Dal Veterinario. Un regalo per i 75 anni di BB: via gli animali dal circo
di Oscar Grazioli

21 settembre 2009. Colgo l’occasione per fare gli auguri non so se a una grande attrice, ma certamente a una donna che ha segnato indelebilmente la storia del cinema, della società e colpito gli occhi degli uomini per la sua straordinaria bellezza e sensualità. Si chiama Brigitte Bardot e compie 75 anni.
Nata il 28 settembre 1934 in un quartiere borghese parigino, ha passato un’infanzia serena a tra Parigi e Milano dove il nonno dirigeva una compagnia di assicurazioni.
Il matrimonio con Roger Vadim, ancora minorenne, le sue fotografie e il film “ Et Dieu…crèa la femme”del 1956 fanno esplodere questa bomba di erotismo in un’Europa ancora percorsa dal perbenismo e dalla pruderie mentale.
Dopo aver sconvolto il mondo per alcuni lustri, nel 1973 B.B. improvvisamente stanca delle luci della ribalta, si ritira a Saint- Tropez e dedica, da allora, la sua vita alla difesa degli animali con la sua Fondazione Misantropa.
All’ormai imminente data di compimento dei 75 anni B.B. chiede, come regalo, a Sarkozy non gioielli, case o terreni (rochezza e fama sono un fantasma del passato che non le interessa più), ma di far scomparire gli animali dai circhi. E questo è il vero argomento di oggi.
L’aberrazione dei circhi che, ancora oggi, sfruttano animali per divertire genitori e bambini ignoranti (absit iniuria verbo) sembrava definitivamente avviata verso il tramonto, quando il deputato Gabriella Gianmarco depose presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati un progetto di legge per fare finire lo sconcio dei circhi dove elefanti, tigri, leoni e compagnia bella vengono sfruttati per il puro divertimento di chi non sa che cosa c’è dietro il tendone e quando si spengono le luci dello spettacolo.
Quante volte abbiamo sentito parlare le varie Moire Orfei dei trattamenti dolci, dell’amore verso gli animali, degli inesistenti pericoli paventati da animalisti che nulla capiscono dell’arte circense e del fascino che si nasconde dietro le fini movenze di un domatore. Balle. La realtà è che, a parte i mezzi più o meno coercitivi, più o meno violenti d’addestramento, sono gli stessi esercizi che vengono imposti a questi animali, ad essere tout court, una crudeltà.
Che in natura gli orsi vadano in bicicletta lo può fare credere solo a chi si foraggia, con il denaro delle nostre tasche, spettacoli che chiuderebbero i battenti oggi stesso. Che i leoni si divertano a gettarsi dentro il cerchio di fuoco, quando questo elemento che devasta periodicamente la savana è proprio il loro ancestrale e peggior nemico è una balla cosmica.
E quando finiscono la carriera? Ho curato personalmente due orsi che non potevano più lavorare in un noto circo, abbandonati su un vecchio vagone ferroviario, pieno di letame, a meno dieci gradi sottozero, proprio da chi li aveva addestrati e “amati” per anni.
Ancora oggi mi tocca vedere i biglietti gratuiti distribuiti gratuitamente dai provveditorati ai bambini delle scuole elementari per invogliare i genitori a portarli a vedere questo ignobile spettacolo. Questo, mentre forme autenticamente artistiche di attività circense, quali “Le Cirque du soleil” fanno il pieno ad ogni spettacolo senza un cent di sovvenzione pubblica e, per fortuna, si moltiplicano in tutto il mondo.
Auguri Brigitte e che Sarkozy ti faccia quel regalo.


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