
(Da: Tiscali ambiente e scienze)


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