Le hanno provate tutte al commissariato, per convincere gli amministratori locali ad iniziare la raccolta differenziata. Per il momento solo rifiuti e proteste, nulla più. E nemmeno è servito che i nove comuni che hanno dalla loro la scelta di avere iniziato la raccolta differenziata dei rifiuti, abbiano ricevuto un premio che consiste nella possibilità di sversare per primi i residui dei loro rifiuti nei siti attrezzati. E nemmeno che potrebbe venire una scelta d’imperio da parte del governo su richiesta del Commissario. E nemmeno tutti i cassonetti che ormai quotidianamente vengono incendiati con il loro contenuto lasciando un puzzo che dura ore e ore con i polmoni costretti ad incamerare fumi pestilenziali. E nemmeno che la situazione, per essere sbloccata, ha bisogno della collaborazione di tutti. In più di una occasione si è avuta la sensazione che la situazione potesse sbloccarsi da un momento all’altro, poi sempre rimandato, ed ora si fanno i conti con i primi caldi che rendono la questione rifiuti di una drammaticità unica. Ormai tutta al Campania è coperta di roghi a macchia di leopardo ma non può continuare così, qualcuno dovrà pur decidere le soluzioni opportune, senza più tentennamenti.Intanto i rifiuti in fiamme provocano un inquinamento pauroso, nell’ultima settimana i livelli si sono raddoppiati. L’Asia,l’azienda che gestisce il prelievo dei rifiuti fa sapere che i roghi, mettendo fuori uso i cassonetti, provocano danni per migliaia di euro. E a nulla servono le ronde di pompieri e polizia contro i piromani: ormai il 90% degli interventi riguarda solo la spazzatura, la vera emergenza di questo 2004, che in tutta la Campania, da sei mesi ormai, ha messo a terra quel sistema che pur offrendo il minimo, almeno faceva trovare le strade sgombre da rifiuti. Le imballatrici di Pianura, dopo le violente proteste dei cittadini (con scontri con le forze dell’ordine) però, hanno ripreso a funzionare ed a confezionare balle per i treni che dovranno essere inviate, a pagamento e via treno, in Germania. Curioso questo dei viaggi: richiama alla mente i viaggi che facevano, sempre per la Germania, chiusi nei treni merci come oggi lo sono le balle, di uomini, donne e bambini, mandati nei campi di concentramento in un viaggio senza ritorno, per morire nei forni a gas, oltre 50 anni fa. L’accostamento non sembri irriguardoso, perché dimostra che la Germania, un tempo alleata e poi nemica dell’Italia, oggi amica e buona compagna di viaggio nell’Ue, non ci ha pensato due volte per prendersi la nostra spazzatura, sia pure a prezzi salati.


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