Il commissario governativo Corrado Catenacci ha deciso che è maturo il tempo per dare l’avvio alle procedure per la costruzione degli inceneritori. Ce ne vorranno 5, uno in ogni provincia campana, e non c’è più tempo da perdere, visto come vanno le cose con i rifiuti che ormai sono l’addobbo puteolente di ogni città campana, grande o piccola che sia. Per vedere come gli inceneritori funzionano altrove, dunque, il Comune manda due assessori a Vienna. Una delegazione del Comune di Napoli va in missione in Austria (due assessori e il direttore generale) e s’incontrerà con l’assessore all’Ambiente di Vienna per studiare tutti gli aspetti dell’inceneritore in funzione nel cuore della capitale, che potrebbe rappresentare un modello per l’impianto da realizzare a Napoli Est qualora si risolvesse il contratto con la Fibe. Ma quel “qualora” potrebbe essere ininfluente, perché la situazione è drammatica e non si può più aspettare nessuno, lo ha capito il commissario sta entrando anche nelle teste edegli amministratori. Restano i residenti dei luoghi prescelti. C’è poco da scegliere, però: siamo al bere o affogare.


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